Milano 6 maggio 2023 b y Mariella Vicedomini Corriere Cronaca Milano
Silvio Berlusconi sempre al centro del mondo, intrappolato dentro un corpo che non risponde più alle sue azioni.
Da cattolica fervida credente immaginavo che questo primo discorso dopo la lunga convalescenza, avesse avvicinato l'uomo a Dio. Ma non ne ho visto neanche l'ombra, una traccia di luce nel pulviscolo della sua fede dei " santi laici " sempre dietro al denaro al successo, alla glorificazione di se stesso e mai degli altri. I discorsi di Silvio Berlusconi ormai li conosciamo bene, sempre improntati all'esaltazione dell'ego : "IO IO IO IO, sono il migliore di tutti, il più bravo e intelligente dei miei fratelli ". Malgrado la sofferenza evidente, che spinge qualsiasi persona a provare sentimenti di umana pietà, niente di altro si è scolpito in questo discorso primo od ultimo non lo sappiamo ancora. Silvio Berlusconi era sempre lui, sempre al centro del mondo, ma una brutta caricatura, di un uomo debole, incerto, che si arrampica lungo una parete liscia di marmo con la speranza di non mettere il piede nella fossa. Soltanto un uomo senza Dio ha paura di morire.
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Roma 7 aprile 2023
L'impero dei media berlusconiano fa gola a tanti gruppi industriali italiani e non ci saranno prigionieri per la permanenza al potere. L'ultima telefonata di Silvio Berlusconi alla Giorgia Meloni è lo sforzo per assicurare continuità delle reti televisive ai suoi successori, ma così non sarà. Chi gestiscce Canale 5 condiziona le scelte politiche del popolo italiano. Tutti lo sanno, il destino dell'impero Mediaset è già scritto. Gli sciacalli sono già all'opera.
Roma 27 febbraio 2023 by Alessandro Occhetto
Primarie Pd finalmente una ventata di freschezza nel PD. Ha vinto Elly Schlein l'outsider politica che ha prevalso con la sua parlantina taglia fette di prosciutto. Non c'è alcun dubbio che la giovane leader del partito democratico ha tutti gli attributi per diventare l'antagonista principale della Giorgia Meloni. Stefano Bonaccini ha da subito ammesso la sconfitta. Il sosia di Benito Mussolini, come qualcuno lo definiva, non ce l'ha fatta. Il suo look total black, barba bianca, nei panni di un disperato Sean Connery senza capelli, non ha trasmesso quel brivido di novità al popolo centrodemocratico. Il Partito Democratico con Elly Schlein diventa un'altra cosa ancora, nella sua lunga e contraddittoria trasformazione politica avvenuta nel corso dei ultimi tre decenni. Elly Schlein è la pioniera di una nuova frontiera sociale e politica, avanguardista, oltre quei confini di ferro che il nuovo governo di centro destra sta cercando di imporre ad una società progressista. Elly Schlein diventa il primo segretario del PD donna e senza alcuna obiezione sulla sua omosessualità dichiarata. Lei è una donna, atea, laica, senza famiglia, che si oppone idealmente al borghesismo giorgiano, alla insipida farina della famiglia classica e tradizionale.
Leggi la notiziaRoma 18 Ottobre 2022
Giorgia Meloni Cleopatra e l'agnello sacrificale Silvio Berlusconi offerto alla gogna nella pubblica piazza. Nuovo Governo battesimo umiliante per il Cavaliere di Arcore.
Silvio Berlusconi si è precipitato tra le braccia dei suoi nemici ,alleati nella congiura dei Cesari, contro il Padre Padrone. Per il Cavaliere è cominciato il conto alla rovescia,le ultime ore nell'agone della politica. Il suo impero si sta sbriciolando, il declino politico personale e imprenditoriale di Silvio Berlusconi è giunto al termine. Giorgia Meloni la Cristiana è a capo di uno sciame di locuste, capaci di divorare la cosa pubblica in un battito di ali, spietati come sono i lupi affamati, pericolosi come sono degli alleati umiliati per anni e costretti al gioco fesso da comprimari.
Leggi la notiziaNapoli 13 agosto 2022 by Alter Ego
Elezioni politiche Italia 2022, il piano segreto di Silvio Berlusconi.
