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ANNOZERO ESPLOSIONE IN CORSO D'OPERA SENZA MARCO TRAVAGLIO NON VA IN ONDA LA TRASMISSIONE.

Roma 23 settembre 2009(Corsera.it)

Rischia di non andare in onda Annozero a causa del mancato cotratto sottoscritto dal giornalista Marco Travaglio.E se non ci sarà Maco non andrà in onda Annozero,ha ribadito a chiare note il conduttore quel certo Michele Santoro,da sempre spina nel fianco della mediocrazia berlusconiana.

La prima puntata si dovrebbe chiamare Farabutti e tratterà della libertà di informazione nel nostro paese.

Per Michele Santoro e l'informazione in Italia,potrebbe essere un rischio , condizionare la sua "prima" alla presenza di Marco Travaglio.Se c'è in atto una guerra per il condizionamento della stampa in Italia,tanto vale combatterla ....

....con ogni opportunità che si presenta e sicuramente Annozero rappresenta in questo paese,quella finestra utile a capire da un altro punto di vista quello che accade.E poi la parrucca riccioluta nobiliare di Santoro vale quella impomatata di Marco Travaglio,anche se il profilo femmineo gli dona quel non so chè di elegantissimo uomo di compagnia della Reggia del Re Sole.

Il tintinnio delle armi sta facendo scricchiolare l'impero berlusconiano  e dunque ogni forma di propaganda deve essere utilizzata e le voci dissidenti fermate in qualche modo,anche se negli ambienti berlusconiani si ostenta sicurezza siamo alla Repubblica di Salò,lo sanno tutti.Il fatto che non è certo ,se il complotto poltico dei comunisti di Ikarus ,avrà qualche sviluppo prossimo futuro,anzi crediamo che il Partito democratico si stia sfaldando,per quella azione che già da anni avevamo messo in conto,la bramosia di potere di Francesco Rutelli,che potrebbe rivelarsi a distanza di anni,come il virus del Cavallo di Troia.Il suo imminente accordo con Casini,sbilancerebbe la barca del PD,facendola affondare una volta per sempre.

 

ROMA - «Marco Travaglio ci sarà, se non c'è lui non c'è "Annozero". "Annozero" e Travaglio sono la stessa cosa». Lo ha detto il giornalista e conduttore Rai Michele Santoro nella conferenza stampa di presentazione della nuova serie del programma che partirà il 24 settembre su Raidue. «Travaglio - ha aggiunto Santoro - è irrinunciabile anche se non è ancora stato chiamato dall'Azienda per firmare il contratto».

«GRAVITA' INAUDITA» - In una conferenza stampa dai toni accesissimi, a cui assistono anche diversi dirigenti della Rai, Santoro ha parlato di «situazione di una gravità inaudita» e annuncia che comunque «Marco Travaglio sarà nella nostra puntata che si intitolerà "Farabutti" e tratterà della libertà di informazione nel nostro Paese». Santoro ha parlato di una «partenza ad ostacoli, con i contratti firmati solo una settimana prima dell'inizio del programma e le troupe operative al completo solo tre giorni prima, in un programma che ha come core business l'inchiesta filmata». Il giornalista-conduttore ha ravvisato nelle vicende delle ultime settimane «un attacco alle punte del servizio pubblico, ai programmi che ne incarnano lo spirito: le trasmissioni indicate da Berlusconi a "Porta a Porta" come fatte da "farabutti" hanno tutti dei grossi problemi».

 

LITE CON LIOFREDI - La conferenza stampa di presentazione della trasmissione di Rai 2 è stata carica di momenti di tensione. Le polemiche che hanno preceduto il ritorno di Santoro sono esplose al tavolo dell'incontro nel momento in cui si affrontava il tema degli strumenti e delle risorse necessarie per la trasmissione. I contratti sono stati firmati con un certo ritardo e ostacoli e incomprensioni si sono verificati per l'assegnazione delle troupe, il tutto, secondo il direttore di rete, Massimo Liofredi, solo per ragioni «tecniche». «Sei un bugiardo. E querelami se vuoi, ma non ti conviene», ha detto Santoro al direttore di Raidue, mentre dava ai giornalisti la sua versione dei fatti. «Nessuna querela», ha sottolineato Liofredi. Che poi però replicava: «Io ne farei anche a meno di una trasmissione come questa. Mi piacerebbe invece vedere un bel programma di politica. Non mi piacciono le trasmissioni contro. Tu - aggiungeva rivolto a Santoro - fai un certo tipo di televisione, una specie di inquisizione mediatica, che a me non piace. Ma non è un fatto personale». Il clima della conferenza stampa è stato così sintetizzato dal consigliere di amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo: «Questa conferenza stampa è il simbolo dell'anomalia italiana dove un direttore di rete presenta una trasmissione che di fatto non condivide».

TRAVAGLIO - «Nessuno mi ha chiamato, non ho preparato nulla. Non so se ci sarò né cosa dirò, so che sono mortificato» ha detto invece Travaglio. «Mi sembra tutto abbastanza chiaro, mi sento mortificato come il gatto che è stato allevato a prendere topi, che li prende e per questo riceve i complimenti dal suo padrone. Mi è successo con grandi giornalisti, che mi rendo conto che oggi possono essere considerati sovversivi, come Indro Montanelli ed Enzo Biagi. Oggi in tv entrano assassini, stupratori e canari ma nessuno mi ha spiegato cosa ho fatto di male, essendo tra l’altro incensurato. Almeno - ha osservato Travaglio - aspettino che io faccia qualcosa».


22 settembre 2009(ultima modifica: 23 settembre 2009)


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