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CORRIERE DELLA SERA.DARIO FRANCESCHINI: SILVIO BERLUSCONI UN OMINICCHIO.

Roma 10 Ottobre 2009(Corsera.it)

Fonte il Corriere della Sera .«BERLUSCONI? UN OMINICCHIO» - Franceschini ha poi contestato l'azione del governo, in particolare nel modo di fare fronte alla crisi economica («Si è scelto di occultarla, senza mettere in campo misure per affrontarla»). E riferendosi al battibecco con la Bindi dei giorni scorsi (il premier l'aveva definita «più bella che intelligente») ha commentato: «Berlusconi se offende Rosy e tutte le donne italiane è un ominicchio. E non è antiberlusconismo, ma dire la verità».

 

«NO AL NUOVO CENTRO» - Il segretario uscente ha poi bocciato nettamente l'ipotesi della nascita di un nuovo centro con conseguente abbandono della vocazione maggioritaria «Di tattica si muore», ha detto Franceschini spiegando che c'è qualcuno che «lavora per far nascere un centro» che si prepari a sostituire Berlusconi, ma così questo centro «va stabilmente a destra e noi restiamo all'opposizione per 35 anni». Dunque, ha aggiunto, «non vorrei che il risultato del contrasto alla vocazione maggioritaria fosse di farci diventare un partito a vocazione minoritaria».

«I LEADER NON LITIGHINO» - Ignazio Marino, ultimo dei tre candidati ad intervenire, ha insistito sulla necessità di adottare la laicità come criterio per le scelte del partito. E ha insistito sulla necessità di una formazione che sia ed appaia unita: «I nostri militanti non hanno idee così diverse tra loro, sono i gruppi dirigenti che litigano e che mostrano divisioni che nulla hanno a che vedere con ciò che crediamo e molto a che vedere con le posizioni che ricoprono». «Il mio ruolo e di tutti coloro che mi hanno sostenuto - ha aggiunto - qualunque sarà il risultato del congresso, è quello di contribuire a un rinnovamento radicale io credo che l'antipolitica sia da contrastare, ma dobbiamo iniziare da noi». «Temo ancora oggi - ha aggiunto Marino - un partito che non decide e non incide, perchè troppi sono gli equilibri o gli equilibrismi dettati dalle correnti e dai personalismi». Infine, Marino ha accennato alle polemiche sul tesseramento in alcune regioni del Sud, come Campania e Calabria: «Quel che è successo in alcune zone del Mezzogiorno - ha sottolineato - non ha fatto male a me, ha fatto male a tutti noi, perchè proprio mentre abbiamo bisogno di riaffermare la libertà e chiamare alla responsabilità tutti i cittadini, li invitiamo invece ad abbassare la testa e a rispondere al comando dei capibastone».

 

VERSO LE PRIMARIE - Con l’elezione di due commissioni, una per la modifica dello Statuto, l’altra per il Codice etico,la convenzione nazionale si è poi conclusa. Il responsabile Organizzazione del Pd, Maurizio Migliavacca, ha comunicato che «le due commissioni avranno un compito istruttorio di definire gli indici delle questioni aperte e preparare materiali utili all’Assemblea nazionale che sarà eletta con le primarie del 25 ottobre che è comunque sovrana». La commissione per la modifica dello Statuto è composta da 40 membri, quella per il codice etico da 20. I nomi proposti sono condivisi da tutti e tre i candidati alle primarie. Primarie che si svolgeranno, appunto, domenica prossima e che coinvolgerannno tutti gli iscritti e i simpatizzanti (VEDI la scheda): solo in quell'occasione si saprà il nome del nuovo segretario.


 


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