Londra 2 agosto 2021 by dr.Matteo Corsini Fondatore e direttore scientifico di EUSG Enciclopedia Universale delle Scienze Giuridiche ed Urbanistiche
Università telematiche on line Italia.
Le università telematiche in Italia hanno attecchito nello strato della popolazione più ignorante, che in qualche maniera doveva superare le barriere costituite dal conseguimento dei titoli di studio superiore, quelli universitari. Le università telematiche italiane hanno coperto con astuzia questo gap, tra modelli efficienti e substrati di popolazione che il sistema scolastico statale aveva espulso, sia per ignoranza e negligenza, ma alle volte per circostanze insuperabili. Gli asini del mercato scolastico italiano, hanno trovato un modello alternativo per raggiungere gli stessi obiettivi. Tramite gli esami universitari, gli atenei telamatici, certificano o attestano il livello di ignoranza dei propri studenti, poichè pochissimi di questi, sono in grado di assimilare concetti complessi di conoscenza di grado superiore. Ma questo accade nelle stesse università di Stato. Non c'e' alcuna differenza. Asini di Stato e Asini telamatici. Il virus dell'ignoranza certificata, purtroppo si è inoculato nell'apparato pubblico italiano, enti , organismi regolatori, strutture di gestione e di amministrazione della giustizia, Procure della Repubblica, organi di polizia giudiziaria. Il fenomeno del brigantaggio degli atenei on line consiste proprio in questo, lucrare sull'ignoranza altrui, consentire alle mandrie di asini, di superare gli ostacoli degli esami, eludere sviluppo, miglioramento attestandone con il conseguimento della laurea, perfino la presunzione dell'ignoranza.
Leggi la notiziaRoma 23 maggio 2020 CorSera.it
Le università telematiche hanno generato nel corso degli ultimi dieci anni, circa 300 mila laureati tra le forze armate italiane, guardia di finanza, agenti di polizia, penitenziari, Carabinieri. Eppure basterebbe poco per controllare la qualità degli esami, introducendo l'obbligatorietà del Certificato di Garanzia Antifrode. Gli esami universitari, quando si svolgono in remoto, andrebbero registrati e verificati a campione, i furbetti della laurea facile, si dileguerebbero in massa.
Molti dei quali sono in esercizio come funzionari di Polizia Giudiziaria, quelli che predispongono le informative investigative ai PM, dunque uno dei gangli vitali della giustiazia italiana. Diventa facile immaginare, che se i funzionari di PG, non hanno studiato il diritto, non ne deducono la logica, si rischia che la macchina della giustizia produca casi di mala giustizia, dove finiscono dentro cittadini innocenti, che magari non hanno la possibilità di far valere le proprie ragioni.Le inchieste del CorSera.it hanno già messo in evidenza il livello di inquinamento della Procura della Repubblica di Roma,una vera e propria macchina del fango che in qualsiasi momento si può abbattere sui cittadini onesti. (CorSera.it)
Dopo oltre due anni di accertamenti è stata chiusa dalla procura di Firenze l’indagine sui presunti “esami facili” alla facoltà di Scienze politiche e relazioni internazionali all’ateneo privato Link Campus University di Roma, ente presieduto dall’ex ministro Vincenzo Scotti. I pm toscani hanno iscritto nel registro degli indagati 71 persone che rispondo, a vario titolo, di falsità materiale e ideologica riguardo numerosi episodi di verbali di esame alterati e di associazione a delinquere. Tra gli indagati c’è lo stesso presidente della scuola, che rilasciava lauree riconosciute dallo Stato, ma anche vertici amministrativi dell’ente, docenti, ricercatori, dipendenti e molti studenti.
Scotti è indagato per associazione a delinquere in concorso finalizzata ai falsi esami e ritenuto dai pm “promotore, costitutore e organizzatore dell’associazione” insieme, tra gli altri, a Pasquale Russo direttore generale della Link, Claudio Roveda membro del consiglio di amministrazione e rettore, Pierluigi Matera componente del Senato accademico, Maurizio Claudio Zandri coordinatore del corso di laurea, oltre a docenti, ricercatori, amministrativi.
Leggi la notiziaROMA 16 APRILE 2020 CORSERA.IT
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Nel Comunicato di Praga (2001), i Ministri hanno appoggiato l'idea che l'istruzione universitaria debba essere considerata un bene pubblico, che è e deve restare una responsabilità pubblica (in termini di regolamentazione, ecc.). Il medesimo concetto è stato successivamente ribadito nel Comunicato di Berlino (2003).
