Accolto il Lodo Alfano.Indiscrezioni dal Palazzo della Consulta.Rinviata nel pomeriggio la decisione,ma c'è unanimità positiva per il Lodo Alfano.
Roma 7 Ottobre 2009 (Corsera.it) di Renato Corsini
Lodo Alfano.Una legge che occorre osservarla al di là delle vicende personali del presidente del consiglio Berlusconi.Le insidie di un precedente che può destabilizzare il nostro sistema democratico.La Corte Costituzionale non può non tenerne conto nel valutare gli effetti perversi nascosti nel lodo Alfano.
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Leggendo e sentendo quel che si scrive e si dice sembra che il lodo Alfano sia un argomento che riguardi soltanto il presidente del consiglio in carica pro tempore. A me pare una lettura riduttiva di un affare che abbia al centro questo presidente del consiglio. Se è vero che “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” ( art.3 Cost. ), il lodo Alfano estende la sua efficacia anche nei confronti del presidente del consiglio che succederà a Berlusconi e per lo stesso verso al presidente della Repubblica che succederà a Napolitano e ai presidenti della Camera e del Senato Fini e Schifani. Il rischio insito nel lodo Alfano è che offre franchigia a chiunque accedendo alle quattro massime cariche dello Stato abbia problemi con la giustizia in itinere. Si profila quindi una valutazione ad effetto dirompente per il nostro sistema democratico posto che il corretto funzionamento delle istituzioni si posizionerebbe in una situazione di vulnerabilità. Viene in discussione la credibilità delle istituzioni minacciate da personaggi politici privi delle essenziali connotazioni di onestà, moralità, rettitudine. Osservando il panorama politico italiano troppi personaggi equivoci inquinano i partiti che in definitiva governano l’Italia .Le quattro massime cariche dello Stato sono espressione della volontà dei partiti che ne traggono il potere dall’elettorato sottratto alla valutazione dei candidati. Sicché nel Parlamento non è infrequente rivelare la presenza di parlamentari condannati o in corso di giudizio. E’ una realtà incontestabile. Il sistema democratico ha i suoi antidoti nella Costituzione e nelle libertà dettate dall’art.21. Se il lodo Alfano dovesse passare come una legge non in contrasto con i principi costituzionali si creerebbe un precedente che non garantirebbe più l’ordine pubblico nel senso di una civile convivenza dove i valori della onestà, della moralità e della rettitudine abbiano una preminenza assoluta nella vita politica. “ Il progresso materiale o spirituale della società”, mi riferisco al secondo comma dell’art. 4 Cost. è un punto di riferimento che il Costituente pone come un dovere di ogni cittadino. Non mi sembra che il lodo Alfano vada nella direzione giusta osservandolo nella sua proiezione di danno grave e irreparabile per il nostro sistema democratico.
Renato Corsini.
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