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CRISI SVIZZERA LIBIA.MAX GOELDI LIBERATO,CAPOLAVORO DIPLOMATICO DI SILVIO BERLUSCONI.

Tripoli 14 Giugno 2010 (Corsera.it)di Matteo Corsini

Con la crisi economica,l'abilità diplomatica di Silvio Berlusconi dovrebbe essere studiata a scuola,anzi sui banchi dell'università,perchè il colpo messo a segno dal Premier italiano,ha il sapore delle sue grandi capacità imprenditoriali,che alle volte sono la sintesi della alchimia umana e professionale ma sopratutto commercialedel Cavaliere di Arcore.Quando in Italia,esperti logorroici come Galli della Loggia,aprono le ferite sulle...

...problematiche dell'insegnamento,e della difficoltà di inserimento degli studiosi neo laureati nel mondo del lavoro,dovrebbero prendere ad esempio le gesta del Premier,perchè l'altro lato della medaglia che i libri non insegnano mai,è racchiuso nelle capacità ipnotiche dell'imprenditore più capace d'Italia.Molti lettori storceranno la bocca su  questa mia analisi,ma i fatti ,anzi la realtà nuda e cruda con la quale abbiamo a che fare,è una sola e l'esempio paradigmatico è Muammar Gheddafi,Capo di Stato oggi,ma potenziale amministratore di una grande azienda.

Nel nostro esercizio mentale e accademico,vediamo che Silvio Berlusconi ha saputo entrare nelle grazie del leader libico,ha saputo capire i risentimenti di Gheddafi nei confronti del nostro popolo,assecondarlo nella  forse, anche giusta, richiesta di risarcimento del danno ricevuto dal popolo libico a causa dalla guerra sbagliata del fascismo ,e poi è diventato suo amico.L'azienda Italia ha ricevuto un grande regalo dal suo manager più illustre,il Premier italiano ha colto da un'occasione difficile il modo di migliorare le relazioni con uno Stato ostico,guardato con scetticismo dagli Usa e da Israele.Silvio Berlusconi è riuscito in una operazione in cui nessun altro era riuscito e le buone relazioni con i paesi arabi, oggi più che mai, sono necessarie all'Europa e al mondo intero.A differenza degli americani o degli inglesi,che vorrebbero imporre al leader libico il loro modo di pensare e di fare,Silvio Berlusconi ha trovato la forchetta adatta per favorire le relazioni diplomatiche con un paese che un giorno era una nostra colonia.Un passo fondamentale per noi,perchè gli arabi sono persone poi fedeli agli amici,sanno apprezzare i gesti di conciliazione più di altri popoli,per loro l'orgoglio e la dignitià sono tutto,ecco perchè è difficile il dialogo religioso con loro.Il nostro compito è di comprendere le loro ragioni,costruire insieme la dinamica funzionale per il futuro,perchè nella contrapposizione scaturiscono sempre maggiori guai.Comprendere nel modo voluto da Silvio Berlusconi non significa certo accettare senza condizioni le volontà degli amici libici,così come i presupposti culturali e politici dei paesi arabi,significa intraprendere quel viaggio di reciproca collaborazione,utile ai popoli che si intendono chiamare amici.

La liberazione del citadino Svizzero Max Goeldi è un capolavoro di abilità diplomatica di Silvio Berlusconi,il carattere dell'impresa italiana che si mette in evidenza,comportamento che unisce l'utilità  del gesto diplomatico  alle ragioni del proprio tornaconto anche politico.(Corsera.it)

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Ricostruzione del Corriere della Sera.SOFIA - Lascia di corsa la Bulgaria perché è atteso in Libia. È infatti a un passo dalla conclusione positiva la vicenda del cittadino svizzero Max Goeldi trattenuto dalle autorità di Tripoli assieme a un altro uomo di affari, Rachid Hamdani, per avere violato le leggi sull’immigrazione. E lui Silvio Berlusconi la sblocca, assieme a quella dei tre pescherecci di Mazzara del Vallo trattenuti a Bengasi. La svolta dopo un faccia a faccia di due ore con Muhammar Gheddafi, e seguito da ulteriori incontri con i ministri degli Esteri di Spagna, di Libia, di Svizzera e con l’ambasciatore tedesco a Tripoli. L’incontro, com’è abitudine del colonnello Gheddafi, avviene in una tenda allestita all’interno della caserma Bad el Azyzyia. Che l’apporto del Cavaliere sia stato decisivo lo riconosce il capo del governo libico, Bagdad Ali al Mahmoudi, che dichiara, quando ormai Goeldi è su un volo di linea che lo riporta a casa, che «il ruolo del premier Silvio Berlusconi per risolvere il contenzioso tra Libia e la Svizzera è stato determinante». Non solo. Al Mahmoudi estende poi i ringraziamenti «all’Italia per tutti gli sforzi messi in atto» ma non dimentica di ricordare quanto siano importanti anche i rapporti «tra Libia ed Unione Europea» e si augura che tra «Svizzera e Libia possa iniziare un dialogo proficuo».

 

La crisi tra Berna e Tripoli è nata con l’arresto di uno dei figli del colonnello, Hannibal Gheddafi, e della moglie Aline a Ginevra il 15 luglio del 2008 per maltrattamenti nei confronti dei loro domestici di nazionalità filippina. Nel frattempo le autorità libiche arrestano per violazione delle leggi sull’immigrazione Max Goeldi, che verrà successivamente condannato a sedici anni di carcere nel gennaio di quest’anno. Hannibal e moglie vengono rilasciati una decina di giorni più tardi dopo il versamento di una cauzione. Il caso assume proporzioni tali da diventare un vero e proprio incidente diplomatico tra i due governi quando la polizia diffonde le foto segnaletiche di Hannibal scattate dopo l’arresto. Tripoli sospende la concessione di petrolio alla Svizzera, ritira i suoi depositi dalle banche elvetiche e chiude la filiale della Swiss Air a Tripoli. Altre scaramucce. Berna diffonde un elenco di indesiderati, la Libia blocca l’ingresso dei cittadini di Schengen. Ma alla fine si ricompone tutto.


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