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STRAGE DI GAZA.LIBERATI GLI OSTAGGI ITALIANI.

Tel Aviv 2 Giugno 2010 (Corsera.it)

Questa mattina le autorità israeliane hanno iniziato il rilascio di oltre 250 attivisti,dei 650 arrestati durante il blitz contro Freedom Flotilla,che intendeva raggiungere Gaza,sfidando la chiusura del traffico navale voluto da Israele.IL blitz scatenato dalle teste di cuoio israeliane,aveva lo scopo di fermare l'arrivo a Gaza della flotta delle ONG,perchè si riteneva...

....che trasportassero armi.Alcune delle organizzazioni turche presenti,appoggiano apertamente i gruppi paramilitari di HAMAS che oggi governano la Striscia di Gaza.Parliamo di terroristi che hanno giurato la morte di Israele e di tutti i suoi abitanti.

Il blitz ha causato molti morti,ma le immagini televisive hanno dimostrato inequivocabilmente che le teste di cuoio israeliane sono state aggredite a colpi di sbranghe di ferro e coltelli.Pacifisti a bordo che tentavano dunque il linciaggio dei militari dell'esercito di un paese sovrano.Questi sono i fatti.La protesta pacifista doveva fermarsi nel momento esatto in cui le testa di cuoio scendevano sulla nave,proprio per evitare scontri e conseguenze terribili,come la morte di tante persone.

Ritengo che gli scopi umanitari,legittimi di Freedom Flotilla,potevano essere condivisi dalla popolazione mondiale e dagli stessi israeliani,ma quando si sfidano le norme di un paese sovrano a colpi di sbranga di ferro,tutto diventa inutile,anzi forse di cerca il clamore del sangue e delle vittime innocenti.Ricordo al mondo,ricordiamoci tutti che la logica del terrorismo è quella di creare da aggi innocenti,le bombe umane,i kamikaze,la propaganda dell'odio e della distruzione.La logica pacifista sarebbe quelle di opporsi a questa realtà,insegnare la pace in luogo dell'odio.

Ritengo che i paesi occidentali dovrebbero condannare fermamente organizzazioni politiche e paramilitari come HAMAS,che insegnano l'odio ai propri stessi cittadini,educano i loro figli a diventare bombe umane,kamikaze.Non c'è alcuna logica,alcun utile ragionamento,nessuna possibilità di dialogo nei confronti di attività umane che non si conciliano con la stessa natura dell'uomo,con l'istinto della vita stessa.HAMAS non ha pietà dei figli della palestina,non ha pietà del dolore e della morte.Siamo difronte a dei vili terroristi,qualsiasi siano considerati gli sbagli di Israele,qualsiasi siano gli eccessi di questa difesa militare dei confini e dei territori,dobbiamo sempre immaginare che difronte abbiamo gente senza scrupoli che intende portare avanti i propri interessi a qualsiasi costo,facendo pagare a vittime innocenti un prezzo disumano.L'impegno del mondo e dell'Europa è quello di aiutare la Palestina a vivere e cresce i suoi figli,come fossero i nostri figli,ma tagliando senza indugio ogni collegamento con la forza oppressiva di una organizzazione come HAMAS,che condiziona con la paura le libere elezioni del loro popolo.Parliamo di organizzazioni di morte.

Matteo Corsini

Ricostruzione de La Repubblica.it.

 "E' importante trovare modi migliori per fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, senza mettere in pericolo la sicurezza di Israele". Ahmadinejad a Haniyeh: "Fronte comune per rompere l'assedio"

Il ministro della difesa israeliano Ehud Barak si è recato oggi nella base militare di Atlit (Haifa) per complimentarsi con i membri del commando della marina che hanno preso parte al blitz contro la nave turca. "Avete compiuto la missione che vi abbiamo affidato - ha detto Barak - avete impedito l'arrivo a Gaza della flottiglia. Occorre sempre ricordare - ha aggiunto - che non viviamo nell'America del Nord nè nell'Europa occidentale, ma in Medio Oriente: una zona dove non c'è pietà per i deboli e dove non viene concessa una seconda opportunità a chi non si difende".

"Il direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, ha superato il segno e questa volta lo denunciamo per apologia di reato". L'annuncio è di Luca Bonaccorsi, direttore del quotidiano Terra che nell'editoriale in edicola oggi scrive: "Feltri, infatti, ha aperto la prima pagina (di ieri) così: "Israele ha fatto bene a sparare".

Un appello ai politici perché non ricorrano alla violenza ma lavorino per la pace e per migliorare le ''condizioni di vita'' della popolazione di Gaza: lo ha lanciato questa mattina papa Benedetto XVI, alla vigilia del suo viaggio a Cipro e all'indomani dell'attacco israeliano alla flottiglia pacifista.

"Gli sforzi per la pace sono ora la parola d'ordine". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, commentando la liberazione degli attivisti italiani in Israele. "Questa vicenda non si deve ripercuotere sul processo di pace".

Sono stati caricati su un pullman nel centro di detenzione di Beer Sheva e stanno per essere trasferiti, sotto scorta, verso l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, i sei italiani. Il trasferimento avviene senza possibilità di contatti con l'esterno. Con i sei - Giuseppe Fallisi, Angela Lano, Marcello Faraggi, Manolo Luppichini, Manuel Zani e Ismail Abdel-Rahim Qaraqe Awin - ci sono anche alcuni altri attivisti stranieri. Tutti saranno imbarcati dalla polizia su un volo per la Turchia.

Il Congresso ebraico mondiale (WJC) ha espresso il rammarico per le violenze e per le perdite di vite umane durante l'attacco delle forze israeliane, ma al tempo stesso ha evidenziato come Israele non abbia cercato nè provocato un tale risultato. Ha poi deplorato "l'impeto con il quale i mezzi d'informazione e la comunità internazionale hanno condannato Israele prima che fossero conosciuti tutti i fatti".


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