Londra Lunedì 20 Giugno 2011 ore 07.12 CORSERA.IT
(ore 07.14)Un lungo week-end di paura.E' esattamente il senso di come gli operatori dei mercati finanziari,hanno vissuto le ultime 48 ore,nella vana speranza che arrivasse la notizia dell'accordo sugli aiuti alla Grecia da parte dell'Eurogruppo.Ma nulla è accaduto e allora oggi i mercati azionari crolleranno ancora una volta,reagendo alle brutte notizie,al cigno Nero,all'arrivo della tempesta perfetta,che incrocia anche le....
dichiarazioni dellagenzia di rating internazionale Moody's,che ha minacciato di declassare il rating sul debito pubblico italiano,qualora perseverasse l'inerzia del Governo italiano.
The Black Monday,comincia male la settimana,anzi inizia con terrore puro la giornata per i mercati finanziari europei,e peggio per quello italiano,che in un solo week-.end,vede spegnersi ogni sua speranza di risalita,grazie a due fattori coincidenti:il richiamo di Moody's sul rating del debito pubblico italiano(che rischia il declassamento) e il nulla di fatto nella riunione di ieri dei ministri economici dell'Eurogruppo.Due notizie che questa mattina piegheranno le gambe a....
....mercato azionario italiano,che trascineranno al ribasso i titoli azionari dei principali istituti di credito.Dopo la riscossa di venerdì,dobbiamo attenderci un altra giornata al caor bianco,a meno che non intervengano notizie rassicuranti sul versante degli aiuti.Intanto le banche britanniche fuggono dalla zona euro,onde evitare che il loro sistema venga contagiato da un più che probabile collasso della Grecia.
La partecipazione dei creditori privati a un nuovo piano di salvataggio della Grecia deve essere volontaria, affichè si eviti il rischio di far scattare un evento creditizio.
Lo ha ribadito stamane in un'interivsta radiofonica il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.
"La partecipazione del settore privato deve essere volontaria, perchè se non fosse volontaria allora sarebbe, sotto tutte le regole, comprese quelle sull'assicurazione del credito, un evento creditizio, cosa che porterebbe immediatamente a un downgrade della Grecia" ha affermato Schaeuble all'emittente Deutschlandfunk.
A Lussemburgo, l'Eurogruppo - iniziato ieri sera in Lussemburgo e che prosegue oggi - ha fatto slittare la decisione sulla concessione dei 12 miliardi di euro della prossima tranche di aiuti ad Atene fino alla presentazione del nuovo piano di austerità del governo greco, che domani si presenta in Parlamento per il voto di fiducia, dopo il rimpasto annunciato venerdì.
I ministri finanziari della zona euro hanno dichiarato che il pagamento della tranche - fondamentale per evitare un default greco - è attesa per metà luglio.
"Per procedere al pagamento della della prossima tranche dobbiamo essere sicuri che il parlamento greco dia la fiducia al governo e sostenga il programma, cosicchè la decisione verrà presa all'inizio di luglio" ha dichiarato il ministro delle Finanze belga Reynders.
In un comunicato della notte l'Eurogruppo ha poi reso noto che si lavorerà a un secondo piano di aiuti alla Grecia, che sarà delineato in luglio e includerà nuovi prestiti ufficiali e un coinvolgimento degli investitori privati, che saranno chiamati a mantenere la loro esposizione sulla Grecia attraverso l'acquisto volontario di nuovi bond, quando quelli in portafoglio scadranno. Nessun dettaglio tuttavia è stato fornito sulla cifra di tale piano e sulle modalità del contributo privato, se non che sarà "sostanzioso".
(AGI) Bruxelles - E' difficile che l'Eurogruppo arrivi a una decisione sui nuovi aiuti alla Grecia prima di domani. Lo ha detto, prima dell'inizio della riunione sulla situazione dei conti pubblici di Atene il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker. "Non ci sara' accordo stasera - ha ricordato a Lussemburgo -. La riunione comincia stasera e continua domani, quindi probabilmente le discussioni continueranno domattina".
Le banche britanniche, tra cui Barclays e Standard Chartered , stanno fuggendo dalla zona euro per paura che un default della Grecia scateni una crisi simile a quella causata dal collasso di Lehman Brothers . Lo scrive oggi il "Sunday Telegraph". Secondo delle indiscrezioni raccolte dal quotidiano il settore bancario del Regno Unito avrebbe ridotto drasticamente l'ammontare dei prestiti non garantiti messi a disposizione delle banche della zona euro e potrebbe causare in questo modo un nuovo credit crunch nel sistema bancario europeo. Standard Chartered avrebbe ritirato negli ultimi mesi decine di miliardi di sterline dal mercato del credito interbancario della zona euro e ridotto la sua esposizione complessiva durante le recenti settimane di due terzi a causa dei crescenti timori sulle finanze delle altre banche europee. Anche Barclays avrebbe ridotto la sua esposizione negli ultimi mesi, i suoi dirigenti sarebbero sempre più preoccupati a causa della situazione delle banche che sono particolarmente esposte ai paesi che presentano una precaria condizione dei conti pubblici: Grecia, Irlanda, Spagna, Italia e Portogallo.
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