L'esordio nel giorno di San Valentino
Tracciare il cellulare per avere il riscontro della partecipazione di Ruby a otto serate organizzate a Villa San Martino e non tre, come lei ha invece raccontato. Era stata questa la richiesta fatta dai magistrati agli specialisti del Servizio centrale operativo della polizia la scorsa estate. I risultati sono descritti in una relazione consegnata il 9 dicembre scorso e sembrano smentire clamorosamente le dichiarazioni della giovane marocchina che ha sempre cercato di minimizzare la sua frequentazione con il premier. Il 14 febbraio il suo portatile è acceso a Milano fino alle 20.50. L'ultimo segnale lo invia alla cella telefonica di Segrate, che si trova subito prima di Arcore. Poi più nulla fino alle 3 e 40, quando l'input arriva dalla cella che si trova nell'area dove Ruby abita nel capoluogo lombardo. In tutto, sei ore e 50 minuti che - dice l'accusa - la ragazza ha trascorso insieme al premier. Serata che viene ripetuta altre sette volte e inizialmente anche in un lasso di tempo ravvicinato.
Sul cellulare le notti di Ruby
I tabulati dicono che Ruby torna ad Arcore la notte tra il 20 e il 21 febbraio e una settimana dopo, esattamente nella notte tra il 27 e il 28. È di nuovo a casa del presidente del Consiglio il 9 marzo. Poi c'è una pausa. Partecipa a una festa agli inizi di aprile nella notte tra il 4 e il 5 e ancora tra il 24 e il 25. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, quella sera Berlusconi aveva celebrato alla Scala di Milano la festa della Liberazione alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano e poi era rientrato ad Arcore in attesa dell'arrivo del presidente russo Vladimir Putin previsto per la mattina successiva per una visita di due giorni. Dunque c'era anche lui il 26, quando Ruby risulta essere tornata nella residenza del premier. L'ultima volta «tracciata» dal telefono risale alla notte tra il primo e il 2 maggio. E forse la ragazza marocchina sarebbe tornata ancora se il 27 maggio non fosse finita in questura per essere poi «affidata» a Nicole Minetti, come aveva chiesto il presidente del Consiglio al capo di gabinetto della questura dopo averla spacciata per la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak.
La ragazza voleva la casa
Ruby finisce in comunità neanche un mese dopo, ma adesso le giovani che frequentavano Arcore sostengono che anche lei aveva chiesto di poter avere una casa nel palazzo di via Olgettina. Un privilegio che, ha accertato l'inchiesta, era stato concesso ad almeno altre otto giovani: la diciottenne forlivese Iris Berardi, le gemelle napoletane Eleonora e Imma De Vivo, Elisa Toti, Aris Espinoza, la soubrette di Colorado cafè Marysthelle Garcia Polanco, e ancora Barbara Guerra e Ioana Visan, già comparse nell'inchiesta barese sulle feste di Palazzo Grazioli e Villa Certosa dove furono portate dall'imprenditore Giampaolo Tarantini.
Negli appartamenti mazzette e gioielli
Oltre all'appartamento le ragazze hanno ottenuto anche molti soldi. Nell'elenco della Procura, oltre a queste prime otto, ci sono Barbara Faggioli, che ha partecipato allo Show dei record su Canale5; Miriam Loddo di Uomini e Donne; Alessandra Sorcinelli di Uno, due, tre, stalla!; Raissa Skorkina, nel 2005 ragazza immagine al Billionaire di Flavio Briatore; Lisa Barizonte. Tutte destinatarie delle buste che secondo l'accusa venivano preparate da Giuseppe Spinelli definito «il fiduciario di Silvio Berlusconi, che ricopre diversi ruoli nelle società della holding a lui riconducibile». Se ne parla nelle telefonate che le ragazze fanno allo stesso Spinelli e a Nicole Minetti e la prova dell'esistenza di queste generose dazioni è arrivata due giorni fa quando sono scattate le perquisizioni con il ritrovamento delle «mazzette» di denaro. E soprattutto è apparso con evidenza come queste giovani abbiano un tenore di vita molto più alto delle loro apparenti possibilità. Oltre a vestiti griffati e gioielli, negli appartamenti sono stati sequestrati numerosi scontrini per acquisti di borse e altri accessori di marca che superano abbondantemente i mille euro. E poi moltissimi gadget del Milan, alcuni con la dedica esplicita «a Silvio Berlusconi» come gli orologi che farebbero parte di una serie limitata e regalata a pochissime privilegiate persone. Le giovani non pagano l'affitto, ma secondo quanto emerge dai primi accertamenti non devono occuparsi neppure delle bollette perché - come risulterebbe dal materiale acquisito - anche di questo si occupano Spinelli e i suoi collaboratori.
CORRIERE DELLA SERA
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