Roma 24 agosto 2020 CorSera.it Flavia Somma
L'estate del 2020 sarà ricordata come la più meritata e folle degli ultimi trentanni. Un'estate giocata alla roulette russa, dove tutto era consentito, anche fare gli untori, diffondere il Covid-19 da un essere umano all'altro,senza prendere in considerazione il rischio sociale della propagazione della più micidiale infezione virale degli ultimi venti anni. Ma il dado è tratto, e il danno anche, in un velocissimo shock virale ed effetto domino, dove il più prudente, viene colpito dal pazzo che guida a velocità senza limiti. Il legislatore dovrebbe assumere delle contromisure più severe, bene fa Vincenzo De Luca ad imporre misure restrittive drastiche per la sua regione, che ha già tanti problemi e l'infezione del Covid-.19 rappresenterebbe la goccia in grado di far saltare il banco. Contro il Covid-19 non basta la prudenza, servono regole chiare, semplici e lineari. Consentire gli italiani di uscire dai confini territoriali è stato uno sbaglio enorme, forse a tutto beneficio delle economie degli altri paesi e non del nostro. Speriamo nella sperimentazione del vaccino italiano e comunque nella comunità scientifica, ma è certo che prima di allora, saremo tenuti tutti a rispettare le regole, la prima della quale è il distanziamento sociale, fare meno sesso e infilare la testa più spesso nei libri, sfruttare questo periodo per studiare non per continuare a fare gli asini che alimentano la disoccupazione e il malessere sociale. Confidiamo che l'autunno sia mite e che l'influenza non alimenti il propagarsi del coronavirus, altrimenti sarà un disastro e l'estate del 2020 potrebbe essere ricordato come l'Armageddon.
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# LUIS SEPÚLVEDA – 16.4.2020 - CIAO VECCHIO.
La Morte di Luis Sepúlveda è la morte di un amico che non hai ma che vorresti avere tra i tuoi migliori.
E’ la morte di chi non vorresti che mai lasciasse questa terra perché ti ha insegnato l’impossibile.
Sepúlveda ci ha insegnato non solo, che è possibile rimanere se stessi, anche quando tutto attorno porterebbe chiunque a cedere di schianto, come un albero di alto fusto al suolo, ma soprattutto a trasformare tutte le avversità subite in una tale sublimazione della vita a tal punto da essere capace, nonostante tutto, di narrarne la vera essenza con le parole lievi anche di una favola per ragazzi.
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