Ascoli Piceno 7 Maggio 2011 CORSERA.IT
Il mistero della morte di Carmela Melania Rea è custodito all'interno della Caserma del 235° Reggimento Piceno,luogo dove ogni tre messi giungono quattrocento reclute per l'addestramento.Se infatt dobbiamo dare credito alla fondatezza delle informazioni relative alle relazioni extraconiugali del marito di Melania Rea,Salvatore Parolisi,abbiamo forse il movente del delitto:la vendetta.
Appare evidente che una di queste relazioni extraconiugali (e non sappiamo ad oggi quante siano),potrebbero aver rotto il delicato equilibrio di due donne soldato lesbiche,magari giunte insieme al reggimento per seguire lo stesso addestramento.
Ci poniamo la domanda,se la fatale attrazione tra Salvatore Parolisi e una sua giovane conquista,non abbia potuto interrompere una relazione amorosa tra due soldatesse,di tale portata da provocare una reazione omicidiaria per pura vendetta.
L'omicidio di Melania Carmela Rea,appare come una vendetta rabbiosa,non contro la vittima,ma nei confronti dello stesso marito,reo di una relazione amorosa con la donna ,che l'assassina considerava soltanto sua.
Melania Carmela Rea è dunque caduta in un agguato,tramato alle sue spalle,da chi voleva vendicarsi del marito,di quello spavaldo Salvatore Parolisi,che aveva lacerato un rapporto affettivo molto delicato,segreto,tenuto nascosto.
L'identità dell'assassino di Melania Carmela Rea è tra le reclute del Reggimento Piceno,una delle migliaia di ragazze,che Salvatore Parolisi ha incontrato e che il destino ha voluto,diventasse l'arma letale della sua esistenza.
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