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CORSERA.IT GIANFRANCO FINI QUEL RICATTO NON TANTO VELATO A SILVIO BERLUSCONI.

Roma 3 Dicembre 2009 (Corsera.it) di Big MAC

Alle norme sul "processo breve",la fornicazione del gruppo dei fedelissimi di Silvio Berlusconi ,Gianfranco Fini risponde con una ferita al volto da arma bianca, scorticando pubblicamente l'immagine del Premier Silvio Berlusconi,suo alleato nel movimento il Popolo delle Libertà.

Questa mattina il Corriere della Sera,apre con un editoriale di Angelo Panebianco  intitolato : "Il divorzio delle libertà" . Con la battuta " Berlusconi confonde il consenso con l'immunità",Gianfranco Fini ,un politico di troppa esperienza per non aver soppesato le parole,ha aperto la crisi al buio all'interno del centrodestra.

L'autorevole editorialista dunque immagina che...

....le lapidarie parole dell'ex leader di Alleanza Nazionale,scaturiranno nel divorzio politico tra i due fondatori del Popolo delle Libertà e probabilmente Gianfranco Fini , finirà per incrociare il progetto neocentrista di Pierferdinando Casini.

L'analisi e la riflessione di Angelo Panebianco è indubbiamente il fotogramma della realtà che appare,ma in evidenza è difficile immaginare che Gianfranco Fini,dopo aver percorso molta strada insieme al PDL,adesso se ne voglia distaccare,lasciando al suo alleato e ai colonnelli,l'egemonia di un partito movimento il cui successo popolare è dovuto anche ai sostenitori e agli elettori di Alleanza Nazionale.Nulla dunque di più sbagliato, nella riflessione dell'editorialista del Corriere della Sera,che Gianfranco Fini opterà per la soluzione intrapresa da Francesco Rutelli con il PD,ovvero uscire alla chetichella dall'alveare politico nato dal famoso comizio del predellino.

Appare invece,che la trovata di Gianfranco Fini,di affidare ad un amichevole ragionamento,proferito a microfoni ancora aperti,durante una conferenza stampa,sia stato il modo migliore per far dilagare l'eco di una bomba esplosa sotterranea,senza che lui ne assumesse formalmente la responsabilità dell'innesto.Il colpo all'arma bianca,in pieno volto al Premier Silvio Berlusconi,e' il preludio non ad una separazione dei due leader,ma alla consegna dei poteri,ufficialmente e pubblicamente.Gianfranco Fini,chiede dunque oggi di subentrare al leader carismatico alla guida del PDL,lasciando che le norme del processo breve,vengano approvate in Parlamento e Silvio Berlusconi possa evitare l'onta di una probabile condanna e vivere il resto della sua vita onorato e rispettato.

Gianfranco Fini sarà il prossimo leader del PDL e il futuro Presidente del Consiglio,nolenti o volenti,i colonnelli tutti del PDL,spazzando via ogni illazione che lo vuole al fianco di Casini o di Rutelli.

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