Washington, 8 ott. - Per il presidente della Bce, Mario Draghi la Brexit e' un 'evento molto significativo', che avra' delle conseguenze a medio termine sull'economia europea, al punto di 'oscurare' le sue prospettive di crescita. Secondo Draghi i partecipanti alla riunione d'autunno del Fmi e della Banca mondiale 'hanno notato che le conseguenze a breve termine del referendum britannico sono state meno drammatiche del previsto, ma questo non significa che non ci saranno conseguenze a medio termine'. 'Credere che non ci saranno conseguenze - aggiunge - sarebbe troppo ottimista'. 'Non possiamo dire quali saranno le conseguenze esatte a medio termine, perche' questo dipendera' anche dalla durata dell'incertezza dopo il referendum' dice ancora Draghi, riferendosi in particolare alle modalita' con cui avverra' la separazione tra Londra e Bruxelles. In ogni modo il presidente della Bce, si e' detto convinto che si tratta di 'incertezze politiche che oscurano le prospettive di crescita'. ''Questa - precisa - e' la principale osservazione fatta da molti dei partecipanti alla riunione del Fmi, me compreso'. .
Leggi la notiziaIl mercato immobiliare italiano segna un nuovo rialzo. Questo quatno titolano oggi i giornali sui dati usciti dall'agenzia delle entrate sul forte aumento delle compravendite immobiliari.In realta' il dato e' preoccupante, perche' ai prezzi attuali, gli italiani svendono il loro mattone per reperire liquidita' e fronteggiare la crisi.Il valore degli immobili continua a scendere,gli immobili in vendita continuano ad aumentare e chi ha bisogno di liquidita' deve cedere inesorabilmente.Dopo quattro anni di crisi intensa il mercato immobiliare e' in crisi nera,altro che aumenti al rialzo.
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I debiti di Gigi d'Alessio il cantautore napoletano amato in tutto il mondo.E' sotto processo Gigi d'Alessio per 25 milioni di debiti, una gogna mediatica su cui soffiano giornali televisioni amici e nemici.In realtà Gigi d'Alessio ha sempre cantato per tutti alle volte gratuitamente, devolvendo moltissimi dei suoi guadagni alle persone bisognose,ma si sa, la gratitudine non e' cosa di questo mondo.La celebrita' ,il successo, la ricchezza, generano clamore, ma anche invidia alle volte odio,proprio da chi riceve a piene mani dal proprio benefattore.
(Corsera.it Matteo Corsini)
Economia, l'inflazione in Gran Bretagna sale al 2%, con molto anticipo rispetto a quanto immaginato.Ricordo che il 2% di inflazione e' lo stesso obiettivo che la BCE di Mario Draghi si e' posta nel suo programma a medio termine,anche con l'impiego del cosiddetto "bazooka", i quantitative easing sprigionati sul mercato.I fatti mi danno ragione ,la Gran Bretagna sta salvando la sua economia da una crisi senza precedenti,evitando quella strutturale del sistema bancario, che si sta manifestando in l'Italia.Con l'inflazione alta il mercato immobiliare mantiene i suoi valori, anzi gli aumenta, e questo a tutto beneficio del valore patrimoniale delle persone e delle societa'.Come detto anche il sistema delle garanzie bancarie in Italia e' interconnesso con le proprieta' immobiliari,dunque il depauperamento di questo valore, significa destabilizzare il sistema finanziario e bancario.
Leggi la notiziaPECHINO (Reuters) - Sono calati oltre le attese in luglio sia l'export sia l'import cinese, dato che suggerisce l'ulteriore indebolimento della domanda internazionale all'inizio del terzo trimestre dell'anno, dopo il voto in Gran Bretagna per l'uscita dall'Ue.