Il principio del valore legale dei titoli universitari è sintetizzato nel Testo unico delle leggi sull'istruzione superiore (R.D. 31.8.1933, n.1592, art. 167): Le Università e gli Istituti superiori conferiscono, in nome della Legge, le lauree e i diplomi determinati dall'ordinamento didattico. Il Regolamento studenti (R.D. 4 giugno 1938, n.1269, articolo 48) prevede che le lauree e i diplomi conferiti dalle Università contengano esplicitamente la dicitura "Repubblica Italiana" e "in nome della legge". La riforma universitaria in Italia (DM 509/1999), che ha introdotto i nuovi titoli accademici di ‘laurea’ e di ‘laurea specialistica’, ha voluto confermare esplicitamente il principio del valore legale affermando che i titoli conseguiti al termine dei corsi di studio dello stesso livello, appartenenti alla stessa classe, hanno identico valore legale (art. 4.3).
Leggi la notiziaROMA 16 APRILE 2020 CORSERA.IT
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Nel Comunicato di Praga (2001), i Ministri hanno appoggiato l'idea che l'istruzione universitaria debba essere considerata un bene pubblico, che è e deve restare una responsabilità pubblica (in termini di regolamentazione, ecc.). Il medesimo concetto è stato successivamente ribadito nel Comunicato di Berlino (2003).
Il principio del valore legale dei titoli universitari è sintetizzato nel Testo unico delle leggi sull'istruzione superiore (R.D. 31.8.1933, n.1592, art. 167): Le Università e gli Istituti superiori conferiscono, in nome della Legge, le lauree e i diplomi determinati dall'ordinamento didattico. Il Regolamento studenti (R.D. 4 giugno 1938, n.1269, articolo 48) prevede che le lauree e i diplomi conferiti dalle Università contengano esplicitamente la dicitura "Repubblica Italiana" e "in nome della legge". La riforma universitaria in Italia (DM 509/1999), che ha introdotto i nuovi titoli accademici di ‘laurea’ e di ‘laurea specialistica’, ha voluto confermare esplicitamente il principio del valore legale affermando che i titoli conseguiti al termine dei corsi di studio dello stesso livello, appartenenti alla stessa classe, hanno identico valore legale (art. 4.3).
Leggi la notiziaROMA 14 APRILE 2020 CORSERA.IT by CorSera redazione
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L'emergenza da contenimento da Covid-19, ha spinto il sistema scolastico e universitario italiano a saltare fuori dai banchi tradizionali ed infilarsi nel pertugio futuribile della didattica a distanza.La ministra Lucia Azzolina ha dichiarato alla TPI, la soddisfazione per il ruolo che gli insegnanti stanno svolgendo in un momento drammatico di emergenza sanitaria nazionale. In scia alla implementazione della digitalizzazione dell'istruzione superiore, sono arrivate fameliche anche le università di ogni genere comprese le telematiche, le quali ad oggi risultano più attrezzate e dunque anche più competitive rispetto alle università tradizionali e frontaliere.
Leggi la notiziaROMA 8 APRILE 2020 CORSERA.IT
CorSera.it Copyright 2020 L'emergenza da contenimento epidemiologico da Covid-19, sta originando dei mostri consentendo il dilagare di un altro tipo di infezione nel cuore dell'impalcatura del nostro sistema educativo didattico. Nei giorni scorsi il MIUR, ha autorizzato esami in remoto per le università telematiche, che in Italia sono dotate di sistemi operativi on line, per la formazione a distanza. Come tutti sappiamo, le università telematiche italiane, hanno fallito quel percorso virtuoso che le avrebbe dovute distinguere dal panorama delle università tradizionali, trasformandosi in scivoli ben oliati per chiunque intenda laurearsi senza troppo impegno.
Leggi la notiziaROMA 1 APRILE 2020 CORSERA.IT
CorSera.it Copyright 2020 L'emergenza sanitaria da coronavirus non deve consentire di spianare la strada alla piaga sociale dell'analfabetismo didattico in Italia. La pandemia da Covid-19, ha chiaramente reso visibile a tutti, che la competenza è alla base di qualsiasi attività professionale.La scuola e l'università devono garantire alla società italiana una crescita sana,coerente, e non viziata da modalità di istruzione semplificate, che spingono da anni nel sistema produttivo economico, e engli enti pubblici, asini diventati dottori . La questione è annosa, l'infezione del nostro sistema scolastico e unviersitario è una vera e propria piaga sociale. Vi sono alcune facoltà, come economia e giurisprudenza, che devono garantire esami rigidi, di vera conoscenza, non esercizi mnemonici di nessun valore. Nella pubblica amminitrazione italiana , vi sono circa 200 mila laureati provenienti dalle università telematiche. Interi reparti di polizia giudiziaria sono infestati da funzionari divenuti dottori "miracolosamente " senza alcun vero approfondimento....
Leggi la notiziaRoma 30 marzo 2020 Corsera.it dr.Matteo Corsini
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Lo Stato italiano, il ministero dell'Università, sono presidi di legalità ed è necessario in questo momento di emergenza nazionale, che talune autorizzazioni non si trasformino presto in un ulteriore motivo di infezione per il nostro paese ,ovvero di illegalità o irregolarità, con lo scopo di superare gli esami universitari senza la dovuta applicazione. Il ministrro Gaetano Manfredi e il MIUR nella persona della dottoressa Carmela Palumbo devono vigilare e regolamentare al meglio la COPIA DIGITALE DI QUALITA' per tutti gli atenei che intendano promuovere e garantire le sessioni in remoto dei delicati esami universitari.
