Giulio Regeni e' andato incontro alla morte senza sospettarlo.Prima di infilarsi nella metropolitana ha chiamato un amico al telefono che doveva raggiungere.Qualcuno lo pedinava o e' stato vittima di un agguato? Immaginare che il ricercatore italiano potesse in qualche modo infastidire il regime militare appare quanto mai improbabile anche per le modalita' in cui e' stato ucciso troppo brutali.La regia dei servizi qualora ci fosse stata avrebbe agito diversamente senza lasciare segni sul corpo e forse di Giulio Regeni non si sarebbe piu' saputo nulla.Chi lo ha gettato nel fosso intendeva farlo ritrovare o di quel corpo non avremmo piu' saputo nulla.Se i servizi segreti lo avessero torturato non avrebbero lasciato le tracce della loro opera sul corpo del ricercatore .Chi ha ucciso Giulio lo conosceva bene lo ha prelevato dal treno lo ha atteso lo ha convinto a seguirlo.Nessuno neanche in Egitto al Cairo puo' rapire un uomo senza che questi non cominci ad urlare a difendersi.Possibile che non vi siano testimonianze del suo rapimento?
Giulio Regeni conosceva il suo carnefice o questi lo ha tradito .Nella vita privata di Giulio Regeni si nasconde la verita' sul suo efferato delitto non c'e' dubbio.Chi sapeva dove stava Giulio lo ha tradito.Indagare su questo delitto al Cairo sara' quanto mai difficile e improbabile.Ma e' un'opera investigativa dovuta al ragazzo alla sua famiglia sopratutto all'Italia.La morte di Giulio appare come una esecuzione che si voleva far conoscere in tutta la sua spaventosa violenza.Chi frequentava Giulio Regeni in quali ambienti era penetrato per procurarsi tanto odio diventare un bersaglio per organizzazioni paramilitari ? Ma Giulio Regeni era un osservatore non un infiltrato o un attivista politico.Se sono stati i servizi segreti forse Giulio Regeni aveva scoperto fatti ancora inediti che conducevano dritti alle responsabilita' governative?
Leggi la notizia "Le indagini degli uomini della Sicurezza" hanno analizzato "gli ultimi momenti prima della scomparsa della vittima si è constatato che egli era in una festa in compagnia di un certo numero di suoi amici e dopo è scomparso il 25 gennaio", scrive il giornale sulla sua versione cartacea. Con analoga fonte coperta ("secondo le indagini della sicurezza relative agli ultimi momenti"), l'informazione compare anche nel sito di Al Ahram ("la vittima partecipava a una festa in compagnia di diversi amici prima della sua scomparsa il 25 gennaio").
Finora dai principali resoconti era emerso che Regeni fosse diretto, ma non arrivato, alla festa e fosse stato rapito durante il tragitto nel centro del Cairo prima delle 20.
Se Giulio Regeni ha partecipato ad una festa tra amici potrebbe farsi avanti con forza l'ipotesi di un delitto passionale violento morboso dovuto anche al fatto che l'omosessualita' nei paesi arabi e' ancora vista come un reato un peccato da punire.
Leggi la notiziaUn amico di Giulio Regeni lo ha forse tradito conducendolo tra le mani dei suoi carnefici.Il giovane ricercatore friulano forse immaginava di poter incontrare fonti disponibili a dargli informazioni riservate sul governo dittatoriale egiziano .E' andato incontro alla morte portato per mano probabilmente da un suo amico del cuore..Finito tra le mani di agenti dei servizi segreti maniaci sessuali che hanno fatto scempio del suo giovane corpo.
“Credo che siamo lontani dalla verità“, sostiene il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, nel giorno in cui la salma di Giulio Regeni arriva dal Cairo in Italia. Cosa e' accaduto a Giulio Regeni probabilmente non lo sapremo mai. Giulio Regeni e' stato torturato per lunghissime ora seviziato in ogni parte del corpo con scosse elettriche taglierino sigarette accese forse anche stuprato da qualche agente dei servizi segreti maniaco e omosessuale. L’ipotesi prevalente è che il giovane ricercatore, che aveva rapporti con l‘opposizione politica e sindacale al regime di Abd al-Fattah al-Sisi e il 14gennaio aveva scritto un articolo sotto pseudonimo per Nena news, sia stato sottoposto a un interrogatorio brutale e non ne sia uscito vivo. Intanto alcuni quotidiani egiziani, tra i quali al-Masry al-Youm, citando fonti della Direzione della sicurezza di Giza smentiscono la notizia che si era diffusa venerdì dell’arresto di due presunti sospetti.