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MILANO (Reuters) - La Banca d'Inghilterra ha tagliato i tassi per la prima volta dal 2009 e riaperto, per la cifra di 60 miliardi di sterline, il proprio programma di quantitative easing, in quella che è la risposta dell'istituto centrale alle conseguenze del voto di giugno per l'uscita del Regno Unito dall'Ue.
In linea con le previsioni di mercato il costo del denaro è stato abbassato di un quarto di punto al nuovo minimo storico dello 0,25%.
Leggi la notiziadi Matteo Corsini Corsera.it
Salvare il Monte dei Paschi di Siena, per la BCE, ha significato evitare un altro disastro dalle proporzioni bibliche come il default di Lehman Brothers,uno scenario che avrebbe finito di coinvolgere l'intero sistema bancario europeo,facendo vacillare come birilli colpiti da una palla da bowling, i giganti del settore come la teutonica Deutsche Bank.Il paino prevede di spazzare via q1ualcosa come 27 miliardi di euro qualcosa come 54 mila miliardi di crediti inesigibili una voragine.Ma non bastera' perche' i crediti inesigibili della banca sono ancora oltre i 60 miliardi.
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Brexit affonda Piazza Affari crollano i titoli bancari raffica di sospensioni .Dopo il referendum inglese cede il comparto finanziario italiano segno che il soverchiante debito pubblico potrebbe schiantare l'Italia.La speculazione finanziaria questa volta non arretrera' convinta adesso che anche l'italia dovra' uscire dall'area euro e riprendere a pompare denaro con la propria banca centrale .Se l'Italia non vuole muorire ,sotto gli asfissianti parametri anti deficit imposti dall'europa,dovra' fare una scelta di campo definitiva e riprendere in mano le redini della borsa.L'Italia deve approntare un piano di rilancio che deve passare per la defiscalizzazione del paese,togliere le tasse,sopratutto diventare attrattiva per gli investitori stranieri.Cosi' non riusciremo a sopravvivere il paese e' allo stremo,nei bilanci delle banche italiane ci sono 300 miliardi di crediti inesigibili ,gran parte di questi legati ai finnaziamenti del settore immobiliare.L'Italia sta piegando le ginocchia e per risollevarsi non c'e' altra via di fuga che uscire dall'Europa.la sterlina inglese dimezzera' in poche settimane il suo valore e la Gran Bretagna potra' esportare meglio ma sopratutto diventare ancora piu' appetibile come meta turistica e affaristica.Matteo Renzi dovrebbe dimettersi e invitare gli italiani al referendum come hanno fatto gli inglesi.Se non agiremo la recessione,la bassa inflazione,la crisi economica finira' di distruggere le nostre imprese per sempre.
Matteo Corsini
Leggi la notiziaintervista a Matteo Corsini di Corsini real estate Italia
Brexit, non c'e' dubbio che ci ritroviamo difronte allo scenario di una tempesta perfetta, un tipico Black Swan, che questa volta non passera' come un uragano estivo.Gli ingredienti di questa ennesima crisi sembrano perfetti, perche' il Brexit arriva alla fine di un lungo periodo di tsunami finanziari originatisi dalla crisi dei mutui subprime, il fallimento della banca d'affari Lehman Brothers e poi la crisi dell'euro.Ingredienti di un preparato esplosivo,che qualcuno riesce a dosare con efficacia al solo unico scopo di alterare il normale andamento dei mercati finanziari rispetto al cammino dell'economia reale.I maggiori danni che si sono generati nel corso degli ultimi anni sono caratterizzati dalla speculazione finanziaria non altro.Se guardiamo bene anche ora la decisione dei cittadini britannici appare come la normale conseguenza a questo scenario,una risposta efficace per allontanare la Gran Bretagna dalle prossime crisi finanziarie europee.L'Italia e' sotto la pressione di un debito pujbblico enorme e prima o poi dovranno scendere in campo gli Eurobond per difendere i paesi membri dell'Unione.Eurobond che avranno la funzione di garantire i debiti immensi di molti paesi,dunque una palla al piede per le economie solide come quella tedesca e quella inglese.Ma il destino dell'Europa,come del resto sostiene anche Soros-e' ormai difornte a noi,qualcuno ha tagliato la cima di ormeggio e lo scafo comincia a picchiare in banchina ,sobbalzando alla spinta delle onde che investono le murate.