Immaginare che il Re di Troia possa essere subalterno a qualcuno, è un esercizio degno della più fervida fantasia. Il vecchio Leone di Arcore, oggi siederà sugli spalti per godersi il suo Monza, forse una prima vittoria, che farebbe da stura alla campagna elettorale nella laboriosa regione Lombardia con oltre 300 mila forsennati tifosi pronti a votarlo e osannarlo come il Re Creso sceso in Terra. Per il resto Silvio Berlusconi gongola, anzi potrebbe anche addormentarsi, così come fece pubblicamente al suicidio politico di Gianfranco Fini, alleato ed acerrimo rivale. Stessa sorte sta per capitare alla esagitata Giorgia Meloni, borgatara della Garbatella con la troppo evidente fantasia di passare alla storia come prima donna Premier italiana e sopratutto colei che affondò il tacco 13 a spillo sul volto del tumefatto venditore di pentole televisivo. Ma non andrà come Giorgia immagina. Il dardo avvelenato sul Presidenzialismo e la conseguente richiesta di dimissioni dell'attuale Presidente Sergio Mattarella, è un dardo avvelenato lanciato nell'agone politico per alzare strali di polemiche antifasciste contro la stessa coalizione di centro destra per diminuirne i consensi elettorali stroncando il consenso dei moderati italiani per la pasionaria di FDI. Silvio Berlusconi ha chiuso in un formidabile Cul de Sac, degno del mio audace Sandokan di Monpracem, la leader della destra ultranazionalista italiana Giorgia Meloni. Un colpo sferrato contro la nave ammiraglia de la Perla della Garbatella.
Leggi la notiziaRoma 7 agosto 2022
Enrico Letta capo del PD, si è vista scivolare la mano viscida di Carlo Calenda dalla Sacra Alleanza sancito poche ore fa. Un colpo di teatro forse già programamto dallo stesso leader di Azione, che non poeva non sapeve che Letta stesse cercando di imbarcare l'intera armata Brancaleone al suo fianco. La finta alleanza con il PD, ha coeprto Enrico Letta di ridicolo, quasi lo disarciona da cavallo, lo ridicolizza agli occhi degli elettori. A tutto dire ha fatto la parte del fesso, dell'allocco, del credulone. Carlo Calenda il moderato adesso assume il ruolo del cinico e del baro, leader pronto a tutto pur di ritagliarsi la sua area al centro, la ldeadrship autoritaria che forse lo vedrà contrapporsi alla Meloni, ma guardandola dal centro, in una posizione quasi inattaccabile per la coatta della Garbatella. La destra può battere la sinistra di Letta con la zavorra di Fratoianni, ma sbatterà il muso difronte al centro composto, cinico e baro, del nuovo corso democristiano interpretato da Calenda. Il distacco di Carlo Calenda, la resistenza di Matteo Renzi, significa una sola cosa, che Forza Italia sta muovendo rapidamente al centro dopo aver inifltrato le sue dame Regina, Gelmini e Carfagna.
Leggi la notiziaLuigi Di Maio candidato nel Pd. A nemmeno 24 ore dal lancio del suo nuovo cartello "Impegno Civico", in asse con Bruno Tabacci, il ministro degli Esteri viaggia veloce verso una candidatura inattesa, sotto le insegne dem (lontanissimi i tempi in cui lo chiamava il partito di Bibbiano). L'offerta è stata appena formulata da Enrico Letta: il Partito democratico, fanno sapere dal Nazareno, "nelle prossime liste elettorali offrirà diritto di tribuna in Parlamento ai leader dei diversi partiti e movimenti politici del centrosinistra che entreranno a far parte dell’alleanza elettorale". A cominciare dall'ex capo politico del M5S.
Leggi la notiziaRoma 3 agosto 2022
Quel profumo di intesa alla fine concretizzato in un matrimonio gay tra Enrico Letta e Carlo Calenda. Luigi di Maio entra nel triangolo con il diritto di tribuna. Tutti insieme nelle file del Partito Democratico.
"elettorale per essere vincenti nei confronti della destra", ha detto Letta. "Oggi si riapre la partita", ha ribadito Calenda. Sondaggi alla mano, il centrosinistra sa che il centrodestra parte di gran lunga favorito. Per questo, Letta ha sempre cercato di costruire un'alleanza la più larga possible. Dopo l'addio al M5s, reo di non aver votato la fiducia a Draghi, il compagno di viaggio più corteggiato è stato Calenda che, però stava coltivando la tentazione di correre da solo, al centro, in una lista con Più Europa. Il senso dell'alleanza è stato riassunto da Letta: "Non è immaginabile che, dopo Draghi, il Paese passi al governo delle destre e sia guidato da Giorgia Meloni". E Calenda: "L'accordo elettorale riapre la partita. Tutti i punti che avevamo chiesto a Letta sono stati recepiti. I voti di Azione non andranno a chi ha sfiduciato Draghi". Caustico Giuseppe Conte: "Finalmente è finita la telenovela. In bocca al lupo alla nuova ammucchiata".
