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DIMISSIONI SILVIO BERLUSCONI.DECISO IL VAFFANCULO A GIANFRANCO FINI.

Roma 11 Novembre 2010 (CORSERA.IT)

"ANDATE AFFANCULO!" Giunge da Seul,dalla profonda Corea, l'Urlo di battaglia del Premier Silvio Berlusconi,diretto al leader del FLI Gianfranco Fini,capo indiscusso dell'armata Brancaleone degli ex neofascisti del MSI.

"Mandali a fare in culo" queste le parole che avrebbe pronunciato Silvio Berlusconi a Gianni Letta,che lo ha chiamato per informarlo sull'esito dell'incontro con il Senatur Umberto Bossi.

 

Roma, 11 nov. (Adnkronos/Ign) - Non ha avuto esito positivo la mediazione di Umberto Bossi. Nonostante il Senatur dopo il colloquio con Gianfranco Fini si sia mostrato ottimista - ''lo spazio per una trattativa e non andare a una crisi al buio c'è ancora'' - a chiudere definitivamente la partita è dal G20 di Seul direttamente Silvio Berlusconi che, fa sapere, non farà alcuna marcia indietro, andrà avanti fino in fondo. Insomma, non molla e nei contatti telefonici sull'asse Seul-Roma ha affidato ai suoi parlamentari un messaggio preciso per Gianfranco Fini: se lo scordi, io non mi dimetto, vogliono farmi fuori, ma resto al mio posto.

 Il Cavaliere, riferiscono fonti del Pdl che lo hanno sentito dopo l'incontro tra il presidente della Camera e Umberto Bossi, non darà il pretesto ai finiani di staccare la spina senza 'sporcarsi le mani' e avrebbe ribadito che non ci sono alternative a questo governo. Se Fini vuole rompere, lo faccia in Parlamento, si assuma la responsabilità davanti a tutti, alla luce del sole e poi si va al voto avrebbe ribadito il presidente del Consiglio, spiegando che di fronte al ritiro della delegazione di Fli lui tirerà dritto.

 

 

Una volta che mi ha sfiduciato, sarebbe stato il ragionamento del premier, spiegherò in campagna elettorale alla gente chi ha voluto aprire la crisi e mettere l'Italia a repentaglio.

 

 

Nel Pdl si respira un'aria da 'muoia Sansone con tutti i filistei' e le varie anime del partito sono d'accordo su un punto: niente crisi pilotate, troppi rischi per il nostro leader, non ci fidiamo di Fini. Sarebbe un salto nel buio. Una preoccupazione emersa anche nel vertice del Pdl a Montecitorio.

 

 

Secondo fonti del partito, sarebbero in corso anche manovre per ridimensionare il ruolo della componente ex An. Tanto che qualcuno avrebbe pensato di usare questo argomento come 'moneta di scambio' nella trattativa con il presidente della Camera. Il fatto poi che sia stato Bossi a farsi ambasciatore con Fini di questa ipotesi non trova conferme. Anzi, Roberto Calderoli lo smentisce nettamente

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