Roma 25 Giugno 2009(Corsera.it)di Matteo Corsini
La Presidenza del Consiglio e i suoi collaboratori sono concentrati sulle modalità delle acquisizioni delle prove,scrivono i cugini del Corriere della Sera,di come Patrizia D'Addario sia riuscita a penetrare la sicurezza interna di Palazzo Grazioli e per quale motivo e per conto di chi si sia trasformata in una Mata Hari.Tesi che Corsera.it per primo aveva messo in onda.
Appare chiaro anche dall'inchiesta partita dal Corsera.it a firma del giornalista Renato Corsini afferente le attività occulte della Fondazione italiani nel mondo,finito nella mani del sostituto procuratore Pietro Giordano,che Palazzo Chigi è un covo di spie,che si cimentano in attività non del tutto chiare e ombrellate da organizzazioni finanziate proprio dalla Presidenza del Consiglio,come appare evidente anche ....
....nel decreto Mille proroghe che ha pompato soldi nelle tasche di Sergio De Gregorio e compagni.E poi come pubblicato da noi ieri, mentre Silvio Berlusconi incontra Netanyahu,i suoi fedelissimi da Pollati,De Gregorio e Ioppolo,se ne vanno in giro per il mondo incontrando i pasdaran iraniani,come dire che Silvio Berlusconi ha una sua propria attività di servizi parallela a quella ufficiale.Niente di illegale,ma quando si parla di complotto,le fonti allora quali sono?
L'organigramma è chiaro,nessuno si fida di nessuno e se una escort come la Patrizia D'Addario entra come una regina a palazzo Grazioli,il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l'accarezza,le guardie del corpo li guardano assistendo ad un reality pèresidenziale dal vivo. Gianmpi Tarantini,folleggiatore delle ore notturne della Costa Smeralda,apre una agenzia di consulenza in Via Vento per adescare escort e procurarsi denaro dagli imprenditori pugliesi,tutto questo suona come un broglio in un bordello ,dove nell' insalatiera sono finiti proprio in tanti.Dove sono i confini della legalità istituzionale e dove le ecchimosi di un sistema politico che basa il suo consenso sul favoritismo che ha come contropartita la figa?
Fonte i cugini del Corriere della Sera.Sin dal primo giorno della sua discovery, con l’intervista al «Corriere della Sera», i dubbi e i sospetti non solo dei collaboratori del Presidente Berlusconi si sono concentrati sulle modalità delle «acquisizioni» delle prove. Insomma, ha colpito che Patrizia avesse registrato gli incontri con il presidente del Consiglio e, poi, i colloqui con l’imprenditore Gianpaolo Tarantini e la Montereale. Perché Patrizia D’Addario ha voluto accusare Silvio Berlusconi? Per ricattarlo a nome e per conto di chi? Insomma, il passo è breve: per molti lei si è trasformata in una moderna Mata Hari, una spia.
Chi le ha parlato in questi giorni, racconta di una donna molto «depressa» per le accuse che le sono state rivolte. Ma gli interrogatori (due), le registrazioni di conversazioni, le intercettazioni telefoniche degli investigatori baresi hanno finora confermato il racconto di Patrizia, convocata - non si è presentata spontaneamente - dal pm Scelsi l’8 giugno.
Il filone dell’inchiesta sulla malasanità, che sta approfondendo il giro di ragazze «escort» ingaggiate da Tarantini (indagato per induzione alla prostituzione), secondo indiscrezioni non è limitato agli incontri di palazzo Grazioli e Villa Certosa. Vi sarebbero diverse intercettazioni telefoniche tra Gianpi Tarantini e un misterioso «mediatore», Max, nelle quali i due parlano di donne da far partecipare a cene e dopocene. A festini anche a Cortina, in un albergo e in una villa di un imprenditore.
Patrizia, per la sua prima volta a Palazzo Grazioli, il 15 ottobre scorso, oltre al viaggio in aereo e al pernottamento in un albergo della capitale, fu pagata da Tarantini mille euro (e non duemila, come concordato), perché non si fermò quella notte a Palazzo Grazioli. Ma per la serata dell’Obama for President, il 4 novembre, Patrizia si ritenne soddisfatta per aver ottenuto l’impegno del presidente Berlusconi a superare le difficoltà amministrative per ottenere il via libera alla costruzione del residence su un terreno a destinazione agricola.
Una pratica che l’ha ossessionata, in questi mesi. E che portò, il padre, a suicidarsi, undici anni fa. Oggi è il suo «investimento» per la pensione. E per quest’investimento, Patrizia ha acceso un mutuo di trecentomila euro. Nei primi giorni di maggio lei confidò a Gianpi Tarantino di essere in possesso di quelle registrazioni (del 4 novembre). Alcuni giorni dopo, subì un misterioso furto a casa. Il 31 maggio, all’hotel Palace, le fu quasi impedito di avvicinarsi al premier, a Bari per la campagna elettorale. Patrizia accortasi di essere stata mollata, in uno scatto di rabbia decide di raccontare a un settimanale quella notte con Berlusconi. Il primo giugno consultò un avvocato. Ma dalla Procura di Bari era partito l’avviso a comparire, come persona informata dei fatti. Perché Patrizia ha registrato tutto?
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