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ANNO ZERO PAGLIACCIATA IN DIRETTA TRA MICHELE SANTORO E LUCIA ANNUNZIATA.

Roma 16.1.2009(corsera.it) di Matteo Corsini.

Ieri sera ad Anno Zero è andata in onda una pagliacciata degna del grande Fratello o di Amici.L'egocentrismo di Michele Santoro si sfilacciava ad ogni singulto,stretto come era dai troppi ospiti scomodi che aveva dovuto ritirare fuori dal sacco della spesa per l'occasione come ad esempio l'affascinante giornalista palestinese Rula Jebreal con cui aveva troncato ogni rapporto nelle edizioni precedenti della sua trasmissione.

Michele Santoro si sentiva accerchiato ieri e sbuffava come un cavallo stordito,il ritmo della trasmissione scemava,non riusciva a risucchiare i telespettatori e questo Michele Santoro che nel bene o nel male è un animale televisivo lo percepiva come una sconfitta.Prima di lui e meglio di lui aveva infatti realizzato Enrico Mentana che qualche giorno prima mandava in onda una puntata di Matrix  alla Santoro,infilando in diretta sui teleschermi non di RAI 2 ma di Canale 5 l'ultimo estremo afflato di vita di un bambino palestinese ucciso dalle bombe israeliane.Mentana ha scippato la scena del giornalismo d'assalto allo stesso Santoro e quando Anno Zero ieri sera andava in onda doveva risalire quella china,la sfida era con il riccioluto naturale Mentana.Odiato più e meglio di altri.Ma Michele Santoro era stordito si percepiva,la conduzione faziosa che intendeva mettere in risalto i dolori e gli orrori della palestina non faceva altro che tornare indietro,eclissarsi dietro le stesse immagini e gli scontri in diretta tra gli gli intervistati,sopratutto due ragazze una palestinese e l'altra israeliana il cui diverbio politico religioso e sociale è stato immediatamente rimproverato dalla Lucia Annunziata che sbottava una prima volta contro Michele Santoro reo di aver lasciato in mano la conduzione della trasmissione a " due ragazzine." "Sarò stronza ma la trasmissione così è impostata male." Il caravanserraglio di Santoro prendeva la prima buca,come un enorme carrozzone pieno di buoni propositi che all' interno racchiude però la necessità di fare audience in primis e secondariamente di mettere insieme la logica della contrapposizione.E quando la Annunziata ha cominciato addirittura a sparargli contro in diretta,schiaffeggiandolo in pieno viso e accusandolo di partigianeria e di faziosità giornalistica,Santoro è andato su tutte le furie mandando in onda una pagliacciata di quelle tanto care a Marco Pannella in cui il conduttore prende fuoco e tra urla e sputi cerca di sopravanzare nei confronti di tutti.Santoro è andato oltre insultando la Lucia Annunziata in diretta con una sgradevolissima battuta "vuoi forse compiacere a qualcuno?" .Ma peggio faceva anche contro un'altra vittima innocente , un ragazzo intervistato dalla brufolosa Granbassi che ancorato con le mani alla balaustra di ferro della galleria degli spettatori non riusciva a finire il suo ragionamento venendo letteralmente scalciato dal cavallo impazzito Michele Santoro ormai in preda al delirio e al panico.La Lucia Annunziata lasciava in diretta la trasmissione,altro gesto plateale dell'intera pagliacciata andata in onda.Un risultato penoso,devastante per la televisione di informazione,una smaccata contraddizione tra conseguenze e convinzioni.Una sberla in faccia anche ai palestinesi invitati per fare audience e alle loro sofferenze,perchè la scena era di Michele Santoro che alla fine preso dall'eccitazione iconoclasta mediatica terminava la puntata urlando a destra e a manca contro i politici del mondo intero colpevoli di non aver fatto nulla per fermare il genocidio degli ebrei.Un Santoro in delirio pannelliano,senza limiti che scalciava furioso come un somaro del giornalismo nostrano,impazzito per l'abbandono improvviso di una pretigiosa collega che in diretta lo ha castigato una volta per sempre come giornalista partigiano,qualcosa che lo irrita profondamente,come un calvario.Una puntata esplosiva,terribile e se vogliamo anche puerile,giocata sulla pelle di tanta gente intervenuta per assistere alla tragedia della Striscia di Gaza e nella partecipazione convincersi di aver fatto qualcosa di buono.Ma la strategia del potere mediatico interno alla RAI si gioca anche su questi avvenimenti,quando le trasmissioni diventato il sistema migliore per denigrare qualcuno o scavargli la fossa.

Quello a cui noi telespettatori abbiamo assistito è ad uno spettacolo indecoroso in cui i testimoni veri palestinesi della tragedia sono stati tenuti in un angolo dalla furia egocentrica di un giornalista che dovrebbe trascorrere maggior tempo dal parrucchiere a farsi arrotolare i bigodini biondi.

 

Matteo Corsini


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