Roma 10 Febbraio 2010 (Corsera.it)
Fonte La Repubblica.ROMA - Una tempesta si è abbattuta sulla Protezione Civile. Guido Bertolaso ha rimesso il suo mandato perché sotto inchiesta della Procura di Firenze nell'ambito delle indagini sulla regolarità degli appalti per il G8. Berlusconi le ha già respinte e il governo sta facendo quadrato intorno a lui. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e i suoi uffici, mentre sono finiti in manette, con l'accusa di corruzione, altre quattro persone, tra le quali Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, l'uomo indicato dalla Protezione Civile per realizzare le opere per il G8 alla Maddalena, poi trasferito a L'Aquila. ..
Bertolaso ministro? In conseguenza di quanto sta avvenendo, sono immaginabili alcuni passaggi complicati cui il governo dovrà far fronte. Gianni Letta e Sandro Bondi hanno immediatamento confermato la stima e la fiducia per Bertolaso che, fra pochi giorni, dovrebbe essere nominato ministro. A questo punto è probabile che questa ipotesi sia messa in discussione dall'opposizione, ma (è possibile) anche da alcuni settori della stessa maggioranza. Il Pd, si è già fatto sentire per bocca del segretario Bersani che ha parlato di "fatto grave".Gli altri tre arresti. Le altre tre persone finite in carcere sono Fabio De Santis, successore di Balducci come "soggetto attuatore", Diego Anemone dell'omonimo gruppo, che si è aggiudicato la conversione dell'ex arsenale della Maddalena e che aveva interessi nei lavori per i Mondiali di nuoto. L'altro arrestato è Mauro della Giovampaola, ha occupato incarichi di rilievo nella protezione civile, attualmente è braccio destro dell'architetta Elisabetta Fabbri, commissario straordinario per i Nuovi Uffizi e fa parte della struttura incaricata di realizzare le opere per i 150 anni dell'Unità d'Italia, fra cui l'auditorium della musica di Firenze.
Tutti e quattro gli arrestati avevano ricevuto come benefit automobili, partecipazioni azionarie e la ristrutturazione dei rispettivi appartamenti. Tutto è avvenuto nell'ambito di un'indagine dei carabinieri del Ros sugli appalti necessari per il G8 alla Maddalena nel 2008. Nell'inchiesta sono finite altre venti persone indagate, tra le quali - stando a quanto risulta dalle prime indiscrezioni - anche magistrato romano.
Il ruolo di Balducci. Angelo Balducci era stato nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 alla Maddalena con ordinanza della Protezione civile del 2008, ma successivamente era stato sostituito nell'incarico da Fabio De Santis. Non è mai stato un dirigente della Protezione civile. In passato aveva avuto incarichi per gli interventi legati al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. E' stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e Sardegna. Balducci risulta indagato anche a Roma sia per gli appalti dei mondiali di nuoto dell'anno scorso che per altri grandi eventi compresa la parte romana delle celebrazioni per 150 dell'Unità d'Italia in programma nel 2011.
La risposta del sottosegretario. Guido Bertolaso ha annunciato di aver "messo a disposizione del presidente del consiglio tutti gli incarichi". Poi ha aggiunto che la sua decisione è stata dettata dall'esigenza di "Non intralciare l'operato degli organi inquirenti. Mi sono sempre definito un servitore dello Stato e, come sempre, rimango a disposizione del mio Paese".
La lettera di Balducci a Bertolaso. "Rigoroso rispetto delle normativa" nell'aggiudicazione degli appalti; nessun segreto di Stato sui criteri di selezione; progetti approvati da un comitato di otto professori universitari; nessun legame tra la famiglia Balducci e l'Impresa Anemone Costruzioni, a cui sono state affidate opere per oltre 52 milioni di euro; nessuno ha lavorato al nero nei cantieri della Maddalena. In una lunga lettera al Capo dipartimento della Protezione civile, Bertolaso, datata 24 dicembre 2008, Angelo Balducci chiariva la sua azione di "soggetto attuatore" degli interventi preparatori del G8 alla Maddalena, contestando così quanto l'Espresso aveva scritto in un articolo sull'argomento.
L'origine dell'inchiesta. Ad avviare l'inchiesta sugli appalti per il G8 alla Maddalena sono state alcune intercettazioni del Ros nell'ambito dell'inchiesta di Firenze sull'urbanizzazione dell'area di Castello, di proprietà dell'imprenditore Salvatore Ligresti, finita sotto sequestro nel novembre 2008 su richiesta della Procura del capoluogo toscano. In quell'inchiesta il costruttore, di origine siciliana, presidente onorario di Fondiaria Sai, è indagato assieme con il suo braccio destro Fausto Rapisarda, con gli ex assessori comunali Graziano Cioni (sicurezza sociale) e Gianni Biagi (urbanistica), con due architetti progettisti. Per tutti, l'ipotesi di reato formulata è concorso in corruzione.
Ed è proprio uno dei due architetti indagati per la vicenda di Castello, il fiorentino Marco Casamonti, l'anello di congiunzione con Angelo Balducci. Casamonti, titolare dello studio Archea, uno dei progettisti dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di stato e di governo. E' stato durante le intercettazioni delle telefonate di Casamonti che è spuntato il nome di Balducci, il quale viene poi intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l'accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
S'indaga sui Grandi Eventi. In sostanza, verte sui progetti per i "grandi eventi" l'inchiesta della Procura di Firenze. Secondo i magistrati l'inchiesta avrebbe rivelato una serie di corruzioni per appalti di alcune grandi opere, che sarebbero stati assegnati nel quadro di uno scambio di favori tra dirigenti dello Stato e imprenditori. Da indiscrezioni, emerge che l'inchiesta fiorentina si intreccia con quelle romane sugli appalti per continua su www.repubblica.it
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