Avetrana 11 Ottobre 2010 (CORSERA.IT)
Acqua del pozzo per cancellare le tracce della sua violenza ossessiva,infernale.Il corpo di Sarah Scazzi è stato martoriato dall'acqua per quei lunghissimi 41 giorni e sarà difficile capire se la ragazza abbia subito la violenza descritta dal suo assassino.Anche mediante il riscontro del dna del Misseri ,non si avrà mai la certezza definitiva che quanto raccontato sia accaduto.
PERIZIA PSICHIATRICA - Intanto i legali che assistono la famiglia di Sarah fanno sapere che si opporranno fermamente alla richiesta di una perizia psichiatrica nei confronti di Michele Misseri, come già avanzata dal suo legale, Daniele Galoppa. La richiesta tende ad accertare la capacità di intendere e di volere dell'indagato sia al momento del delitto sia durante il giudizio. Secondo il difensore, Misseri durante gli interrogatori a cui è stato sottoposto ha fornito «versioni contraddittorie, assolutamente illogiche e poco credibili».
I COMPLICI - Frattanto gli inquirenti si sono riuniti per cercare di chiarire alcuni punti oscuri del caso. Al vertice partecipano il procuratore della Repubblica di Taranto Franco Sebastio, l’aggiunto Pietro Argentino, il sostituto Mariano Buccolieri, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Giovanni Di Blasio e quello del reparto operativo Russo. Non è escluso che al termine del vertice gli investigatori possano decidere di sentire ancora una volta Sabrina Misseri, figlia dell’uomo in carcere ma soprattutto amica del cuore e cugina di Sarah sul cui comportamento ci sono delle ombre. Ma un altro giallo emerge dalla vicenda: i resti del rogo fatto da Misseri, come lui stesso ha confessato, con i vestiti di Sarah non è stato ritrovato, e a quanto pare nessuno lo sta cercando. Intanto, il procuratore capo Sebastio prima di entrare al vertice ha detto: «Non escludo di aprire un’inchiesta sulla fuga di notizie riguardanti i verbali secretati. Poi, per quanto riguarda le indagini, posso dire che stiamo lavorando e valutando elementi. Al momento non posso rispondere alle vostre domande».

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