New York 1 Dicembre 2010 CORSERA.IT
Caccia a Julien Assange,fondatore del sito pirata Wikileaks.Caccia allo stupratore,perchè l'Interpol ha spiccato un mandato di cattura per stupro nei confronti del giovane australiano,il giovane inquieto,il Diavolo di una nuova era mediatica,dove la realtà del contenuto dei file del Dipartimento di Stato USA si fondono insieme al ritmo parossistico di rivelazioni giornalistiche quasi fossero rivelazioni...
....di segreti messianici,qella bruciante alchimia del potere,la formula magica che apre la porta dell'Inferno,di quei reconditi segreti della nostra società moderna,quella marcia,quella diabolica.(CORSERA.IT COPYRIGHT)MILANO - L'Interpol ha emesso un mandato d'arresto internazionale per Julian Assange, fondatore di Wikileaks. L'attivista australiano è ricercato dalla Svezia in un'inchiesta per stupro. Assange ha sempre respinto le accuse, lasciando intendere che le denunce sono una campagna di fango degli Stati Uniti contro Wikileaks. Intanto, il fondatore del sito web promette rivelazioni scottanti su una grande banca
americana e attacca il segretario di Stato Hillary Clinton sulla presunta attività spionistica contro funzionari stranieri all'Onu: «Se sarà dimostrata la sua orchestrazione si dovrebbe dimettere».LA MADRE: NON CATTURATELO - E ora a difendere il 39enne australiano è scesa in campo anche la madre. Christine Assange, che gestisce un teatro di marionette nello stato australiano di Queensland, ha detto di essere in ansia per il mandato di cattura internazionale emesso dall'Interpol nei confronti del figlio e di non volere che «venga catturato e messo in carcere». «È mio figlio e gli voglio bene - ha detto la donna - e naturalmente non voglio che gli si dia la caccia e finisca in carcere. Reagisco come farebbe qualunque mamma. Sono preoccupata», ha detto alla Radio australiana. «Un sacco di cose che sono state scritte su di me e su di Julian non sono vere».
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