Roma 21,Nov.(Corsera.it) Si dovrebbe educare il popolo all'indipendenza,al lavoro autonomo,eppure i cancri micidiali di questo paese sono rappresentanti proprio da loro,gli ex esponenti castristi o stalinisti e Guglielmo Epifani il leader della CGIL l'Uomo che immagina nel suo egocentrismo perverso di essere una guida dei lavoratri italiani.Nulla di più becero,di meno edificante che avere un difensore del centralismo statale,difensore di quella cultura devasante dell'impiego pubblico,la cultura insomma che anzichè liberare gli individui dal lavoro ne alimenta la dipendenza,perchè l'informe e mostruosa macchina della loro organizzazione politica possa funzionare e permettere al maggiordomo di Corte Gugliemo Epifani di mostrare il suo viso pasciuto,levigato dalle creme delle massaggiatrici in televisione.Gugliemo Epifani Walter Veltroni due non lavoratori al comando di milioni di persone che si fanno il mazzo .
Villari è un esempio di indipendenza,fuorviata dai canoni logici del militarismo politico imposto dai PD,memori della loro provenienza comunista e fratricida,finti liberali che quado possono proprio come dimostra il caso Villari passano alle maniere forti,metodi criminali ed epurano la vittima del loro bieco e cinico interesse che ha condotto questo paese alla distruzione,al collasso.NOn ci sono mezzi termini per definire gli effetti dirompenti del comunismo,gli effetti di quella cultura ideologica che ammanta di terrore il futuro,che si batte contro il precariato,quando dovrebbe la disoccupazione diventare uno stimolo per i molti a diventare indipendenti e non a ciarlare o pisciarsi addosso in cerca del lavoro fisso.Proprio quando non c'è futuro che il popolo si forgia,proprio quando ci sono le difficoltà gli individui escono fuori,proprio quando la differenza tra povertà e bambagia edifica l'Uomo libero.Guardiamo chi sono gli imprenditori di oggi,gente venuta dal sud senza niente,magari figli di pecorai,senza istruzione.Un caso eclatante è proprio in terra rossa a Capalbio a Pescia Fiorentina,un falegname tal De Masi di 45 anni (da lui dopo la sconfitta OCCHETTO andava a mangiare la ricotta),oggi è a capo di una falegnameria Legnarte con 70 dipendenti,fatevi raccontare la sua storia e capirete cosa può edificare le difficoltà ,la fierezza e la dignità dell'UOMO che lavora,del singolo che si inerpica per le strette vie della difficoltà,fino a giganteggiare.E guardate intorno a lui quelli che sono stati aiutati dall'ideologia del pubblico impiego,camminano a stento,non sanno dove orientarsi e chiedono alla mamma un posto sicuro.Questa gente è stata dramamticamente uccisa dai balordi della politica,da quelli che parlano per non lavorare,che non hanno idee e duqnue misure per poter venire fuori da questa tragedia della recessione,sarebbe come affidare una barca nel pieno della tempesta ad un comandante che non ha mai navigato.Società rurale e caro Walter e caro Epifani andate a mangiare la ricotta dal De Masi a Pescia Fiorentina come ha fatto il vostro predecessore Occhetto,quando perse il potere e aderenza con la realtà e fatevi spiegare dal falegname calabrese cosa è l'economia.Un consiglio
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