Leggi la notiziaBrexit.L'uscita della Gran Bretagna dall' Unione europea ci ha fatto vivere un film di fantascienza.Un giorno irreale dove siamo sprofondati nella sceneggiatura di un incubo perfetto ,talmente lontano dalla realta' che appariva ad ogni ora l'evanescenza di un delirio.Il Brexit e' come uno tsunami l'onda perfetta che ingoia il paradiso della societa' moderna o almeno quello che siamo riusciti a conservaree dopo le grandi crisi degli utlimi anni passati: il fallimento di Lehman Brothers ,i mutui subprime,lo scandalo delle banche italiane da Monte dei Paschi di Siena a Popolare di Vicenza,fino al rigetto dell'euro per causa della crisi greca.Sono anni che l'Italia vive in una recessione profonda difficile,angosciante per molti di noi ,sopratutto per l'economia,che ha ormai assunto il profilo sinistro di un serpente diabolico:quello della recessione.
Dopo i dati ufficiali i mercati finanziari sono piombati nel panico ,sono crollati come mura di una antica citta' scomparsa,quasi si sentisse lo scricchiolio di qualcosa che sta terminando.Molti pensano che sia probabile il dissolvimento dell'Europa,o almeno quella organizzazione che fino ad oggi abbaimo conosciuto e la riemersione in un mondo nuovo,diverso,in cui la speculazionie degli affari trionfera' seppellendo ogni regola,appunto gli accordi che legavano nel commercio l'Europa e i suoi statri membri.E' forse cominciata una nuova corsa all'oro,ad una fase dell'economia globale in cui non ci saranno piu' regole che speculazione funesta,capace di giocare e inghiottire anche la prova politica di tutti noi cittadini.Non c'e' dubbio che nella situazione attuale vinceranno i grandi specuilatori finanziari,coloro che sanno scommettere sull'andamento delle montagne russe,che traggono profitto dalla tragedia prima e dalla sua uscita dopo.Chi ha puntato al ribasso dei mercati prima di ieri oggi e' un uomo ricco,chi ha speculato sulla dfirtruzione dell'euro continuera' a
Leggi la notiziaCrisi economica come superarla.Matteo Corsini "Io sintetizzerei questa mia analisi in due parole : o capitalisti o comunisti ".L'Italia e' al bivio deve scegliere .
Matteo Corsini : "Il nostro modello non funziona lo abbiamo visto negli ultimi cinque anni il paese langue muore .Dobbiamo cambiare modello defiscalizzare il paese, attrarre investitori, diventare un'altra cosa, sganciarci dall'euro come concepito oggi.Abbiamo sentito per anni che il valore dell'euro ci avrebbe garantito l'acquisto dei prodotti energetici come il petrolio .Ma oggi lo scenario e' cambiato il petrolio e' crollato possiamo svalutare la nostra moneta, uscire dall'euro e' possibile adesso, abbiamo una finestra aperta dobbiamo uscire subito.Con una moneta svalutata e il prezzo del petrolio a 29 dollari l'Italia sara' il luogo dove investire per il mondo intero per le aziende come per i privati."
Siamo il paese piu' bello del mondo ma anche con il debito pubblico tra i piu' importanti dell'intero pianeta.Come dicono gli esperti questo dipende dalla cattiva gestione della politica italiana,dall'impoverimento delle attivita' industriali,dalla incapacita' di attrarre investimenti nel Bel paese.I mali dell'talia sono ormai noti burocrazia,lentezza del sistema giudiziario,il macigno delle imposte e tasse.
