A risentire particolarmente della crisi, dicono i consumatori, sono stati gli acquisti relativi agli addobbi per la casa scesi mediamente del 25%, abbigliamento e calzature (-23%) e giocattoli (-10%) mentre "stabili si registrano i consumi alimentari". Gli unici settori a far registrare segno positivo sono stati, invece, hi-tech e lusso, che hanno "retto molto bene" in queste festività durante le quali "la spesa pro-capite per Natale non ha superato i 200 euro".
"Questi dati non promettono niente di buono per i prossimi saldi invernali", afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi, prevedendo "una contrazione degli acquisti da parte dei cittadini che potrà arrivare fino al 30% rispetto ai saldi 2007".
"E' necessaria una manovra di politica economica, per dare fiato al mercato, famiglie ed imprese, al cui centro vi siano due precise questioni: la tutela del reddito dei lavoratori allontanati dal ciclo produttivo ed un processo generale di defiscalizzazione di almeno 1200 euro all'anno per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati" sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti di Federconsumatori-Adusbef.

NATALE CON LA CINGHIA PER GLI ITALIANI -30% I CONSUMI.
Fonte Corriere ROMA - Un presente fosco e un futuro ancor più nero. Lasciano poco spazio all'ottimismo le associazioni dei consumatori. Secondo i dati del Codacons i consumi italiani, nel periodo natalizio, sono scesi del 20% rispetto all'anno scorso e per i prossimi saldi le attese sono per un calo degli acquisti del 30% rispetto all'anno scorso. Secondo Federconsumatori-Adusbef, inoltre, per i regali di Natale, gli italiani hanno speso quest'anno 2 miliardi in meno rispetto all'anno scorso.
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