LA TELEFONATA - «Non sono mai intervenuto direttamente - ha esordito Masi al telefono rivolgendosi a Santoro - anche quando mi ha citato in diretta. Ma stavolta faccio un'eccezione. A tutela dell'azienda di cui sono direttore generale e che è anche la sua azienda, mi debbo dissociare nella maniera più chiara dal tipo di trasmissione che lei sta impostando, ad avviso mio e dei
nostri legali in base al codice di autoregolamentazione sulla rappresentazione dei processi in tv, tema sollevato non più tardi di venerdì scorso anche dal presidente della Repubblica Napolitano». Santoro, che aveva aperto la puntata prendendo le distanze dalla circolare di Masi sulla necessità di una partecipazione paritetica del pubblico rispetto alle posizioni degli ospiti, ha allora incalzato il dg chiedendogli se a suo avviso la trasmissione violasse le regole e dunque se volesse chiuderla. Masi allora ha risposto: «Le sto dicendo che ritiro me stesso e l'azienda dal tipo di trasmissione che sta facendo». «Se ritira se stesso - ha commentato Santoro - mi pare anche buono». «Ho sempre garantito che la trasmissione andasse in onda - ha detto ancora il dg -. Ma non sono io che debbo stabilire se le regole vengono violate o no», ha ribadito Masi, prima che Santoro chiudesse bruscamente la conversazione con un secco buonanotte.
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