Leggi la notiziaRoma 22 giugno 2022 by Arturo Scanise (Valzer idilliaco )
Immaginare che saremmo stati qui oggi a commentare la scissione del Movimento Cinque Stelle ad opera di Luigino di Maio, sembra davvero grottesco. Ma questa è l'Italia dei sogni , dei giochi di prestigio, delle capriole, dei capitani di brigata, che a turno entrano nella pancia della Balena Bianca, per farsi trascinare via dalle onde del mare. Luigi di Maio ha scelto la svolta, dopo averla coltivata e condivisa a lungo con i suoi più stretti sodali di partito, tra cui quel Gianfranco Spadafora oggi difatto portavoce del nuovo partito politico Insieme per il futuro. Non era scontato, ma era altamente probabile che la rottura all'interno del Movimento Cinque Stelle, si sarebbe manifestata in tutta la sua magica attrazione fatale,quasi immaginifica, un fuoco di artificio in una qualsiasi serata estiva. Si schianta il panfilo di Beppe Grillo contro gli scogli, miraggio impossibile, soltanto fino a ieri, per la classe politica bersagliata nel corso degli ultimi dieci anni dall'impietoso comico genovese. E quel poveretto di Giuseppe Conte, quel cafone foggiano di cui parla spesso Vittorio Feltri, e che per un paio di anni ha immaginato di essere un astro nascenete della politica italiana, si ritrova come un ebete rinchiuso nel camerino a recitare il suo ultimo atto, la fronte stretta tra le ginocchia del fedele Casalino.
Firenze 20 novembre 2021 by Peter Kennedy
Matteo Renzi più che un politico ormai assomiglia più a Leonardo di Caprio nella leggendaria pellicola The Wolf of Wall street. Il leader di Italia Viva sembra scatenato tra magie trucchi e trucchetti, ha impiombato sulle nomine Rai, Giuseppe Conte il leader del partito di maggiornaza relativa nel paese, adesso gongola, come avesse vinto il campionato del mondo con la sua amata Fiorentina. Matteo Renzi è incontenibile, fiuta l'odore della vittoria e dell'affermazione sopra tutto e tutti, arbitro, ago della bilancia nella soffocante politica italiana dove tutti ormai giocano di rimessa e l'astuzia assassina vive soltanto dentro di lui. A Matteo Renzi gli zampillano gli occhi di sangue, vendetta distillata pura, come grappa di alta montagna , ma nello stesso tempo disperde al vento la sua filosofia per una nuova politica arrembante, quella solida e finanziabile, alla Wall Street. La politica di Matteo Renzi è quella scaltra, andreottiana, quella che conta, che decide, che nomina, che nessuno deve sfidare e che tutti devono cercare, altrimenti si sta fuori dal cash back, dagli affari, le lobby, gli aiuti, le pressioni amichevoli che soltanto colui che comanda può elargire agli accoliti, ai militanti, ai sostenitori, ai servi per così dire. Non c'è politica senza denaro, non esiste alcun partito fuori da questa dimensione, o come accaduto in altre esperienze, vedi il Movimento cinque Stelle, gli stessi parlamentari si disperdono, emigrando per lidi più fortunati, dove si trovano e raccolgono onori e soldi a piene mani. La Leopolda 2021 è quella delle grandi occasioni, infiocchettata come ad una festa di gala, dove chi conta ha deciso di farlo sapere al mondo intero, di renderlo evidente e pubblico.
Leggi la notiziaRoma 13 giugno 2021 CorSera.it
Giorgia Meloni la nipote prediletta del Duce. Nella sua ascesa politica, la nostalgia degli italiani per il fascismo, il romanticismo delle trasvolate atlantiche di Italo Balbo, delle battaglie ideali e sociali, a dispetto del presente, di un paese che oggi è ridotto in macerie.
