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GRECIA DEFAULT MATTEO CORSINI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

New York 27 Giugno 2011 CORSERA.IT

Le borse mondiali,ma soprauttto quelle europee rischiano un cataclisma,domani se non verrà approvato il piano di austerity da parte del Parlamento greco.Uno scenario apocalittico,che preannuncia l'uscita di molti paesi dall'Unione europea.Oggi parla anche il finanziarie George Soros,secondo il Presidente del fondo Soros management fund,l'uscita della Grecia e di altri paesi europei con economie deboli,è ormai questione di tempo.Un ragoinamento ormai logico,perchè investe quelle economia che vivono sul commercio e....

sopratutto con il turismo come la grecia e la Spagna.L'euro forte ha soltanto danneggiato questi paesi nella loro bilancia commerciale,anche se fino ad oggi soltanto l'euro aveva consentito loro di mantenere credibilità deui mercati finanziari mondiali e continuare a trovare investitori per il loro debito.Ma questa resistenza sul filo di lana non potrà continuare per molto,come dimostra la Grecia,che ad oggi non sarebbe più in grado di rimborsare il suo debito,un paese tecnicamente fallito.

Se attacco è all'Europa,al ruolo dell'Euro come moneta forte,stiamo assistendo alla più spettacolare battaglia finanziaria degli ultimi tempi,che ha come vittime sacrificali gli istituti di credito italiani,perchè sono loro il bersaglio principale degli hedge funds speculativi,che vedono nello scempio dei valori borsistici di questi istituti una grande opportunità di guadagnao.Miliardi di dollari scesi in Italia per acquistare a mani basse i titoli delel banche italiane,farne man bassa.

Siamo difronte ad uno shoick assimmetrico,ruggente,insostenibile forse per molti titoli,come anche quelli assicurativi.

Staremo a vedere ma non prelude a nulla di buono questa giornata di attesa.

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L'Europa dovrà introdurre presto un meccanismo che consenta alle economie più deboli a uscire dall'euro. Lo ha detto il finanziere George Soros ieri a un panel a Vienna dove ha definito questa prospettiva «nelle attuali circostanze, probabilmente inevitabile», come riporta l'agenzia Bloomberg. Per Soros, 80 anni, creatore e presidente del Soros Fund Management con oltre 28 miliardi di dollari di asset, «siamo vicini a un disastro economico che dovrebbe iniziare, possiamo dirlo, in Grecia, ma che potrebbe facilmente espandersi. Il sistema finanziario rimane estremamente vulnerabile»

Sui mercati pesano i timori che la Grecia (terzo paese a ricevere gli aiuti internazionali oltre a Irlanda e Portogallo) non approvi il nuovo piano di austerità, necessario per ottenere nuovi fondi ed evitare il default. Una preoccupazione che ha spinto l'euro ai minimi storici contro il franco svizzero nella settimana appena trascorsa.

«Credo che la maggior parte di noi sia concorde nel vedere nell'euro la crisi dell'Europa», ha precisato Soros. «È un tipo di crisi finanziaria in continua evoluzione. Un crisi attesa. Molti se ne sono accorti. Le autorità stanno cercando di prendere tempo, ma questo giocherà a loro sfavore»

Soros è diventato famoso oltre che ricchissimo per avere scommesso nel 1992 un miliardo di dollari contro la sterlina che in effetti, prima dell'arrivo ell'euro, ha dovuto uscire dall'allora sistema di cambi europeo. Quello di ieri non è stato il suo primo allarme. Già lo scorso gennaio al World Economic Forum di Davos in Svizzera, Soros aveva manifestato preoccupazione per la tenuta della moneta unica sollecitando le autorità europee ad affrontare il problema della loro economia a due velocità, pena il collasso dell'euro.

Il piano B
Se la Grecia non dovesse approvare il piano di austerità da 78 miliardi di euro, il rischio default con contagio a Irlanda, Spagna e Portogallo diventerebbe molto concreto. Ma siccome la sopravvivenza dell'euro, secondo Soros, «è vitale per tutti noi» per affrontare la crisi «è necessario un piano B alternativo che al momento non esiste» e che potrebbe richiedere «più tasse e garanzie per il sistema bancario da parte delle istituzioni europee».


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