Roma 14 Marzo 2010 (Corsera.it)di Matteo Corsini
PRIMA MOSSA - Zavoli è dello stesso parere: «Tocca al consiglio di amministrazione della Rai che ha il prestigio, il senno e il dovere di fare, con i suoi margini d'autonomia, la prima mossa ripristinando i programmi di approfondimento», dichiara il presidente della commissione di Vigilanza Rai in una nota alla vigilia della riunione in seduta straordinaria del cda Rai in programma lunedì. «Tra errori veri e finti, diritti calpestati e declamati, si è perduta gran parte del tempo che spettava al Paese per misurarsi con le proprie idee sulle prossime elezioni».
Spero vi siate goduti questa giornata di sole,al ritorno le notizie sono ghiotte.Il duo Garimberti Zavoli rimette le cose al loro posto sulla questione della par condicio televisiva,anche perchè il provvedimento aveva assunto la forma
....di una censura di tipo fascista o bolscevico.Bene,qualcuno dentro la RAI ha lo spessore per contrastare il destino infausto della televisione pubblica,ormai nelle mani del Premier Silvio Berlusconi e le sue pedine piazzate come cimici dentro gli uffici di un avversario.Sapeva anche di Watergate la manovra escogitata dal Governo per tappare la bocca a grandi giornalisti come Michele Santoro,Bruno Vespa e Giovanni Floris.(Corsera.it)
Corriere della Sera.ROMA - La Rai ripristini i programmi di approfondimento politico cancellati dall'attuale interpretazione della par condicio. Lo chiedono il presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli. . «È evidente - afferma Garimberti- che io, visto che ho sempre denunciato l'illegittimità del regolamento, sono favorevole alla ripresa delle trasmissioni di approfondimento informativo. Così come è evidente che sul tema ci deve essere una decisione del Cda Rai che mi piacerebbe potesse essere presa all'unanimità. Ma se così non fosse, è altrettanto evidente che mi rimetterei alla decisione della maggioranza che si dovesse formare, così come ho sempre fatto».
PRIMA MOSSA - Zavoli è dello stesso parere: «Tocca al consiglio di amministrazione della Rai che ha il prestigio, il senno e il dovere di fare, con i suoi margini d'autonomia, la prima mossa ripristinando i programmi di approfondimento», dichiara il presidente della commissione di Vigilanza Rai in una nota alla vigilia della riunione in seduta straordinaria del cda Rai in programma lunedì. «Tra errori veri e finti, diritti calpestati e declamati, si è perduta gran parte del tempo che spettava al Paese per misurarsi con le proprie idee sulle prossime elezioni». Una situazione che «va sfebbrata», aggiunte Zavoli. «Il rischio è che all'appuntamento arrivino prima i comunicati sulle dispute e poi le idee su come votare. Fermiamoci, ciascuno rinfoderi le sue ragioni; poi, a conti fatti, ci si raccolga intorno alla politica per rifare, se possibile insieme, le regole prima di mandare all'aria la credibilità di una Repubblica alla quale i padri costituenti avevano augurato di 'non essere ancella di se stessa, di scuotersi, sapendo per cosa veramente doversi battere...'», vale a dire - conclude Zavoli - per le regole». E intanto il Cda Rai - dice il senatore - cominci con il fare la prima mossa decidendo autonomamente per la messa in onda dei programmi di approfondimento al momento sospesi. Le affermazioni di Zavoli sono commentate dallo stesso Garimberti: «Alla luce della sentenza del Tar, delle decisioni dell'Agcom, delle dichiarazioni del presidente Calabrò e della disparità di condizioni tra Rai e emittenti private, la Vigilanza avrebbe dovuto e potuto fare la sua parte: convocarsi urgentemente - come ha fatto il Cda Rai - per modificare il regolamento applicativo della par condicio».
Redazione online
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