Milano 8.1.2009(Corsera.it)Eurozona in recessione tecnica i dati vengono alla luce dal pil definitivo dell'Europa che nel terzo trimestre ha confermato il secondo periodo di crescita negativa.
Fonte Milano Finanza .Le brutte notizie sul fronte macro peraltro non si fermano qui. Lo stato di debolezza dell'economia europea è infatti suffragato anche dal tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il 7,8% a novembre dal 7,7% di ottobre nella zona euro . Si tratta del dato più elevato dal dicembre 2006.
Da quanto si apprende dall’Eurostat, a novembre ci sono stati 17,466 milioni di uomini e donne senza lavoro nell'Unione europea. Di questi, 12,180 milioni solo nella zona euro. Rispetto al mese di ottobre il numero di persone senza lavoro è aumentato di 274mila unità nei Ventisette e di 202mila nella zona euro. Rispetto al novembre del 2007 la disoccupazione è aumentata di 1.134.000 unità nei Ventisette e di 1.059.000 nella zona euro.
Tra gli Stati membri i tassi di disoccupazione più bassi sono stati quelli di Olanda (2,7%), Austria, (3,8%) e Cipro (3,9%). I più alti sono stati invece registrati in Spagna, passata dall'8,6% al 13,4%, Slovacchia (9,1%), e Lettonia (9%). Nel terzo trimestre del 2008 il tasso di disoccupazione in Italia è stato del 6,7%. Per fare un confronto a livello globale, nel novembre del 2008 il tasso di disoccupazione americano è stato del 6,7% e quello giapponese del 3,9%.
Anche l'indicatore sul clima delle imprese ha raggiunto il minimo storico a dicembre, segnando il calo più netto dalla sua creazione e attestandosi al livello più basso dal 1985. Il calo continuo dell'indicatore manifesta un deterioramento della crescita produzione industriale su base annua, che dovrebbe diventare chiaramente negativa nel quarto trimestre.
Tutte e quattro le componenti del Bci si sono deteriorate. I manager hanno riferito di un netto calo dei trend produttivi osservati negli ultimi mesi, mentre gli stock di prodotti finiti sono aumentati. La loro valutazione del libro ordini complessivo e degli ordinativi per l'export è sempre più negativa.
L'indicatore sulla fiducia dei servizi ha segnato un nuovo record negativo da quando è stato introdotto, 12 anni fa. Anche il sentiment nel settore delle vendite al dettaglio è peggiorato considerevolmente nell'Ue e nella zona euro, ed è ora ai minimi. In caduta libera anche l'indicatore sulla fiducia nel settore edile, che ha ceduto 3 punti ma che è ancora al di sopra del minimo storico dell'ottobre 1993.
Come riflesso del diffuso peggioramento del sentiment economico, tutti i paesi europei hanno manifestato un peggioramento del sentimento finanziario. La fiducia in Olanda e in Italia è scesa nettamente, così come in Francia (-8,2), Spagna (-6,3), Germania (-5,3) e Polonia (-4,5). In Gran Bretagna il calo è stato solo di 0,6 punti, anche perché nei mesi passati la fiducia era già crollata.
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