Le revisioni al ribasso su tutti gli indicatori macroeconomici statunitensi, annunciate ieri dalla Fed hanno avuto come conseguenza un diluvio di vendite sui mercati finanziari ed in particolare sul comparto bancario.
Oggi, come ogni giovedì c'era attesa per i dati sul mercato del lavoro, purtroppo è stata l'ennesima delusione, le prime richieste di sussidi alla disoccupazione negli Usa non riescono a tornare sotto quota quattrocentomila, anzi, aumentano inaspettatamente a 429
.000 ed anche quelle continuative rimangono pressoché invariate a 3.697.000 anziché diminuire come nelle attese (3.670.000).
Non ha risollevato le sorti il dato, tutto sommato positivo, arrivato dalle vendite di nuove abitazioni, diminuite sì, ma meno delle attese (319.000 anziché 310.000), in una giornata come questa le vendite non si sarebbero arrestate in nessun caso.
Penalizzata oltre ogni limite Piazza Affari, soltanto Madrid ha fatto leggermente peggio, ogni volta che nella bufera entrano i titoli bancari il nostro indice principale ne subisce le conseguenze.
Anche l'euro ha subito un forte contraccolpo scendendo di quasi un punto e mezzo percentuale rispetto al dollaro, la teoria porterebbe a pensare che un dato deludente riguardante il tasso di disoccupazione negli Usa dovrebbe indebolire il dollaro, nella realtà sappiamo che lo rafforza perchè prevale in quel caso l'aspetto della valuta rifugio per la banconota verde.
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