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PROCESSO MILLS NESSUNA SOSPENSIONE.SILVIO BERLUSCONI E LA TRAPPOLA TALEBANA.

Roma 27 Febbraio 2010 (Corsera.it) di Matteo Corsini

Silvio Berlusconi è ancora in trappola,che forse potrebbe risultare mortale.Niccolò Ghedini,il maggiordomo difensore di fiducia,ha chiesto la sospensione del processo,in attesa di leggere la sentenza della Cassazione,e' una strategia processuale quanto mai errata.Si evince che la prescrizione per David Mills è l'amo a cui far abboccare la difesa,far squillare le trombe della vittoria,lo stesso Premier ha urlato ai quattro venti che ....

....cerca l'assoluzione piena.Ma se oggi anche i processi sono mediatici,i giudici hanno trovato la via del mezzo,lasciato in sicurezza la difesa ,per colpire duramente nel finale Silvio Berlusconi con quela che ormai appare chiaramente una condanna senza appello.Silvio Berlusconi ha corrotto David Mills.Niccolò Ghedini anzichè giocare d'anticipo,si è lasciato trascinare nella trappola del processo,che vede saltare fuori il legale inglese Mills,a tutto danno del corruttore,che rimane impigliato,come uno squalo nell'acqua bassa.(Corsera.it)

MILANO - Slitta di un altro mese il processo Mills che vede come unico imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, lo hanno stabilito i giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano, riservandosi sulle numerose richieste avanzate dagli avvocati del premier.

"Questo processo va avanti solo perchè c'è Silvio Berlusconi imputato....

 In qualsiasi altra parte di Italia si rinvierebbe fino alla data della prescrizione", ha affermato Niccolò Ghedini, uno dei legali del capo del governo, lasciando l'aula dove si è celebrata l'udienza del processo in cui il premier è accusato di aver corrotto l'avvocato inglese David Mills. La decisione dei giudici di non sospendere il processo in attesa che vengano rese note le motivazioni della Cassazione è stata definita da Ghedini "incongrua anche perché avevamo proposto la sospensione dei termini di prescrizione".

Come preannunciato, i difensori di Berlusconi hanno chiesto al tribunale di rinviare il processo in attesa delle motivazioni della Cassazione, che, l'altro ieri, ha dichiarato prescritto il reato a carico di David Mills, il legale inglese accusato alla Procura di Milano, di aver ricevuto la tangente di 600.000 dollari per testimoniare il falso in due processi che riguardavano il premier. Una sentenza, quella emessa dalla suprema Corte a sezioni unite, "di non facile lettura", secondo l'avvocato del Cavaliere, Pietro Longo che in aula ha spiegato: "è stata dichiarata la prescrizione secondo canoni interpretativi ipotetici. Sarebbe perciò opportuno attendere le motivazioni della sentenza che consentirebbero di avere una chiave di lettura non soltanto ipotetica".


Una richiesta che secondo il rappresentante della pubblica accusa andava respinta. "Nella sentenza della Cassazione - ha osservato il pm Fabio De Pasquale - ci sono già tutti gli elementi sufficienti per accertare le responsabiità nei confronti di Mills. Il rinvio sarebbe una mera perdita di tempo".

La difesa Berlusconi ha anche chiesto l'audizione di una serie di testimoni: "Occorre risentire - ha detto in aula l'altro legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini - tutti i testimoni che a giudizio di questa difesa sono rilevanti e apprezabili per capire la realtà dei fatti". Inoltre, secondo il difensori di Berlusconi, bisogna "ammettere a dibattimento quei 29 testimoni che erano stati sentiti dal pm ma che ci sono stati negati fino ad ora, sono testimoni in grado di ricostruire i movimenti finanziari della vicenda".

Anche in questo caso, il pm De Pasquale ha manifestato tutta la propria contrarietà: "quando si parla di testimoni sentiti dal pm - ha fatto notare il rappresentante della pubblica accusa - un conto sono le indagini preliminari, altro conto la fase dibattimentale". Il tribunale si è riservato su queste richieste. Le decisioni verranno rese note nella prima data utile, individuata dal collegio con il prossimo 26 marzo. I giudici milanesi hanno anche stilato un calendario delle udienze successive: dopo quella del 26 marzo, si andrà in aula il 16 o 17 aprile, il 20 aprile, il 7, 12 e 29 maggio.
 

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