Roma 23 Gennaio 2011 by Peter Seller
Nadia Macrì dipinge a tinte forti le sue esperienza sessuali presso la corte di Arcore.Una schiuma di soldi per puttane vere o presunte,che affollavano la casa del re del Bunga Bunga.Uno spreco di lusso e irriverenza alle regole morali,mentre l'Italia annaspa e centinaia di migliaia sono i disoccupati. La Maria Stella Polanco parla di pompini a gogo nella sala del cinema sotterraneo, una sorta di confessionale per le più bisognose di soldi e cortesia. La camera dell'Indulgenza come la definiva Emilio Fede, dove l'intera corte dei miracoli, costituita da olgettine di primo piano e di seconda porta, intenzionalmente si infilavano per allietare le serate del Premier. Il magico pompino che nessuno vedeva, scoparso come in un gioco di prestigio alla Tony Binarelli. Il Sommo Pontefici del Sesso sfrenato o del Bunga Bunga la faceva da padrone e non c'era necessità di chidere nulla, se non farsi massaggiare la patta sotto le feroci raffiche di un film di gangster . "I film erano sempre storie di gangster con sparatorie, così da coprire gli aneliti dell'orgasmo del Presidente Silvoi Berlusconi. " L'era del Bunga Bunga è stata una delle più felici e raccapriccianti, se pensiamo che donne di ogni età e provenienza si prostituivano al grande capo.
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