Roma 13 Febbraio 2010(Corsera.it)
Le jene durante il terremoto dell'Aquila,si sfregavano le mani e ridevano,pregustandosi il banchetto degli appalti della Protezione civile,con cui erano in uso fare affari.Canaglie e avvoltoi pronti a tutto pur di ingrassarsi di euro,anche sulla pelle dei morti.Ma Bruno Vespa aquilano doc,che ha speso lacrime amare,nelle sue puntate di Porta a Porta, durante le dirette del terremoto all'Aquila,nella serata che ha visto esplodere lo scandalo della Protezione Civile,si è lavato le ...
....mani come Ponzio Pilato.Bruno Vespa infatti non ha preso il microfono e aperto una diretta sullo scandalo dell'inchiesta sulla Protezione civile,non ha sparato a fondo le telecamere su quelle intercettazioni degli imprenditori Piscicelli e Gagliardi,non ha difeso i suoi concittadini aquilani.Mentre le canaglie e gli avvoltoi,dilaniavano i brandelli di carne delle carcasse dei morti del terremoto,Bruno Vespa è andato in onda con una puntata di Porta a Porta dedicata all'anteprima sul festival di San Remo,con la bionda e vuota Antonella Clerici,che rideva e parlava del sesso forte che vedremo al Festival di Sanremo.Una cupa messa in scena,una farsa della televisione pubblica e sopratutto una deplorevole prova di professionalità da parte di Bruno Vespa,un aquilano doc.
Il giornalista della RAI è stato sotto botta del suo editore di riferimento ,la Democrazia Cristiana,per quasi un trentennio.Oggi si piega forse ai voleri di un Premier impazzito che tenta inutilmente di ghigliottinare le trasmissioni televisive che si potrebbero occupare dello scandalo della Protezione Civile.Bruno Vespa aquilano doc,si emoziona quando si parla dei soi concittadini caduti e soffocati dalle pietre,ma non alza una mano in loro difesa,ha paura del Mostro che si sfrega le mani quando deve fare affari con i morti.
Bravo,continuate a pagare il canone RAI.
Corsera.it
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