Roma 30.12.08 (corsera.it) Francesco Rutelli di strada ne ha fatta nella politica fin da quando partecipava alle marce della pace con Marco Pannella.Poi scriveva a tutti i partecipanti i suoi bigliettini d'amore ,ogni anno per ogni elezione.Poi qualcuno nel suo partito si è invaghito di Romeo er gattone del Colosseo,e zacchete,uno spruzzo di merda finisce sull'immagine esemplare dell'ex primo cittadino della Capitale.La Margherita finanziata da Romeo er gattone der colosseo per stessa ammissione dell'imprenditore avvocato tutto fare .Rutelli non ci sta e minaccia querele a destra e manca.
Fonte La Repubblica .
"Noi abbiamo un credito di 20 milioni e il Comune non paga da 24 mesi. E questo era il motivo principale che mi teneva in condizioni di estrema diffidenza ed estrema attenzione". E' uno dei passaggi della difesa di Alfredo Romeo davanti al gip Paola Russo nell'interrogatorio dello scorso 18 dicembre, il giorno dopo il suo arresto. Nei verbali, depositati oggi dai pm Vincenzo D'Onofrio e' Raffaello Falcone al tribunale del riesame, l'imprenditore, considerato dai magistrati il dominus di un sistema che illecitamente pilotava le gare per appalti pubblici (nello specifico il global service per le strade del comune di Napoli, quello per la provincia, un appalto per la refezione scolastica), ribadisce piu' volte che a quelle gare "non avrei mai partecipato", ricordando anche di avere in mano tre decreti ingiuntivi per crediti vantati nei confronti dell'amministrazione comunale.
La linea di difesa viene sottolineata piu' volte, anche quando Romeo spiega che perfino nelle intercettazioni questa sua volonta' di non prendere parte ai bandi emerge, e quando il gip gli contesta che quelle frasi vengono pronunciate solo in conversazioni avvenute dopo le prime fughe di notizie, quando cioe' egli e altri indagati erano coscienti della inchiesta della magistratura, Romeo replica che passaggi a suo favore in questo senso ci sono anche in conversazioni telefoniche antecedenti. Quanto alla gara sull'edilizia scolastica, l'imprenditore partenopeo dice anche di aver avuto "richieste di aiutare l'amministrazione in modo pressante", alle quali ha fatto fronte "trasferendogli la stessa impostazione della Consip". Romeo dice anche di aver rifiutato spesso incarichi dal Comune di Napoli.
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