Roma Lunedi’ 8 Luglio 2013 Corsera.it di Geltrude Roinstain
Italia recessione economica real estate siamo al 1999.Prezzi in lire per capire il valore di un immobile.
Italia la recessione economica sta spazzando via le aziende del nostro paese,come canne al vento di una tempesta."L’Italia e’ gia’ fuori dall’euro"-secondo Matteo Corsini presidente della societa’ Abramovich real estate - "il mercato immobiliare in Italia ha gia’ scontato l’uscita del nostro paese dall’euro:”Per capire il valore immobiliare di una proprieta’ in Italia,dobbiamo valutarla in lire,in pochi mesi,abbiamo perso quasi l'intera ricchezza accumulata con la fortissima speculazione verificatasi dagli inizi del secolo.Una mareggiata che ha spazzato via con un batter di ciglia,gli ultimi 14 anni di mercato.Siamo al 1999.
Con questa lente di ingrandimento, anche gli stranieri effettuano le stesse considerazioni.Il motivo e’ semplice,i mercati sono degli anticipatori degli avvenimenti economici e la tanto vituperata paura del crollo della moneta,ovvero la svalutazione,che potrebbe verificarsi all’indomani dell’uscita dall’euro e’ sostanzialmente gia’ avvenuta,perche’ i valori immobiliari in Italia sono caduti di ben oltre il 40% da quelli realizzati nel 2008.Pensiamo che su queste proprieta' immobiliari si basa gran parte della ricchezza degli italiani.In questi ultime settimane ho visto imprenditori fallire,essere costretti a soccombere alla falcidia della recessione,malgrado patrimoni ...
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IL RISANAMENTO PRESENTA RISCHI - Ecco perché la politica di risanamento«più graduale» indicato nel nuovo programma di governo dell'Italia presenta «rischi», rappresentati da «un'evoluzione macro-economica peggiore delle aspettative» e «un rallentamento delle entrate rispetto alle dinamiche ipotizzate».
Riguardo al debito sovrano la Bce ritiene che Italia, Spagna, Portogallo abbiano registrato nella prima parte dell’anno «un miglioramento delle condizioni del mercato primario dei titoli di Stato, come dimostrano il buon esito delle aste di titoli di Stato e il rientro degli investitori esteri. Tuttavia - scrive la Bce - alcuni mercati vedono «un nuovo aumento dei rendimenti».
LA DINAMICA DEI PREZZI - La Bce si attende anche che «le pressioni di fondo sui prezzi restino contenute nel medio periodo, riflettendo il basso livello di utilizzo della capacità produttiva e il ritmo moderato della ripresa», spiegando che «più in generale, il tasso di inflazione dovrebbe mostrare una certa volatilità per tutto l’anno, riconducibile soprattutto a effetti base derivanti dagli andamenti dei prezzi dei beni energetici e alimentari dodici mesi prima».
IL CALO DEGLI OCCUPATI - E la Banca centrale europea ha contabilizzato anche l’emorragia occupazionale di questi ultimi 5 anni: «Le economie dell’Eurozona hanno perso oltre quattro milioni di occupati dal 2008 - scrive la Bce - e le statistiche indicano che «è probabile che l’occupazione si sia ulteriormente ridotta nei primi due trimestri del 2013».
Leggi la notizia(AGI) - Roma, 12 giu. - "Se non c'e' il lavoro, il Paese non si salva: io mi impegno a a lavorare incessantemente per rimetterlo al centro di tutte le politiche del governo". Questa la dichiarazione di intenti del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che, di fronte alla platea del congresso della Cisl, ha ribadito l'impegno dell'esecutivo ad attuare riforme che tirino l'Italia fuori dalle secche della recessione partendo dall'emergenza disoccupazione. L'Italia, ha detto il premier, "si salva se facciamo le riforme, se abbassiamo il peso del fisco che colpisce in modo asimmetrico, e se mettiamo al centro di tutto il lavoro: sappiamo che non si puo' fare tutto, che ci sono delle priorita', e la priorita' e' creare lavoro".
BONANNI: "SERVE UNO CHOC FISCALE"
Una priorita' che va perseguita "cercando di lavorare per ridurre quel cuneo fiscale che e' la zavorra del nostro Paese per chi assume e per chi lavora".
Da Letta giunge quindi una piena condivisione di quanto affermato dal leader della Cisl, Raffaele Bonanni che, nel suo intervento di fronte ai delegati, ha fissato l'obiettivo di uno "choc fiscale finalmente positivo, un taglio forte delle tasse per rilanciare consumi e investimenti". "La madre di tutte le battaglie, madre di tutti i nostri guai, rimane per noi la questione fiscale", ha ribadito Bonanni, "bisogna ridurre le tasse sui redditi da lavoro e pensione. Ma anche alle imprese che investono e assumono i giovani e i disoccupati".