Brembate di Sopra 9 Marzo 2011 CORSERA.IT
Sul delitto di Yara Gambirasio,ormai Enrico Tironi,faccia d'angelo,ha una sola certezza,quella di essere l'unico sospettato dell'omicidio della sua giovane vicina di casa.L'unico testimone di qualcosa che è sfuggito a tutti,l'incontro serale tra la ragazzina e i suoi due ipotetici carnefici.Enrico Tironi,unico plausibile e potenziale accompagnatore del "ritorno " a casa ,mai avvenuto della minorenne Yara Gambirasio.Enrico Tironi il solo testimone di una notte d'inverno,la sagoma scura ,una scenografia che giorno per giorno diventa un incubo....
....della notte,quella che lampeggia nel vuoto,con i suoi lampi color rosso,le frecce di qualche automobile che passa percaso lungo quella strada solitaria della periferia di Brembate.Enrico è al centro del vuoto,al centro del quadro dell'azione,quasi un riflesso della proiezione dell'immaginario,che lui voleva gettar via,dare in pasto al mondo intero,Ma ci domandiamo ancora una volta, perchè l'avrebbe fatto,di sua spontanea iniziativa,in un momento in cui,di Yara le notizie erano del tutto incerte.Enrico Tironi che si è condannato ad una vita infernale,adesso che la vive chiusa in casa sua,rabbrividendo ad ogni cigolio dell'uscio di casa.I cronisti lo braccano famelici,vogliono scarnificarlo,sapere la verità che forse tiene nascosta dentro di sè,l'intermittente battito delle frecce di quell'automobile scura che ha visto fermarsi proprio sotto la casa di Yara Gambirasio.E quelle persone che ridevano o parlavano,perchè mai Yara avrebbe dovuto ascoltarle,soffermarsi con loro fino al momento del suo rapimento? Perchè in quel ricordo Enrico non sente le voci,le urla di Yara che cerca di scappare,si dimena e poi viene ingoiata dalle fauci scure dell'auto in corsa,che sgommando la porta via per sempre.Enrito Tironi vede come un sogno? O una cartografia delle sue emozioni? Cosa ha visto in realtà in fondo al tunnel? Forse la sua immagine ripetuta non una,ma migliaia di volte,come qualcosa che corre,fugge via,si vuole nascondere.Adesso Entico Tironi si nasconde,la sua vita è frastagliata,accecante anche per se stesso,perchè la ricerca dell'assassino per lui è diventata la realtà,quel labile confine tra la vita e la morte,l'Inferno e il Paradiso.La sua figura,nell'immaginario collettivo,ormai si sovrappone a quella di Yara Gambirasio,della sua ipotetica giovane preda,dell'oggetto di un desiderio sfrenato che l'avrebbe condotto alla rovina.Ma non è lui l'assassino di Yara,la sua faccia d'angelo,è rimasta soltanto impiastricciata nella scenografia di questo giallo noir,irrisolvibile anche per gli astutissimi investigatori.Ma un fatto è certo,Enrico Tironi ha rubato la scena all'assassino,al vero protagonista di questa storia folle,feroce,che non lascia in pace la coscienza di una intera nazione che avidamente,tra le pagine web e quelle dei giornali, cerca una verità che forse non arriverà mai.Troppo lontana nel tempo la morte di Yara,troppo breve la sua palpitazione prima di morire,troppo fulmineo il mostro che ha deciso di liberarsi di lei,per non sprofondare ancora più giù nelle sue alchimie del tempo e della nevrosi.Chi cerchiamo è un pazzo,uno psicopatico,un serial killer,capace di ammazzare ancora.Qualcuno che ci osserva,è vero,ma non si potrebbe camuffare perfettamente nei lineamenti della faccia d'angelo Enrico Tironi,anche se a tutti noi viene il sospetto,che quel cronista occasionale,abbia un segreto profondo nascosto da qualche parte, dietro quel sorriso da ragazzo perbene.
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