Giorgia Meloni la mamma cristiana si candida a diventare Presidente del Consiglio. La Giorgia della borgatara super cool della Garbatella, assurge al trono d'Italia, quello che oggi occupa con eleganze un certo Mario Draghi. Nella ricetta di Giorgia tanto nazionalismo, patriottismo, famiglia e il Sacro romano Impero. Mai prendere le distanze dai preti e dai patrioti alla Italo Balbo. La ricetta culinaria sembra essere un mix di tutto questo, un intreccio di interessi della destra italiana, quella che proviene dal Movimento Sociale di Almirante e di Gianfranco Fini. Stampelle che nel corso del tempo sono schizzate da ogni parte, chi dietro ai soldi a Montecarlo chi dietro a reneissance nostalgiche del fascismo. Ma Giorgia non demorde, occhi blu, elegntissima nei suoi vestiti dai colori sgargianti, come quelli della Regina Elisabetta, dove forse un giorno sarà invitata a pranzo, in quel di Buchimgham Palace.
Leggi la notiziaROMA 2 MAGGIO 2020 CORSERA.IT
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Italia un paese cimitero, adesso trasformato in un paese di zombie. A far resuscitare i morti, ci ha pensato il senatore Matteo Renzi, i macchiavellico ex sindaco di Firenze, assetato di sangue, trasformatosi nell'uomo pipistrello, come nelle più celeberrime caricature di Crozza. La sfida politica per la sopravvivenza di Italia Viva, passa anche dalle salme delle vittime del covid-19, perchè adesso soltanto nell'oltretomba, Matteo Renzi ha intenzione di fare proseliti per le cause sociali.Si dice che il suo ultimo discorso al senato sia il preludio alla crisi di Governo, l'ex leader del PD, pare che questa volta sia intenzionato ad affondare la lama per garantirsi un rimpasto e un suo ruolo nella compagine governativa.La frase ha suscitato molto clamore, scandalo nelle forze politiche, che lo accusano di strumentalizzare anche i morti per interesse politico. Ma la disfida è prorio lì, nel cimitero bergmasco, nella viviva immagine dei camion militari che in colonna escono dalla città carichi di dolore italiano. La pandemia del Covid-19, in Italia ha mietuto oltre 28 mila vittime e la storia pare che non sia ancora finita. Qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità e il Governo Conte è forse destinato ad una fine tragica e senza resistenza. Il macchiavellico Matteo Renzi, forse ha avvertito in anticipo la fine prima del tempo dell'esecutivo a guida Giuseppe Conte, e ha ben immaginato di disarcionarlo da cavallo per non finire travolto dalle responsabilità operative che sono evidenti a tutti gli italiani.
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Leggi la notiziaMILANO 17 APRILE 2020 CORSERA.IT by Rip Gomez
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Matteo Salvini dalla Bandiera dei Quattro Mori alla superiorità lombarda . La Lega torna al Nord e fallisce la riunificazione dell'Italia.
Matteo Salvini torna alla Lega Nord. L'arrocco del Carroccio nel feudo milanese, diventa il prossimo confine della battaglia politica. Matteo Salvini, come tutti sappiamo, si è suicidato per delirio da onnipotenza. Era ministro dell'Interno e difatto Premier in pectore,ma l'immenso consenso tra la popolazione italiana, lo ha spinto a dare la spallata al Governo dei cercopitechi gialloverde, troppo presto e senza valutare la situazione complessiva. L'ubriacatura da spritza al Papeete, lo ha centrifugato lo ha annebbiato. Oggi in piena emergenza coronavirus, avrebbe gestito in prima persona l'emergenza nazionale, diventando un eroe nazionale. Si è ritirato dal campo di battaglia, facendo uno sbaglio clamoroso. Adesso cerca risonanza mediatica, ma sono sforzi inutili, come quelli che fa uno stitico al gabinetto.
Leggi la notiziaROMA 12 APRILE 2020 CORSERA.IT
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Luca Zaia il garibaldino, ha suonato la carica per l'intero popolo italiano. Lock-down finito si riapre tutto. Credo che il governtore della regione Veneto, abbia capito ciò che non è neanche passato nella mente del leader del carroccio Matteo Salvini. Era il momento del rompere le righe, dopo l'ennesimo rifiuto da parte dell'Unione di cosolidare il progetto politico europeo sotto l'egida degli Eurobond. L' Europa non esiste più. Adesso il popolo italiano deve salvarsi, costi quel che costi. L'uso dei dispositivi individuali di protezione non esclude la possibilità di contagio, ma se ben utilizzati, il rischio diminiuisce fino al 97%. Quindi, popolo italiano, oggi si riparte. Come avevamo già idicato noi del CorSera.it, il lock-down può rimanere in vigore per la Lombardia, che dovrebbe avvalersi di un cordone sanitario con esercito e forze mediche sul campo.
