Roma 29 Settembre 2010 (Corsera.it)
Roma federale insieme al Lazio.Ernesto Galli delLa Loggia questa mattina-sul Corriere della Sera- punta l'indice sul marasma politico e il prevedibile caos a cui si potrebbe giungere,stante la situazione politica italiana.Travisa di comprendere che non soltanto la politica oggi non rappresenta interessi nazionali omogenei ,ma anche molti altri soggetti non li tutelano,esattamente come la stampa,il giornalismo,è un riflesso condizionato di questa maniera di svolgere l'attività politica,infatti gli editori industriali e non, rendono servi i direttori dei giornali....
...e non è che debbano condizionarli,sono i giornalisti che si adeguano alle esigenze "politiche" del padrone(lo spiega bene Noam Chomsky,rif.La Fabbrica del consenso.):"...operatori del settore,che molto spesso agiscono con assolutà buona fede,sono convinti di scegliere ed interpretare le notizie in modo oggettivo e nel rispetto dei valori professionali."
Chi rappresenta chi in Italia? Chi rappresenta gli interessi dei cittadini ? Chi rappresenta gli interessi dei romani?
Abbiamo in realtà assistito all'implosione del bipolarismo a favore del frazionamento della gestione politica,un bandolo della matassa che per primo la Lega ha cominciato a tirare,intuito che gli interessi dei cittadini son principlamente quelli particolari,specifici.Il Governo Berlusconi dimostra tutto questo,in evidenza dagli scandali e i personaggi,che come giustamente spiega la Loggia,lo circondano:Balducci,Anemone,Verdini,Cosentino,Dell'Utri,Cesare Previti.Ognuno di essi è portatore di interessi particolari e privati,una casta,anzi bande di quartiere che dominano nella propria città o nella propria circoscrizione e questa ramificazione "mafiosa" trascina anche le azioni del Governo nelle paludi infette degli interssi privati,la voglia di rubare tutto a tutti.Il governo tecnico,cioè il nuovo governo di una opposizione finalmente "un'unità credibile intorno ad un leader" ,che il Corriere invoca,sarebbe utili alla parte politica che rappresenta,una certa oligarchia industriale,che oggi appare appannata,in cerca di finanziamenti e sovvenzioni dallo Stato,per sopravvivere alla sua difficoltà di essere competitiva non tanto sui mercati esteri ,ma in quello interno.(CORSERA.IT)
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