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CORRIERE DELLA SERA : Lega, 50 euro per il permesso di soggiorno

Roma 10.1.2009(CORSERA.IT)  Ultimissima news dai principali quotidiano del mondo.Le migliori notizie leggile con noi.

ROMA - «Norme discriminatorie». Il presidente della Camera Gianfranco Fini frena la Lega, che ha proposto una tassa di 50 euro per gli extracomunitari che chiederanno o vorranno rinnovare il permesso di soggiorno. «Mi auguro che la maggioranza rifletta prima di varare norme che nulla hanno a che vedere con la doverosa lotta all'immigrazione clandestina, e che sono oggettivamente discriminatorie nei confronti dei lavoratori stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale» ha detto Fini, bocciando così l'emendamento del Carroccio al decreto anti-crisi (a firma Claudio D'Amico).

 

Il serata il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas, precisa che «non c'è nessun parere favorevole del governo sull'emendamento», in quanto «il governo stesso è contrario all'aumento delle tasse e non ha alcuna intenzione di scoraggiare la libera intrapresa da parte di chiunque nel territorio nazionale, tanto più in questo difficile momento economico». Precisa l'altro sottosegretario all'Economia, Luigi Casero: «Governo e relatori di maggioranza hanno dato un parere né favorevole né contrario; l'esame è stato infatti rinviato». Il ricavato, secondo i relatori, sarebbe destinato ai Comuni «per l'attuazione di politiche sociali di sostegno alle famiglie e per la vigilanza e il controllo del territorio».

D'AMICO (LEGA) E RONCHI - Al presidente della Camera Fini risponde il deputato della Lega Nord Claudio D'Amico specificando che nelle proposte della Lega «non è presente nessuna discriminazione». E spiega: «Visto che i costi per la gestione dell'immigrazione attualmente ricadono sulla fiscalità generale, e quindi sulle tasche di tutti i cittadini del paese, riteniamo necessario che anche gli stessi immigrati compartecipino e contribuiscano con una piccola parte a queste spese che li riguardano direttamente, come del resto già avviene in misura molto più alta nella maggior parte degli altri paesi europei». Governo e maggioranza sull'argomento sembrano divisi. Il ministro per le Politiche comunitarie Andrea Ronchi afferma: «Così come è stato concepito l'emendamento della Lega al decreto anticrisi, che propone una tassa di 50 euro per ottenere il permesso di soggiorno, è inaccettabile, anche perché il tema non è mai stato affrontato in Consiglio dei ministri. Inoltre, i 10 mila euro come fidejussione rappresentano un'enorme stupidaggine se non una follia».

IL PD ALL'ATTACCO - «Si tratta evidentemente di una misura ampiamente discriminatoria con una certa venatura di razzismo». Attacca Walter Veltroni, intervenendo alla festa del tesseramento al Circolo del Pd di Cinecittà: «Per l'emendamento sugli immigrati - ha aggiunto il leader del Pd - vale esattamente quello che ha detto il presidente della Camera Fini». Anche Giulio Calvisi (Pd), ha parlato di «misura discriminatoria che va aggiungersi alla richiesta agli stranieri che aprono una partita Iva di versare una cauzione di 10 mila euro», come chiede un altro emendamento leghista. Il ministro dell'Interno del governo ombra del Pd Marco Minniti parla di «atteggiamento miope e sbagliato, che produce effetti contrari rispetto a quelli sperati. C'è infatti un complesso di proposte che mira a rendere più difficile la strada dell'integrazione. Una sorta di percorso ad ostacoli che non agevola il percorso di integrazione che non aiuta a combattere l'immigrazione clandestina».

CASSAZIONE: STOP ESPULSIONI FACILI - Per quanto riguarda i clandestini, dalla Cassazione arriva un nuovo monito contro le "espulsioni facili". La Suprema Corte invita infatti i questori a motivare bene i decreti con i quali si intima all'immigrato di allontanarsi dall'Italia e di tenere conto della situazione di povertà in cui si trova. È necessario che il decreto di espulsione motivi bene le cause, «non bastando che si limiti a riprodurre letteralmente la formula della legge senza alcuna indicazione», afferma la sentenza che ribadisce che nell'allontanamento dello straniero bisogna tener conto anche della sua indigenza, perché il disagio in cui vivono gli stranieri senza permesso di soggiorno non consente di capire che è più favorevole per loro allontanarsi con i propri mezzi entro cinque giorni che rischiare di commettere un delitto (restare in Italia) per il quale rischiano come minimo un anno di reclusione.

MARONI: «FINE SBARCHI NEL 2009» - Dei clandestini ha parlato anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni in visita a Lampedusa: «Spero che il 2009 sia l'anno della fine dell'emergenza clandestini in Italia, così come il 2008 è stato invece l'anno record degli sbarchi». Il problema, ha aggiunto, sarà risolto ...continua su www.corriere.it

 

 

09 gennaio 2009


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