Roma 16 Novembre 2010 CORSERA.IT
Finirà il regno del re del Bunga Bunga Silvio Berlusconi o egli riuscirà a trascinare nella sua corte altri parlamentari lussuriosi e vogliosi di esprimersi con le escort fantastiche che frequentano Palazzo Grazioli? Il 14 dicembre dunque si andrà a votare in Parlamento la fiducia al Governo di Silvio Berlusconi,il Re del Bunga Bunga.Si immagina sarà una grande abbuffata mediatica,ma sopratutto giorno in cui si affileranno i coltelli per ....
.....spingere l'Italia nel baratro e andare al voto.I professionisti della politica reclamano le elezioni a squarciagola,in prima fila Pierluigi Bersani e Antonio di Pietro,poi tutti gli altri.Si vogliono scompaginare le carte e prendere il potere seppellendo una volta per tutte l'odiato imprenditore di Arcore Silvio Berlusconi.
ROMA - Hanno fatto il punto sulla crisi i presidenti di Camera e Senato, a colloquio per poco più di un'ora con il capo dello Stato Giorgio Napolitano al Quirinale. Fini e Schifani hanno concordato sul fatto che il Senato concluderà l'esame della legge di stabilità entro la prima decade di dicembre. La mattina del giorno 13 si svolgeranno al Senato le annunciate comunicazioni del presidente del Consiglio e alla Camera nel pomeriggio il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata da Pd e Idv. Il giorno successivo avranno luogo, contestualmente, le votazioni sulla mozione di fiducia al Senato e quella di sfiducia al governo alla Camera. Sempre per il 14 dicembre è fissata l'udienza della Consulta sulla questione di legittimità costituzionale della legge sul legittimo impedimento approvata dal centrodestra.
BERLUSCONI: AL VOTO SE SFIDUCIA - «Era quello che chiedevo». Così il premier Silvio Berlusconi avrebbe commentato con dirigenti del Pdl la decisione presa dal capo dello Stato con il presidenti dei due rami del Parlamento. La linea - ha spiegato il Cavaliere ai suoi - resta quella decisa con Umberto Bossi: se il governo dovesse ottenere la fiducia solo al Senato e non a Montecitorio, Berlusconi chiederebbe a Napolitano lo scioglimento anche della sola Camera. Il premier, dopo il rientro dal G20 in Corea del Sud, ha comunque evitato di prendere la parola in prima persona, salvo l'intervento telefonico alla convention del Pdl milanese di domenica. Il presidente del Consiglio ha deciso anche di annullare la sua partecipazione al programma Matrix di mercoledì: «Considerato che è stata fissata per il 14 dicembre la votazione di fiducia, il presidente Berlusconi, per il rispetto che si deve al Parlamento, ha deciso di parlare prima alle Camere. Per questo motivo è stata spostata alla sera del 14 dicembre la sua partecipazione al programma televisivo Matrix», ha detto Paolo Bonaiuti, il portavoce di Palazzo Chigi.
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