Leggi la notiziaGiulio scompare tra le 20 e il 21 del 25 gennaio. Esce dalla sua casa nel quartiere di Dokki e va a prendere la metro di Mohooth. Dà un appuntamento via sms a un amico per una fermata a Mohamed Naguib ma qui non arriverà mai. E non darà più segni di sé. Lo cercherà un amico avvocato alle 11 a casa, inutilmente. Come inutili sono le telefonate alla cerchia di amici. Un curioso modo di scomparire se sei vittima di due balordi: il telefono di Giulio da un certo momento poi non solo non è più raggiungibile ma viene sganciato dalla rete per impedire che venga registrato da qualunque cella all'interno della città. Escludendo che la decisione sia stata di Giulio, la circostanza suggerisce che la mano dei suoi rapitori sia quella accorta per chi lavora per gli apparati della sicurezza egiziana. Anche perché il 25 gennaio non è un giorno qualsiasi per il Cairo: è l'anniversario delle proteste di piazza Tahir ed è possibile, dicono fonti dell'intelligence italiana, che Giulio abbia incontrato alcuni ragazzi pronti a manifestare. E che qualcuno, magari pezzi deviati dalla polizia egiziana, abbia deciso di punirli prima che scendessero in piazza. Questi i fatti.
E se sulla morte di Giulio Regeni non entrassero per nulla i servizi segreti e fosse vittima di un gesto folle di gelosia? Giulio Regeni oltre ad essere un frequentatore di ambienti dell'opposizione egiziana era una bellissimo ragazzo efebico parte ormai integrata della comuita' omosessuale del Cairo . Giulio Regeni e' stato ritrovato in un fosso nudo dalla cintola in giu'.Come mai? Appare questo particolare come un gesto di disprezzo verso un omosessuale .Un dettaglio che intende forse puntualizzare la gelosia del suo torturatore verso un uomo che aveva amato ? Sono stati i servizi segreti a gettarlo nel fosso dopo averlo denudato per far cadere i sospetti sugli amici di Giulio Regeni come si trattasse di un delitto passionale? Oppure Giulio Regeni e' stato vittima di un amico omosessuale attratto da lui e morbosamente geloso? No dimentichiamoci che per la religione islamica l'omosessualita' e' ancora un reato un atto osceno di vui vergognarsi.
Leggi la notiziaIl 29 giugno si è svolta la dodicesima parata del Gay Pride in Turchia, nell’affollata via Istiklal di Istanbul. Centinaia di persone hanno sfilato gioiosamente sventolando bandiere con l’arcobaleno fino a quando la polizia non ha iniziato a disperderle con i cannoni ad acqua. Ancora una volta, dopo le proteste di Gezi Park del giugno 2013, le autorità hanno deciso di impedire una manifestazione di Turchi laici che non si conformano alla loro visione del cittadino ideale.
Notizie più inquietanti sono arrivate una settimana dopo, quando in giro per Ankara sono stati affissi dei manifesti che dicevano. “Bisogna uccidere colui che si dà alla pratica del popolo di Lot?” Il “Popolo di Lot” era un riferimento religioso agli omosessuali e l’istruzione di ucciderli è attribuita al Profeta. Il gruppo che ha affisso i poster , la cosiddetta Giovane Difesa Islamica, si è difesa così: “Che c’è? Siete offesi dalle parole del nostro Profeta?”
L’intolleranza ovviamente non è circoscritta ai Turchi o ai musulmani. Secondo la LGBT e l’associazione Intersex, in Turchia i gay hanno più diritti che non in alcuni paesi vicini a maggioranza cristiana quali la Russia, l’Armenia e l’Ucraina. Le leggi turche non penalizzano l’orientamento sessuale e circolano molti artisti, cantanti o fashion designer che sono delle icone LGBT, ad esempio il presentatore Zeki Muren o il cantante Bulent Ersoy che è transessuale. La loro eccentricità sembra aver accresciuto la loro popolarità.
