Roma 17 Ottobre 2009(Corsera.it)di Matteo Corsini
Primarie nel partito democratico con l'ombra oscura di Massimo D'Alema che aleggia nelle quinte della politica italiana,tessendo la tela come una comare.A darsi battaglia tre esponenti del partito unificato,Dario Franceschini,Pierluigi Bersani e Marino.Quella che appare è la figurazione di un partito stile cartone animato,dove i personaggi grotteschi della realtà,sono disegnati da raffinati sceneggiatori,e malgrado la trama delle primarie è intrigante,i figli di Paperino,Qui Quo e Qua,non hanno il carisma necessario per reggere lo scontro con il nemico numero uno,quel dannato e maledetto ....
.....Silvio Berlusconi,uomo Dio immortale,che ogni giorno ne inventa una alla faretra.Personalità improbabili,asciutte,pieghevoli,tormentate.Pierluigi Bersani ha un grandissimo difetto,si guarda la pelata in televsione quando parla,dunque si ammira,si ama,si percepisce l'ego spropositato che ha finito per mangiargli i capelli.Dario Franceschini,anima dannata,un francescano scalzo,puzza di avariato,quando lo guardi vedi il vuoto,la tristezza nel futuro,la balbuzie dei concetti e il fievole umorismo che lo rende antipatico a se stesso.Marino,non so neanche come si chiama di nome, un Quo diverso,che non si capisce chi sia,da dove venga,cosa voglia fare da grande.Mi domando chi batte i pugni sul tavolo a sinistra? Non speriamo che lo faccia quella lucciola di Piero Fassino,le cui palpebre sfavillano come quelle di una ballerina innamorata quando parla davanti ai riflettori.Per battere Silvio Berlusconi servono le idee,un attore,un protagonista della storia,uno che sappia mettere a fuoco le problematiche attuali e non qelle psichiche di un popolo arresosi difronte all'evidenza dei suoi sbagli storici e antistorici.Uno che faccia di più e meglio di Silvio Berlusconi,uno che costruisca le case,uno che strilla,che percorre montagne e campagne,uno insomma fatto della terra e non della teoria del tempo che non arriva.
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