Per uscire dalla crisi dobbiamo allontanarci da un regime fiscale opprimente e sopratutto dall'austerity.L'Italia e' il Bel paese e per uscire dalle sabbie mobili della crisi, dovremmo adottare un regime fiscale particolarmente elastico per almeno 5 anni un periodo di total tax free sopratutto per le aziende straniere .L'Italia deve allontanarsi dall'Europa perche' le regole sul deficit dibilancio sono insostenibili per un paese come il nostro abituato a far girare l'economia basate su relazioni economiche dinamiche soldi contro prodotto.uscire dall'euro e' possibile contestualmente ad una detassazione assoluta un total tax free che garantirebbe per un lungo periodo di tempo alle aziende di sopravvivere e incassare.In queste condizioni la svalutazione della nostra moneta garantirebbe alle aziende un export piu' competitivo ma sopratutto attrarre unnumero sempre crescente di turisti e di aziende.
Il destino dell'Italia e' quello di diventare un paradiso fiscale non ci sono altre strade e' la vocazione del paese piu' bello del mondo dove tutti vorebbero vivere.L'aliquota al 16% per tutte le attivita' .
Calcolando un periodo di total tax free al 16% di aliquota massima il PIL Italiano si incrementerebbe di quasi 3 miliardi di euro portando l'ammontare complessivo del PIL a circa 5.3 miliardi di euro .Questo porterebbe nelle tasche dello Stato circa 850 miliardi di imposte con un incremento di circa 150 miliardi di euro per la spesa pubblica e dunque un aumento vertiginoso degli investimenti.Al notevole incremento del gettito fiscale c'e' sempre da aggiungere il 22% dell'IVA che genererebbe un introito per lo Stato italiano di circa 600 miliardi di euro,al netto di quella evasa.La macchina dello Stato potrebbe garantirsi una spesa pubblica da 1.2 mliardi di euro doppia rispetto a quella odierna migliorando il welfare le pensioni la macchina burocratica.(Matteo Corsini)
I premi Nobel per l'economia Kenneth Arrow, Peter Diamond, William Sharpe, Eric Maskin e Robert Solow, in un appello rivolto al presidente Obama, hanno affermato che "Inserire nella costituzione il vincolo di pareggio del bilancio rappresenterebbe una scelta politica estremamente improvvida. Aggiungere ulteriori restrizioni, quale un tetto rigido della spesa pubblica, non farebbe che peggiorare le cose"; soprattutto questo "avrebbe effetti perversi in caso di recessione. Nei momenti di difficoltà diminuisce infatti il gettito fiscale (per concomitante diminuzione del PIL) e aumentano alcune spese pubbliche tra cui i sussidi di disoccupazione. Questi ammortizzatori sociali fanno dunque aumentare il deficit pubblico, ma limitano la contrazione del reddito disponibile e quindi del potere di acquisto (che influiscono sul consumo o domanda di beni o servizi)". Nell'attuale fase dell'economia, continuano, "è pericoloso tentare di riportare il bilancio in pareggio troppo rapidamente. I grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo, danneggerebbero una ripresa economica già di per sé debole".
Nell'appello si afferma che "anche nei periodi di espansione dell'economia, un tetto rigido di spesa potrebbe danneggiare lacrescita economica, perché gli incrementi degli investimenti a elevata remunerazione - anche quelli interamente finanziati dall'aumento del gettito - sarebbero ritenuti incostituzionali se non controbilanciati da riduzioni della spesa di pari importo".
Infine si afferma che "un tetto vincolante di spesa comporterebbe la necessità, in caso di spese di emergenza (per esempio in caso di disastri naturali), di tagliare altri capitoli del bilancio mettendo in pericolo il finanziamento dei programmi non di emergenza".[25]
Critico anche l'economista e premio Nobel Paul Krugman, il quale ritiene che l'inserimento in costituzione del vincolo dipareggio del bilancio possa portare alla dissoluzione dello stato sociale.
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