Ma al di là dell’industria dell’intrattenimento, la visione tradizionalista islamica sui gay produce intolleranza in Turchia verso i gay e crea problemi nelle nazioni musulmane che applicano la Sharia. In Arabia Saudita, Iran, Sudan o Afghanistan, l’omosessualità è un grave reato punibile con la prigione, punizioni corporali o anche la pena di morte. I militanti di Daesh addirittura applicano l’interpretazione più estrema della Sharia buttando i gay dai tetti.
Al cuore della visione islamica sull’omosessualità c’è la storia biblica di Sodoma e Gomorra che è raccontata anche nel Corano. Secondo le scritture, il Profeta Lot aveva tacciato il suo popolo di immorale per aver “desiderato degli uomini invece di desiderare delle donne”. In risposta alla sua messa in guardia, il popolo di Lot aveva provato ad espellerlo dalla città e di violentare gli angeli che erano scesi in terra. Dio allora aveva distrutto il popolo di Lot con un disastro naturale, salvando unicamente il profeta e pochi suoi accoliti.
In media i musulmani conservatori prendono questa storia come giustificazione per stigmatizzare i gay, ma c’è una domanda importante che merita di essere presa in considerazione: il popolo di Lot ricevette il castigo divino per essere omosessuale o per aver attaccato il profeta e i suoi ospiti celestiali?
La nuance ancora più significativa è che il Corano racconta della punizione divina per Sodoma e Gomorra ma non decreta punizioni terrene per l’omosessualità- al contrario dell’Antico Testamento che decreta che gli omosessuali devono essere condannati a morte.
I pensatori islamici hanno introdotto la punizione terrena considerando l’omosessualità come una forma di adulterio ma a prescrivere una punizione per l’omosessualità sono gli hadith e non il Corano stesso.
Tutti i Musulmani che continuano a considerare l’omosessualità come un peccato, dovrebbero tenere a mente che secondo l’Islam ci sono molti peccati, inclusi l’arroganza, che vengono calcolati come gravi trasgressioni morali. Per i Turchi e per gli altri musulmani smettere di stigmatizzare gli altri per il loro comportamento e focalizzarsi sul miglioramento del proprio sarebbe un modo per tener lontana l’arroganza.
Leggi la notiziaPochi minuti fa, precisamente alle 17,25 (ora italiana), una nuova scossa di magnitudo 4.4 è stata registrata ad est dello Stretto di Gibilterra, a seguito del forte terremoto di magnitudo 6.3 che il 25 Gennaio ha colpito il Mare di Alboran. Oltre ad essere la scossa più forte negli ultimi 2 giorni quella di oggi pomeriggio presenta una caratteristica diversa dagli eventi precedenti, poiché ha avuto il suo epicentro diverse decine di chilometri più a nordest rispetto al sisma della settimana scorsa.
Infatti, secondo l’EMSC, il terremoto sarebbe avvenuto proprio a ridosso delle coste dell’Andalusia, ad una distanza di 17 chilometri ad E di El Varadero, con una popolazione di 2.000 abitanti, e 56 chilometri a SE di Granada, città che ospita quasi 235.000 abitanti. L’ipocentro del sisma è stato rilevato ad unaprofondità di circa 10 chilometri ed è stato nettamente avvertito in quasi tutta l’Andalusia, da Malaga ad ovest ad Almeria ad est, e da El Varadero a sud fino a Jaen a nord.
Leggi la notiziaISIS ANTITERRORISMO A ROMA SCATTATA QUESTO POMERIGGIO UNA VASTA OPERAZIONE ANTITERRORISMO CHE HA VISTO ALCUNE PATTUGLIE DEI FALCHI IN AZIONE NELLA CENTRALISSIMA VIA FRATTINA.FERMATI DUE ARABI PER SOSPETTA APPARTENENZA A FRANGE ESTREMISTE ISLAMICHE.IL FERMO DEI SOSPETTI E' AVVENUTO INTORNO ALLE ORE 15.30.I DUE SOSPETTI SONO STATI FERMATI E CONDOTTI IN QUESTURA.