Leggi la notiziaMILANO 2 APRILE 2020 CORSERA.ITL'emergenza da Coronavirus sta facendo vittime in tutta Italia, alcune città sono strette d'assedio come Bergamo, Brescia, Crema ,Cremona.Il nemico invisibile ha messo le ali a molti politici italiani, che sono scomparsi nei loro buen rifugi. Oggi la diretta skype consente loro di
Leggi la notiziaMilano 18 marzo 2020 CorSera.it by Alan Parker dal nostro corrispondete di guerra al Coronavirus ( redazione mobile 335291766)Il contagio Covid-19 dilaga in Lombardia , è un eccidio, una strage di innocenti, vecchi, giovani bambini. Il sistema sanitario è al tracollo, l'ondata di malati da intubare è senza precedenti. Oggi un paziente è morto nel corso del trasferimento da Bergamo a Bari. In Lombardia si rischia di morire per strada, infettati, senza che nessuno possa raccogliere le spoglie del proprio parente e tumularle in un cimitero. Presto le salme si bruceranno in strada come in India. Siamo in un film dell'orrore.
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Conobbi Gianluigi Paragone, all'epoca direttore de La Padania, quando noi del CorSera.it rispolverammo le note vicende della banca dei leghisti la Credirent, fallita per le sofferenze finanziarie, i noti crediti inesigibili finiti nelle tasche degli amici degli amici. L'equazione era semplicistica ma efficace: come fa un partito che ha mandato a gambe all'aria una banca a governare il paese? L'ineffabile Gianluigi Paragone mi chiamò al telefono più di una volta per protestare contro quella campagna giornalistica.In quel momento gli interessi di Papappagone coincidevano con quelli della Lega, poi quando ha fiutato l'opportunità di una candidatura con il Movimento Cinque Stelle si è fiondato,mollando i vecchi commilitoni della Lega Nord. Adesso vede la crisi, e quindi ha agito per precostituirsi la strada per tornare indietro. Un semplice voltagabbana da coito interrotto. La forma del cranio, mi pare ci sia. Il resto lo recitano i fatti.(CorSera.it ) Dr.Matteo Corsini
Leggi la notiziaCorSera.it Politica italiana .
Il movimento delle Sardine ha avuto un grande eco mediatico in tutto il mondo, ma la verità è che la sua fortuna si deve alla figura del leader carismatico Mattia Santori, un ragazzo di Bologna dal sorriso accattivante. La vera novità della resilienza del moviemento delle sardine è senz'altro lui, il giovane, ingenuo e quasi puerile, Matteo Santori, uno che spacca lo schermo, di un fascino disarmante,magnetico, che ha portato nell'agone politico una ventata di novità. Di fatto questo movimento nato da un flash mob, ha pescato nel cilindro, la carta giusta, per sbaragliare l'avanzata del fronte unico leghista, della destra ultranazionalista e populista. Da quando è apparso Mattia Santori sul palcoscenico della politica italiana, la sua luce folgorante ha oscurato come un piovasco estivo, le immagini degli altri leader della sinistra italiana. Le Sardine hanno definitivamente mandato in soffitta, anche quelli del Movimento Cinque Stelle, gli occupanti abusivi delle case dello Stato.E' così potente il fascino di questo ragazzo, che il movimento grillini sembra apparso sulla scena cento anni fa. Giovani contro pachidermi attaccati alla poltrona. Credo che sia nata una stella, talmente potente che se decidesse di presentarsi alle prossime amministrative in Emilia, sbancherebbe il casinò.
Leggi la notiziaPerugia 28 ottobre 2019 Elezioni Umbria, stravince Matteo Salvini e Giorgia Meloni, implode il Movimento del Vaffa e delle manette ai propri elettori. Luigi di Maio, il leader del partito alla puttanesca, ha spinto alla definitiva disfatta la sua parte politica, nata con grandi ambizioni di cambiare il sistema,benchè tutti i suoi componenti eletti al Senato e alla Camera dei Deputati, ne sono più degli altri rimasti attirati e affascinati, e ne hanno condiviso ogni più torpido profilo. Ma più di Luigi di Maio, ha forse fatto lo stesso Beppe Grillo,il leader carismatico del partito Troia, che da ex uomo dei miracoli, del Vaffa day, non appena conquistato il potere, messi all'angolo quelli della Lega, e con sinistri giochi di palazzo, ricostruita l'alleanza di Governo con il Partito democratico, non ci ha pensato due volte a fottere i suoi stessi elettori, mandandoli a fare in culo, come non fossero all'altezza di comprendere le dinamiche politiche, le strategie sottotraccia, e comunque l'enorme sacrificio che i leader del Movimento stavano mettendo in opera. Gli elettori hanno premiato queste giravolte alla puttanesca, nel solo modo che meritavano, voltando le spalle ai propri deputati e senatori, che anzichè rappresentarne il disagio e prenderne cura, hanno ben visto di tenersi gli scranni in cui si erano fortunatamente insediati, e pur di conservarli, hanno fatto l'accordo con il Diavolo rosso.Nessuna coerenza politica, ma solo blasfemia gutturale del loro principale interprete tal comico di Genova al secolo conosciuto come Beppe Grillo. Un clown, un buffone da caravanserraglio, con la testa negli affari della politica, nell'intrigo, nella ricostruzione macchiavellica della politica. Non altro.
