Roma 19 Ottobre 2009(Corsera.it)d Matteo Corsini
Più vanno avanti con le loro esternazioni,l'ultima i calzini turchesi di Mesiano,e più mi convinco che i tre candidati alla segreteria del Partito Democratico,sono altri gemelli dei più conosciuti QUI QUO QUA.Nipoti di un arcimiliardario,anche se sono finiti nella casa del povero Paperino,sono anchessi figli di una borghesia importante,un ramo secco di una casta...
....di privilegiati.E si vede chiaramente,lo si legge nel viso e negli occhi,sono nati e vissuti nella bambagia.L'unione con i democratisiani di Francesco Rutelli li ha resi poi di ovatta,quella bianca e calda,non sono rappresentanti del popolo,uomini del popolo,ma discoli impenitenti che applicano alla regola il Manuale delle Giovani Marmotte,perchè non hanno idee e immaginano di trovare dentro quel libro,ogni scienza per il bene del loro futuro.Sono astuti,furbi,preparati,meglio insomma dei ragazzi della loro età,ma per vincere nelle campagne italiane,serve orientarsi nella storia,in quel particolarismo politico che da sempre è la cultura pregnante di ogni nostra regione.
Pierluigi Bersani il QUO apparentemente più saggio,in televisione si guarda la pelata,si compiace di essere con sè,in termini filosofici,lui è l'Assoluto ,ma rovesciato ,applica quel senso metastorico kierkegaardiano,alla realizzazione di una società da lui immaginata.Bersani nega tutto ciò che non è Assoluto o quel singolo che non possa farsi Assoluto.Lui stesso dunque prevale,al di sopra degli altri uomini,come del resto c'è anche Massimo D'Alema.
In questo senso Pierluigi Bersani è un antisistematico,la logica non penetra la realtà e l'etica che si profila è falsa,poichè tentativo di spiegare razionalmente il mondo e la società attribuendovi valore,misconosce la realtà vera,quella del singolo che non può farsi sistema.
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