copyright by CORSERA.IT
Leggi la notiziaIsis terrorismo.I falchi della questura di Roma oggi pomeriggio intorno alle ore 15.30,hanno arrestato due sospetti terroristi di lingua araba .Il fermo e' stato effettuato nella centralissima Via Frattina a pochi passi dalle sedi istituzionali di Palazzo Chigi e del Parlamento.Quattro pattuglie in moticicletta dei falchi hanno accerchiato i due sospetti terroristi nella centralissima Via Frattina.L'inseguimento e' stato inoltre coadiuvato anche da una pattuglia in borghese sopravvenuta su un auto civetta.Allarme per la strada tra i passanti.
foto copyright by Corsera.it
Leggi la notiziaUna provocazione inaccettabile e irresponsabile": cosi' il Pentagonosull'ultimo test nucleare nordcoreano dopo un colloquio tra il segretario alla difesa Usa Ash Carter e il suo collega sudcoreano Han Min-koo. I due "hanno concordato che le provocazioni della Corea del Nord avranno conseguenze", secondo il portavoce del Pentagono Cook.
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu "condanna" il nuovo test nucleare della Nord Corea, che rappresenta una "chiara violazione" delle sue risoluzioni" e annuncia che iniziera' a lavorare immediatamente su ulteriori misure restrittive con una nuova risoluzione.
"La Corea del nord è uno Stato responsabile, non saremo mai noi i primi ad utilizzare armi nucleari né a trasferire tecnologie": lo afferma il governo di Pyongyang in un comunicato diffuso dalla missione della Nord Corea all'Onu, dopo l'annuncio di un nuovo test nucleare.
La Corea del Nord ha reso noto di aver condotto con successo un test con una bomba nucleare all'idrogeno. Le autorità sudcoreane e il Servizio geologico americano poco prima avevano rilevato un sisma di magnitudo 5.1 a 49 km a nord di Kilju, l'area dei test nucleari nordcoreani. Secondo Seul il sisma era di origine artificiale. La bomba potrebbe essere atomica e non all'idrogeno. Lo sostengono gli 007 di Seul che hanno informato le autorità sudcoreane.
Ban, Pyongyang cessi attività nucleare - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, un sudcoreano, ha chiesto alla Corea del Nord di "cessare qualsiasi ulteriore attività nucleare". Parlando ai giornalisti, Ban ha condannato inequivocabilmente il nuovo test nucleare di Pyongyang chiedendo al Paese di "rispettare i suoi obblighi sulla denuclearizzazione".
Leggi la notiziaE' di due morti e cinque feriti il bilancio provvisorio della sparatoria in un affollato pub di Tel Aviv, nella centrale via Dizengoff.
Ancora non è chiaro se si tratti di un attentato terroristico ma gli ingredienti per esserlo sembrano esserci. Nell'attacco l'aggressore avrebbe usato armi automatiche. Secondo alcuni testimoni l'uomo è fuggito a piedi, secondo altri potrebbe aver agito con un compplice.
Il pub colpito è frequentato dalla comunità omosessuale.
La polizia avrebbe fermato un sospetto che si aggiravano lungo la vicina Gordon Street ma lo sparatore è ancora a piede libero.
Circa 20 minuti dopo altri colpi, infatti, sono stati esplosi da un uomo alla guida di una motocicletta contro una pattuglia della polizia in una strada (Geha) della cintura intorno alla città, nei pressi dell'hotel Mandarin, nel quartiere settentrionale di Barutch.
Non sono, al momento, confermati collegamenti tra i due fatti.
Leggi la notizia
L’hanno soprannominata “la miracolata del Bataclan“. Laura Croix, cantante di 31 anni, era al concerto degli “Eagles of Death Metal” al Bataclan quella sera del 13 novembre quando i terroristi hanno fatto irruzione nella nota sala concerti parigina aprendo il fuoco sulla folla di giovani fan. Centrata da sei colpi di kalashnikov all’addome e al petto, la giovane ha sfiorato la morte ma dopo un mese di coma, il 10 dicembre si è risvegliata e giorni fa ha parlato per la prima volta come ha raccontato il fratello al Sunday Times.
Cantante del gruppo rock “The Draps”, Laura Croix ha subito dieci interventi chirurgici, fra cui una tracheotomia. Crivellata di colpi, una pallottola le si era fermata fra il cuore e i polmoni. Si era anche fratturata un braccio e l’anca e tagliata due dita.
