I DATI DELLE ORE 19 - Alle 19 si era registrata un'affluenza del 34,90% (dati del ministero dell'Interno, 9 regioni su 13). Anche questo dato era in netto calo rispetto alla tornata precedente, quando si era registrata, alla stessa ora, un'affluenza del 41,96 per cento (meno sette punti). In particolare, già evidente il calo nel Lazio: alle 19 aveva votato il 31,49% degli aventi diritto, circa dieci punti in meno rispetto al 41,02% delle scorse elezioni. La Puglia alle 19 registrava un'affluenza del 30,26%, la Toscana del 33,4%, le Marche del 32,40% e la Calabria del 28,7%. Provinciali: nelle quattro province dove si vota per l'elezione del presidente e dei Consigli provinciali (Imperia, Viterbo, L'Aquila e Caserta, per un totale di 339 Comuni interessati) l'affluenza alle 19 è stata del 34,12%, -3,68% rispetto alla precedente tornata. Comunali: alle 19 di domenica aveva votato il 41,09% degli aventi diritto per il rinnovo delle amministrazioni in 460 Comuni. -2,66% rispetto alla precedente elezione.
I DATI DELLE ORE 12 - Il calo di affluenza era già stato evidente alle 12, quando nelle nove regioni monitorate direttamente dal ministero dell'Interno (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia- Romagna, Umbria, Lazio, Campania e Basilicata) si era notata una diminuzione di quasi 3 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni: 10,19% contro 13,05%. Il calo più forte era in Emilia Romagna, con il 4%. La Toscana ha avuto alle 12 un'affluenza del 9%, in calo di 3,2 punti rispetto al 2005. Le Marche dell'8,11%, contro l'11,4 di cinque anni fa. L’affluenza in Puglia è stata dell’8,63% rispetto all'11,4 del 2005, in Calabria al 6,5 rispetto all' 8,9. L'affluenza alle urne registrata alle ore 12 per le Provinciali e comunicata dal Viminale è stata del 9,05%, una percentuale in calo di circa tre punti rispetto al 12,03% segnato alle precedenti elezioni. Questa l'affluenza alle urne alle ore 12 nei 9 capoluoghi dove si vota per l'elezione del sindaco e dei consigli comunali (tra parentesi il precedente omologo): Mantova 14,9% (17,1); Lecco 13,3% (15,9); Lodi 16,8% (18,2); Venezia 13,2% (14,9); Macerata 10,9% (12,7); Chieti 12,6% (9,8); Andria 13,1% (14,9): Matera 9,6% (13,6); Vibo Valentia 9,1% (11,7).
SI VOTA FINO ALLE 15 DI LUNEDÌ - A disposizione degli elettori ci sono in tutto ventidue ore in due giorni per ridisegnare la mappa del governo locale. Centrodestra e centrosinistra, con l’Udc in alcuni casi terzo giocatore in solitaria, si contendono la guida di tredici Regioni, quattro Province, 462 Comuni (di cui nove capoluoghi): oltre 41 milioni di italiani sono chiamati a votare per rinnovare governatori, presidenti, sindaci, giunte e consigli. I seggi, aperti domenica dalle ore 8 alle 22, riaprono lunedì dalle 7 alle 15. Lo scenario attuale vede il centrodestra alla guida di due Regioni (Lombardia e Veneto) una Provincia (Imperia) e due Comuni (Lecco e Matera); il centrosinistra al comando in undici Regioni, tre Province e sette Comuni. Gli elettori riceveranno una scheda verde per le Regionali: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Una scheda gialla per le Provinciali: Imperia, Viterbo, L’Aquila e Caserta. Una scheda azzurra per le Comunali: Mantova, Lecco, Lodi, Venezia, Macerata, Chieti, Andria, Matera, Vibo Valentia più altri 453 Comuni.
CHE COSA SERVE PER VOTARE - Per votare è necessario presentarsi al seggio muniti di documento d’identità e tessera elettorale (in caso di smarrimento è possibile chiederne il duplicato agli uffici comunali che saranno aperti durante tutta la durata delle operazioni di voto). Per le Regionali lo scrutinio inizierà lunedì, subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti. Per Provinciali e Comunali, invece, lo scrutinio partirà alle 8 di martedì con precedenza alle Provinciali, salvo in Molise e in Abruzzo, non interessate alle Regionali: lì lo scrutinio comincerà alla chiusura dei seggi. Dove sindaco e presidente di Provincia non saranno eletti al primo turno si andrà al ballottaggio. Per l’eventuale secondo turno si voterà domenica 11 e lunedì 12 aprile.
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