(ASCA-AFP) - Bruxelles, 11 lug - I leader dell'Eurozona cercano di respingere rapidamente le preoccupazioni su un contagio della crisi nell'Eurozona e di riavvicinare le posizioni su un possibile nuovo pacchetto di misure a sostegno della Grecia. Dopo i segnali critici in arrivo dall'Italia, con le banche finite nel mirino della speculazione, i ministri delle finanze dei 17 paesi dell'area euro si riuniranno oggi con all'ordine del giorno in nodo del coinvolgimento del settore privato nel secondo pacchetto di salvataggio di Atene. Poco prima della riunione dell'Eurogruppo, si vedranno in un meeting ristretto i vertici politici ed economico dell'Europa: il presidente dell'Unione, Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione, Jose Manuel Barroso, il numero uno della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, ed il capo dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. ''Questo non e' un gabinetto di crisi'' ha detto Dirk De Backer, portavoce del presidente Van Rompuy, ''il problema in agenda e' la Grecia, non l'Italia''. L'avvertimento di Standard & Poor's, che considererebbe un default il coinvolgimento di privati nel riscadenzamento del debito greco, ha diviso le posizioni europee. ''Penso che dobbiamo accettare il fatto che un contributo volontario dei privati non sia un'ipotesi realistica'' ha detto il ministro delle finanze olandese Jan Kees de Jager secondo il quale, al contrario, ''se un contributo obbligatorio dovesse portare a brevi ed isolate conseguenze sui rating non sarebbe tanto male''. Totalmente opposta a quella olandese la posizione della Bce. Secondo Trichet e' totalmente inaccettabile qualsiasi ipotesi di un default greco: ''Nessun intervento sul debito, nessun default selettivo, nessun default in assoluto. Questo e' il messaggio della Bce'', ha detto.
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