Il 10 dicembre la “miracolata del Bataclan” è uscita dal coma e si è messa a piangere quando ha sentito la voce della madre. Impossibilitata a parlare direttamente, ha prima comunicato con gli occhi. Dopo alcuni giorni, ha ritrovato la parola. “La prima cosa che voleva sapere è cosa era successo”, ha raccontato il fratello al Sunday Times. “Fa degli incubi terribili. Sa che molte persone sono morte e si fa mille domande”, aggiunge. Secondo delle confidenze fatte alla stampa inglese, Laura ricorda di aver sentito i membri del commando gridare “Allah Akbar” e di averli visti sparare poi “nel mucchio”. La famiglia spera che potrà continuare a cantare e a riprendere i concerti. Laura resterà in ospedale ancora un anno.
Il settimanale Le Canard Enchainé sostiene che l'attentato al Bataclan poteva essere previsto. Un giudice aveva già indagato tra il 2010 e il 2012 su un progetto di attentato contro il famoso locale.
Non vennero però trovati elementi concreti, l'inchiesta era stata archiviata il 14 settembre 2012, rivela l'edizione in edicola oggi del settimanale satirico, e quindi non era stato adottato alcun provvedimento per rafforzare la sicurezza della sala, dove il 13 novembre scorso vennero massacrate 89 persone.
Era il 22 febbraio del 2009, scrive Le Canard Enchainé, quando una bomba esplose nella capitale egiziano Il Cairo e uccids una studentessa francese. Un'altra francese, Dude Hoxha, viene arrestata ed estradata in Francia.
Come leggiamo ogni attentato terroristico e' ipotizzabile proprio come per il Bataclan e forse per le torri gemelle.Il vademecum per sopravvivere al terrorismo ci spiega che e' possibile sventare gli attentati terroristici se questi sono visibili se appaiono proprio come al Bataclan o nei ristoranti vicini.E' chiaro che non si possono evitare le collisioni come per gli aerei delle torri gemelle, ma evitare una sventagliata di mitra in pieno centro o dentro un locale e' possibile, basta attenersi alle regole del vademecum antiterrorismo.La prima sola cosa da fare e' attivare i nostri sensi la vista ispezionare cosa ci accade intorno e semmai fotografarlo per rivederlo subito dopo.Fotografare ogni posto in cui si arriva,filmare se necessario,capire se il puzzle possibile della realta' combacia con la normalita',perche' se vi sono pezzi del puzzle che disorientano che stonano dobbiamo interrogarci se in quella automobile o dietro il volto di un uomo o di una donna si cela un terrorista pronto ad entrare in azione.
“Si misura in milionesimi di metro il nemico più temibile di questo inverno italiano. Pm 10 e Pm2,5, come abbiamo imparato a chiamarlo: «Polveri composte di particelle solide e liquide - spiega l’ingegnere Alessandro Bigi, ricercatore all’università di Modena e Reggio Emilia e autore di vari studi sull’inquinamento atmosferico nella Pianura Padana - rispettivamente con un diametro inferiore a 10 micrometri (milionesimi di metro appunto, o se si preferisce millesimi di millimetro) e a 2,5 micrometri». Sono infinitesimali, basti pensare per esempio che un globulo rosso ha un diametro di 8 micrometri. «Le polveri sottili sono in parte il residuo diretto dei processi di combustione, - prosegue Bigi - e in parte il prodotto dell’invecchiamento di gas inquinanti, che rimanendo nell’atmosfera si trasformano in particelle. In questo periodo non piove e non c’è abbastanza vento per disperderle e quindi rimangono intrappolate e si accumulano nei primi 3-400 metri di atmosfera». Il traffico di autoveicoli e il riscaldamento domestico (insieme all’agricoltura e all’allevamento intensivi) sono i loro principali responsabili. A Milano in particolare, secondo i dati di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico), i tubi di scappamento e le caldaie di casa producono il 35-40% delle polveri sottili presenti in città, mentre il restante 60% arriva da fuori. Anche a Torino i trasporti causano il 35% della concentrazione media annua delle polveri sottili (Pm 2.5). Valore che scende al 20%, al di fuori delle aree urbane. Più pesante l’apporto dei riscaldamenti nelle aree prealpine e preappenniniche, dove arriva al 20-25% perché è piu diffuso l’uso di legna e pellet che producono quantità maggiori di polveri sottili.
Leggi la notizia