La Grecia spera che il summit dei leader della zona euro raggiunga un accordo sul debito che permetta al Paese di mettere al sicuro il proprio finanziamento fino a metà del 2014 senza incorrere in un giudizio di selective default. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco nel corso di un'intervista all'Associated Press.
"Il nostro intento è quello di evitare anche un selective default" ha dichiarato Venizelos.
"Ci sono proposte che forniscono una risposta a quanto richiesto e che allo stesso tempo non permettono alle agenzie di rating di emettere quel giudizio" ha aggiunto.
I governi
europei, i cui leader si incontreranno dopodomani per cercare di frenare la diffusione della crisi nella zona euro, stentano ad accordarsi e a scegliere tra le diverse proposte avanzate negli scorsi giorni per garantire alla Grecia un secondo pacchetto di aiuti.
Nel summit di giovedì, che si terrà a Bruxelles, i leader della zona euro cercheranno di trovare un accordo per un secondo bailout della Grecia, che si aggiungerà a quello concesso lo scorso anno, del valore di 110 miliardi di euro.
"Vogliamo una soluzione che renda il nostro debito sostenibile e garantisca le esigenze di finanziamento fino a metà del 2014, quando prevediamo il nostro rientro sui mercati, oltre a mantenere la liquidità delle banche greche" ha sottolineato Venizelos.
Il ministro delle Finanze greco si è detto fiducioso sul raggiungimento di un accordo giovedì per prevenire il contagio della crisi nel resto del blocco dell'euro.
"La soluzione è raggiungibile perchè questa soluzione non riguarda solo la Grecia. Sul tavolo c'è l'euro e la sopravvivenza della zona euro" ha detto.
"Ecco perchè la protezione della Grecia è un meccanismo di autodifesa per la zona euro. Aiuterà ad evitare un effetto domino" ha concluso Venizelos
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