Roma 12.12.2008 (Corsera.it)
IL CONI e i Sindaci romani hanno impedito che le società calcio Roma e Lazio costruissero i propri stadi.Coni carrozzone di sprechi e di clientelismo politico,icona del nepotismo nelle assunzioni.Adesso l'esondazione rischierebbe di portare al collasso la vecchia struttura della Tribuna Tevere rimasta sommersa dal nuovo stadio costruito e icona imperante della mostruosità architettonica,sfregio proprio nel cuore della città.Lo stadio che si doveva costruire fuori dalla città,lo stadio che vuole disperatamente Lotito non c'è,ma si corre il rischio che quello vecchio crolli e l'acqua che si infiltra da sotto non è un tonificante del cemento.
Lo stadio è stato ricostruito in occasione dei campionati del mondo di calcio 1990 assegnati all’Italia. Del vecchio manufatto è rimasta in piedi la tribuna Tevere. Doveva essere abbattuta. Esigenze improcrastinabili di consegna dei lavori in tempo per la finale dei mondiali costrinse la società appaltatrice a rinunciare alla demolizione...
Tuttavia i tecnici si sono preoccupati di proteggere la struttura ponendosi il problema del fenomeno del collasso provocato dalla fatica dei materiali. Ciò accade quando la struttura è costretta a sopportare eccessivi carichi, in questo caso gli spettatori, ripetuti nel tempo fino al punto di cedimento. Lo stadio olimpico è stato costruito, se non erro, negli anni ’40, e ultimato dopo la guerra. Mi domando se dopo oltre mezzo secolo la tribuna Tevere non sia a rischio di collassate nonostante il “puntellamento” realizzato alla fine degli anni ’90.
Renato Corsini.
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