Roma 17 Giugno 2009(Corsera.it)
Esce un'altra intervista sul Corriere della Sera ,alla Noemi Letizia barese,una certa Patrizia D' Addario,che racconta di altri incontri con Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli,riunita a una ventina di ragazze che mangiano pizza e bevono champagne.
Un'intervista raccapricciante,perchè racconta di quel vizio privato del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi veramente sconcertante,assurdo,privo di qualsiasi aderenza con la realtà.Forse il Presidente aveva organizzato una sua personale selezione delle ragazze d'Italia per portarsele a ....
...letto?
Selezione di troie slave e puttane rumene a Porto Rotondo e miss e veline in cerca di aiuti e successo in Italia.Un girello infernale,di abietta e bassa cultura ormonale,un inchino devastante al pruriginio sessuale,che forse neanche esiste dopo una complicata operazione alla prostata.
Assisto come padre ad un pericolo sociale,umiliante per il ruolo che le donne hanno in Italia,sia madri,sorelle e figlie.Ho orrore di questo compiacimento del proprio Io ego personalità,orrore del culto del successo o della materialità del denaro.Orrore della commistione della politica usata per scopi personali,per feticismo puro e devastante.
Il racconto di Patrizia D'Addario,vero o falso che sia,è la testimonianza di come la politica berlusconiana sia dentro ogni pensiero e sogno di queste ragazze illuse ,strappate al loro equilibrio di giovani normali.
Una ragazza che vuole edificare un residenze sul terreno di sua proprietà,che vola a pagamento,come una mignotta slava,a Roma ben sapendo che incontra il Presidente del Consiglio italiano e anzichè onorarsi,pretende soldi,una mazzetta,una tangente,un ricatto,un compenso da troia?
Fa orrore davvero guardare ogni giorno sui giornali la descrizione di fenomeni di immoralità acuta,incredibile,di un tempio del mercimonio,dove sesso,corruzione,politica e criminalità sono insieme in una perenne festa dove i cazzi duri imperano.
Dal Corriere della Sera. Appalti nel settore della sanità concessi in cambio di mazzette. Sarebbe questa l’inchiesta che agita e rafforza l’idea del «complotto» nell’entourage del presidente del Consiglio. Nel corso dell’indagine sarebbero state infatti intercettate conversazioni che riguardano alcune feste organizzate a palazzo Grazioli e a Villa Certosa. E i personaggi coinvolti avrebbero fatto cenno al versamento di soldi alle ragazze invitate a partecipare a queste occasioni mondane. Gli accertamenti su questo fronte sono appena all’inizio, ma le voci corrono velocemente.
Dunque non si esclude che possa essere proprio questa la «scossa al governo» della quale ha parlato domenica scorsa Massimo D’Alema per invitare l’opposizione «a tenersi pronta». Del resto due giorni fa era stato lo stesso ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, pugliese doc, a chiedere con una dichiarazione pubblica a quali informazioni avesse avuto accesso D’Alema, paventando così il sospetto che si riferisse proprio ad un’indagine condotta a Bari. Gli accertamenti sono stati avviati qualche mese fa e riguardano l’attività di un’azienda, la Tecnohospital che si occupa - come è ben evidenziato anche nel suo sito internet - di «tecnologie ospedaliere». A guidarla sono due fratelli, Giampaolo e Claudio Tarantini, che qui in città sono molto conosciuti. Imprenditori che nel giro di pochi anni hanno fatto crescere la propria azienda fino ad ottenere numerose commesse.
Ed è proprio su questo che gli ufficiali della Guardia di Finanza hanno cominciato a svolgere verifiche. L’obiettivo è quello di stabilire se la ditta sia stata favorita negli appalti, da qui l’ipotesi investigativa di corruzione. Giampaolo è noto anche a Porto Rotondo, dove trascorre le estati in una splendida dimora che si trova non troppo distante da Villa Certosa. Con Silvio Berlusconi avrebbe avuto rapporti nel corso degli anni. E sarebbe proprio lui ad avere parlato, durante alcuni colloqui telefonici, delle feste alle quali era stato invitato dal premier. In particolare sarebbero stati captati diversi contatti con ragazze che venivano invitate a recarsi nelle residenze di Berlusconi per partecipare a questi eventi.
A suscitare l’interesse dei magistrati è stato il riferimento al versamento di soldi alle donne che accettavano di partecipare. Bisogna infatti verificare se si tratti di una millanteria o se invece possano esserci stati episodi di induzione alla prostituzione. Gli accertamenti su questo aspetto dell’inchiesta sono appena all’inizio. Si parla di alcune ragazze che sarebbero state convocate in Procura come persone informate sui fatti, ma nulla si sa sull’esito di questi interrogatori. Si tratta comunque di una inchiesta destinata a far rumore e infatti dopo la sortita di Massimo D’Alema si sono rincorse voci e indiscrezioni sulla possibilità che l’indagine potesse avere sviluppi immediati. Un’inchiesta che però alimenta i sospetti denunciati dal Cavaliere in questi giorni di tentativi giudiziari di indebolirlo.
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