Il Partito Democratico fallisce gli obiettivi della intesa con i grillini, e scende sotto il 20%, ma sopratutto perde la regione rossa per eccellenza. Queste elezioni segnano il passo per la nascitura coalizione del Governo giallorosso.In poche ore si è consumato l'atto finale di una tragedia annunciata da mesi, il naufragio contro gli scogli, del Movimento di protesta dei Cinque Stelle,che da forza dell'oppoziione, si sono visti strappare le vesti da un giovane ambizioso,Luigi di Maio, più simile ad un vecchio democristiano da compromesso storico, che da un vero e proprio rivoluzionario e scardinatore del sistema.In pochi mesi, il partito di Beppe Grillo, si è scavato la fossa, e gli ultimi provvedimenti del governo, come quello sulle manette agli evasori, ha forse dato il colpo di grazia alla troia sanguinante. Il partito Troia è finito, proprio ai confini di quella regione che dei maiali, ha fatto la sua eccellenza gastronomica. ( CorSera.it )
Leggi la notiziaRoma 17 agosto 2019 La crisi di Governo, che cosa è, come la vedono , a chi sarà utile. Analisi politica del dr.Matteo Corsini
La crisi di governo, che Matteo Salvini ha fatto scattare in un giorno torrido d'agosto, è stata come un colpo di mortaio, sferrato sulla crosta ghiacciata dei delicati equilibri dell'alleanza con il Movimento Cinque Stelle. Un colpo ben assestato contro i dilettanti che si sono incatenati ai piloni del NO TAV. Senonchè, Matteo Salvini, ha offerto su un piatto d'argento, l'occasione ideale, per far rientrare da protagonista Matteo Renzin sul palcoscenico politico, anche nell'ambito del suo stesso partito, il PD, che potrebbe sembrare in via di guarigione, ma che pur sempre rimane un malato terminale. Lo scontro a colpi di mortaio e fuochi d'artificio, avvolge, come una membrana insanguinata, lo stesso Premier Giuseppe Conte, trovatosi tra l'incudine e il martello, di quella che Salvini considera una svolta necessaria. Il presidente del Consiglio funge da martinetto e guarnizione, con le istituzioni italiane e quelle europee, un equilibrista, per tentare di individuare una soluzione che spinga ancora per un pò di tempo, il vento sulla poppa della legislatura. Qualcuno, come Massimo Franco, lo immagina seduto con applomb inglese, nel bel mezzo del traffico caotico della politica italiana, pronto a fare il tranviere o traghettatore, il pompiere, addirittura, il guastatore. Ma il colpo di mortaio che ha aperto la crisi, esploso dalla cannoniera leghista, ha provocato una pozza nello strato di ghiaccio che saldava l'alleanza di governo, cerchi concentrici, che adesso si propagano verso una potenziale alleanza istituzionale tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico. Un accordo che potrebbe risultare pericolosissimo per Matteo Salvini, trasformandosi via via in una clamorosa sconfitta politica. Napoleone, viene battuto a Waterloo, sebbene tutti lo avessero dato per vincente ancora una volta. Lo strano Cynar che Giuseppe Conte, intenderebbe servire al leader leghista, per prendere tempo, è in realtà avvelenato, utile a sbarazzarsi di un condottiero, che si è disarcionato da solo. La morsa della nuova alleanza, tra Movimento Cinque Stelle e PD, si stringerà come un forcipe, intorno alla testa di Matteo Salvini, depotenziandone la coerenza politica. Matteo Salvini, non è un traditore, ma un semplice cretino di fante lombardo, che immaginò, camminando in lungo e in largo per lo stivale, di diventare prima o poi il Re d'Italia. (CorSera.it)
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