Università come continuare a garantire l'istruzione in tempi di coronavirus? Ma sopratutto è necessario verificare che l'emergenza Covid-19 non trasformi gli esami in remoto, nel meccanismo perfetto per consentire a tanti somari di superare esami e laurearsi senza impegno .Il MIUR deve regolamentare la COPIA DIGITALE di qualità riferita agli esami sostenuti in remoto, altrimenti l'esigenza sanitaria COVID-19 rischia di diventare un viatico di illegalità per tanti soggetti senza scrupolo.
Leggi la notiziaNAPOLI 29 MARZO 2020 CORSERA.IT
CorSera.it Copyright 2020 La bellissia Lucia Azzolina, la mora dalle labbra infuocate di rosso scarlatto, ha già strizzato l'occhiolino al bel Danilo Iervolino, presidente dell'ateneo telematico UNIPEGASO. L'eclettico imprenditore napoletano, ha infatti messo in campo per il suo ateneo, possibilità di effetture gli esami da casa. L'iniziativa didattica, ha destato il sommo stupore della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, in questi giorni affannata a fronteggiare la chiusura forzata delle scuole pubbliche, che non sono certo attrezzate per andare on line e garantire agli studenti italiani, il principio sancito costituzionalmente, del diritto all'istruzione del popolo italiano. Ma l'università pubblica, non statale, e l' università statale, devono marciare sugli stessi binari, o rischiamo che gli studenti della prima, si avvantaggino a discapito dell'altra, che zoppica.
Leggi la notiziaMilano 23 marzo 2020 Corsera.it by The Street Lawyer
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#ANDRATUTTOBENE – MEDICI– IPOCRISIA ITALIANA- CONTRO I NOSTRI “EROI” CENTINAIA DI MIGLIAIA DI CAUSE PENDENTI.
In un articolo apparso su Repubblica l’8.2.2019 si leggeva “La crisi tra medici e pazienti va avanti da un bel po'. I tempi del grande rispetto per il camice bianco che aiutava le donne a partorire in casa, ricuciva le ferite, guariva i bambini sono cose dal secolo scorso. La frattura del rapporto si concretizza ogni giorno nelle aggressioni ai camici bianchi e soprattutto nei numeri del contenzioso. Nei tribunali italiani sono 300 mila le cause pendenti”.
Numeri spaventosi tanto che la terza sezione della Suprema Corte della Cassazione è stata costretta a depositare, nel giorno di San Martino dello scorso anno, circa dieci sentenze con cui, dando concretezza alla funzione nomofilattica che gli riconosce l’art. 65 della legge sull’ordinamento giudiziario italiano, ha rielaborato, con tanto di esemplificazioni pratiche in alcuni casi, il quadro normativo ed i principi giurisprudenziali posti a base della responsabilità medico-sanitaria anche alla luce dell’entrata in vigore della c.d. Legge Gelli- Bianco (la numero 24 del 2017), spaziando dai presupposti del risarcimento del danno, passando per il consenso informato, l’onere della prova e così via.
Leggi la notiziaRoma 25 Settembre 2017 .1° Conferenza multilaterale dei paesi del Mediterraneo sul fenomeno dell'immigrazione che si terrà a Roma il 27 e il 28 Settrembre presso la Sala Vittoria Colonna dell'Università degli studi Guglielmo Marconi in Via Vittoria Colonna 11 (accrediti press27office@gmail.com-) a cura del docente di diritto dell'immigrazione Professor Avvocato Massimiliano Barberini."Il palcoscenico internazionale della Conferenza del Mediterraneo è un occasione unica per affermare il diritto allo IUS SOLI per 800 mila ragazzi italiani figli di immigrati.Alla Conferenza saranno presenti le rappresentanze diplomatiche di oltre 92 paesi accreditati presso lo Stato Italiano.Un momento importante per confrontarci sul tema dello IUS SOLI dello IUS CULTURAE. Noi italiani dobbiamo dare seguito alle esigenze di tanti lavoratori ma sopratutto a presidio dei diritti civili di ogni persona che vive e lavora in Italia.Un confronto .un'esigenza,un momento di riflessione anche per la politica italiana."
Alla cerimonia inaugurale anche on.Stefano Fassina gli ambasciatori Algeria,Marocco,Tunisia,Turchia ,Costa d'Avorio,Spagna,Francia,Nigeria,Ciad,Mali,Pakistan...
"Attendamo a braccia aperte questi ragazzi meritevoli di una grande occasione la cittadinanza è un atto dovuto un grande momento di civiltà per il nostro paese ". Professor Massimiliano Barberini scrivetemi m.barberini@unimarconi.it
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