
CITIGROUP PIANO DI EMERGENZA DELLA FED .
NEW YORK .Ore 1.18 E.T.24 ,Nov.(Corsera.it) Si continua a lavorare febbrilmente per comporre la bozza del piano di salvataggio che ormai sembra inevitabile anche per il colosso del credito americano Citigroup che in pochi giorni ha visto sparire gran parte della capitalizzazione di borsa.Un collasso che ha accecato la mente degli investitori costringendoli a vendere tutto venerdì nell'ultima giornata possibile di contrattazione.Ma il panic selling è continuato anche durante il week-end con le autorità seriamente preoccupate che questo ennesimo colpo al sistema possa propagarsi alla borsa di Wall Street colpendola in modo mortale.Si lavora per evitare quel sincronismo indiretto della Tabula Rasa,l'implosione del sistema che a tutti gli effetti questa volta sarebbe inevitabile.Il gioco dei dadi del piano Paulson ,che prima ha annunciato di acquistare asset tossici per 700 miliardi e poi viene ritirato con la stessa mano,ha avuto come ultimo effetto quello di determinare un'altra vittima illustre. NEW YORK, 23 NOV - Le autorità federali stanno considerando un piano di salvataggio di Citigroup, la terza iniziativa del genere presa dal governo a sostegno del sistema finanziario in crisi. Lo ha appreso il New York Times che ne scrive sul sito online. La proposta prevede che il governo si accolli le perdite di Citigroup se queste perdite superano livelli di guardia, hanno detto le fonti del giornale. Se il governo dovesse affrontare perdite maggiori riceverebbe in cambio una partecipazione in Citigroup. Se approvato, il piano servirebbe da modello per altre banche in crisi e rappresenterebbe una nuova incarnazione dell'appoggio federale al sistema finanziario in ginocchio nato come formula per l'acquisto dei mutui 'tossici'. Il progetto è ancora in forma preliminare: tra gli interrogativi a cui il New York Times non ha dato risposta vi è quello sul come determinare il livello delle perdite che la banca deve affrontare prima dell'intervento del governo. Né è chiaro da dove verrebbero i fondi: se dal piano da 700 miliardi da cui Citigroup ha già attinto per 25 miliardi di dollari o da altre fonti. Tra gli altri aspetti in discussione anche quello se lo stato, in caso di intervento, riceverebbe azioni privilegiate o garanzie, vale a dire strumenti che danno a chi li detiene il diritto di comprare azioni. Il piano in abbozzo ricorda quello che Citigroup e la Fdic elaborarono in ottobre per aprire la strada alla proposta della banca di acquistare Wachovia. L'accordo fallì quando Wells Fargo fece un'offerta migliore. Ricorda anche uno sforzo simile a quello delle autorità svizzere nei confronti di Ubs. (ANSA). 
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