Johannesburg 18 Giugno 2010 (Corsera.it)
Fabio Capello,fa le valigie, si dice deluso dalla sua Inghilterra,come dire che apre l'uscio di casa per uscirne in fretta, nel caso cominci ad alimentarsi l'incendio invasivo della furibonda polemica dei giornali inglesi.Finisce peggio di come era iniziata,l'avventura dell'Inghilterra nel campionato del mondo del Sudafrica.La squadra rabberciata del coach Fabio Capello non riesce a superare l'agguerrita Algeria,che resiste alle incursioni imprecise e senza idee di Rooney e compagni.Una vera tragedia mistica,quella che investe l'isola inglese,un incubo irrespirabile,come la...
...nube nera di fumo che una volta ammantava la città di Londra.Con questo pareggio,qualunque sarà l'esito improbabile della partita con la Slovenia,finisce la carriera inglese del coach di Fabio Capello,forse ormai superato da un nuovo calcio,fatto di forza fisica e fantasia.Quell'orchestra perfetta a cui Capello pensava,è un violino scordato,che stona ad ogni giro di palla,ad un ogni balbuziente tentativo di fraseggio tra giocatori storditi,quasi schiavi legati alla catena di una nave che affonda.
Impossibile decifrare il gioco di questa Inghilterra,impossibile verificare se la tattica o la tecnica non funzionano,i giocatori della nazionale inglese sono apparsi come schiavi legati al passato,più forzati di piantagioni delle lontane indie che ispiratori di quel calcio moderno e spumeggiante,che abbiamo visto nel Milan di Fabio Capello,Questa volta il ct friulano non ha saputo inventare nulla,se non infilare un giocatore di pallacanestro nell'area avversaria,nel vano sogno di vederlo colpire la palla di testa.Un'orrore quel mostro dinoccolato che aleggia come una libellula ubrica al centro del campo,un visitatore dell'oltretomba,che annaspa,incespica,gioca al pallone come avesse un grembiule di margherite legato intorno alla vita.
Comments (0)