Detroit 26 Dicembre 2009 (Corsera.it)
E' fallito l'attentato terroristico sul volo della Delta Airlines diretto a Detroit,ad opera di un terrorista nigeriano,residente a Londra.Un provocazione di Al Qaeda,perchè l'esplosivo ha bruciato le gambe e le braccia dell'attentatore,senza provocare danni al jet e ai passeggeri.Il giovane terrorista è stato immediatamente bloccato da ....
LA RICOSTRUZIONE - Il jet, con i colori della Delta ma registrato come Northwest, aveva iniziato la discesa su Detroit quando un uomo di colore, seduto al posto 19 A, ha cercato di attivare un ordigno. C’è stata una piccola fiammata, seguita da fumo. Qualcuno ha gridato «Cosa stai facendo?» all’uomo, che intanto aveva i pantaloni in fiamme. Qualcuno gli ha buttato dell’acqua addosso e subito dopo un passeggero – sembra un olandese – lo ha immobilizzato mentre l’equipaggio ha soffocato il principio di incendio. Per alcune persone sono stati momenti di panico. Chi invece era nel retro del jet non si è quasi accorto di nulla. L’attentatore è stato quindi trasferito in prima classe e legato al posto numero 1, guardato a vista da steward e passeggeri. L’uomo con estese ustioni al bacino e alle gambe è rimasto in silenzio, senza dire nulla.
L'ATTENTATORE - Il nigeriano fermato, un 23enne che studia a Londra, ustionato e trasferito in ospedale, ha detto di essere membro di Al Qaeda, di essersi procurato l'esplosivo nello Yemen e di aver ricevuto ordini su quando utilizzarlo. Stando al suo visto di ingresso - rilasciato il 16 giugno scorso - stava viaggiando dalla Nigeria agli Stati Uniti per partecipare a una cerimonia religiosa. L'Fbi sta indagando sull'episodio. Il sospetto avrebbe detto di essere un membro di Al Qaida, di essersi procurato procurato l'esplosivo nello Yemen e di aver ricevuto ordini su quando utilizzarlo. Dopo l’atterraggio il jet è stato confinato in un’area sicura dell’aeroporto. Fbi e polizia hanno preso in consegna il cittadino nigeriano mentre gli altri passeggeri – con l’eccezione di due rimasti feriti - sono stati trasferiti in sala del terminal e interrogati a lungo. Gli investigatori hanno accertato che Abdulmutallab è partito da Lagos (Nigeria) per Amsterdam e qui si è imbarcato sul volo per Detroit. Nello scalo olandese avrebbe superato i controlli senza suscitare sospetti: è possibile che l’ordigno fosse scomposto in due parti e formato da liquido e polvere sfuggiti ai metal detector. Fonti Usa, inoltre, hanno sostenuto che il nominativo dell’uomo non era nella lista “no-fly” ma era invece indicato in un database Usa come un elemento vicino ad ambienti integralisti. Non è chiaro se questa informazione fosse nota anche alla polizia olandese. Altro interrogativo riguarda il visto americano rilasciato nel giugno di un anno fa: come è stato possibile se il nigeriano era segnalato come pericoloso?
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