Roma 22 Ottobre 2010 CorSERA.IT
Anche se il detto dice che "gallina vecchia fa buon brodo" ,il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non usa mezzi termini per bocciare il Lodo Alfano riferito anche a se stesso,ovvero al Presidente della Repubblica.La gallina vecchia dunque questa volta appare indigesta per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi,che sperava di infinocchiare un pò tutti con lo stratagemma del suo Angelino Alfano.Ci rimarrà male il Ramarro?
Roma - Frenata di Napolitano sul lodo Alfano. Il presidente della Repubblica: "Profonde perplessità" sull’estensione al capo dello Stato del cosiddetto scudo giudiziario previsto dal Lodo Alfano. I dubbi li esprime Napolitano, in una lettera inviata al senatore Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, dove è in corso l’esame della proposta di legge costituzionale (2180/S). "Visto l’esito della discussione svoltasi sulla proposta di legge costituzionale 2180/S e nell’imminenza della conclusione dell’esame referente - scrive Napolitano -, ritengo di dover esprimere profonde perplessità sulla conferma da parte della Commissione della scelta d’innovare la normativa vigente prevedendo che la sospensione dei processi penali riguardi anche il Presidente della Repubblica. Questa previsione non era del resto contenuta nella legge Alfano da me promulgata il 23 luglio 2008".
I dubbi del presidente della Repubblica Napolitano si dice intenzionato a non voler entrare nella discussione che accompagna l’iter legislativo. Ciononostante, aggiunge, la decisione di allargare al Presidente della Repubblica certe garanzie "ne riduce l’indipendenza nell’esecizio delle sue funzioni" e va contro l’articolo 90 della Costituzione. Insomma, c’è una "palese irragionevolezza".
Il Pdl: "Modifiche in commissione" "Le osservazioni del presidente della Repubblica non troveranno indifferenti il nostro gruppo parlamentare". Lo affermano in una nota congiunta Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo del Pdl al Senato annunciando modifiche al testo in discussione alla commissioni Affari costituzionali del Senato.
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