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CAPITOL HILL UN GIORNO VISSUTO PERICOLOSAMENTE USA DEBITO AUMENTO OK DAL CONGRESSO AMERICANO

WASHINGTON 2 AGOSTO 2011 CORSERA.IT Inviato da JOHN KNOX

CAPITOL HILL.IL CONGRESSO,LA CAMERA DEI RAPPRESENTNATI HA VOTATO CON 296 VOTI FAVORELI E 169 CONTRARI,IL DISEGNO DI LEGGE PER L'INNALZAMENTO DEL TETTO DEL DEBITO PUBBLICO AMERICANO.UN VERO SUCCESSO,PERCHE' LA VIGILIA E' STATA DAVVERO DI FUOCO,AL CARDIOPALMA,COME UNA BOTTIGLIA CHE ROTOLAVA A DESTRA E A SINISTRA,SENZA CHE NESSUNO RIUSCISSE AD AFFERRARLA,TANTO ERA VISCIDA.

L'ELEFANTE DOVEVA PASSARE PER LA CRUNA DELL'AGO E QUELL'ELEFANTE ERA L'INTERO PARTITO REPUBBLICANO,INSIEME AL SUO FIGLIOCCIO,LA COSTOLA D'ACCIAIO DEL TEA PARTY.UN ESERCIZIO DI PAZIENZA PER IL PRESIDENTE BARACK OBAMA CHE E' STATO OSTAGGIO DEI REPUBBLICANI PER DIVERSI GIORNI,ORE,ATTIMI,DA DIMENTICARE PER SEMPRE.

L'ACCORDO LAST-MINUTE FINALMENTE E' ARRIVATO,INSPERATO,STRAZIATO DA MILLE LITIGI,STRETTO NELLA MALEDETTA MAGLIA DELLO SCONTRO POLITICO.GIORNI VISSUTI PERICOLOSAMENTE,COME QUALCUNO HA SCRITTO,ORE DI VERA PASSIONE,CHE HANNO TENUTO CON IL FIATO SOSPESO I MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI,COME QUELLO.....

......ITALIANO CHE ORMAI AGONIZZANTE E' PREDA DEL PASTO DELLE FIERE DIABOLICHE DEGLI HEDGE FUNDS.

DOPO MOMENTI DI VERO PANICO TENSIONE SUI MERCATI INTERNAZIONALI,FINALMENTE IL FAMIGERATO BILL PASSA AL CONGRESSO DEGLI STATI UNITI,OVVERO OTTIENE IL PRIMO VIA LIBERO,QUELLO PIU' DIFFICILE,ALLA

.....CAMERA DEI RAPPRESENTANTI,QUELLA CHE PER GIORNI AVEVA TENUTO IN OSTAGGIO IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI BARACK OBAMA E I CONTRIBUENTI AMERICANI.QUESTA MATTINA SARA' VOTATO AL SENATO DEGLI STATI UNITI.

RICORDEREMO IL 2011 COME L'ANNO DEL GRANDE RICATTO DEI REPUBBLICANI AL PARTITO DEMOCRATICO,MA SOPRATUTTO AL PRESIDENTE BARACK OBAMA,ODIATO DAL TEA PARTY,L'ALA ULTRACONSERVATRICE CHE VOLEVA CONDANNARE AL PATIBOLO IL PRIMO NERO DIVENTATO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI.AL DI LA' DELLE STORIE CHE SI RACCONTANO,FUORI DAGLI SCHEMI E I GIOCHI POLITICI,LA DANNAZIONE AMERICANA E' LO SCONTRO SULLA LOGICA DELLE POLITICHE SOCIALI,QUELLE CHE GUARDANO AL WELFARE ALLE PERSONE DISAGIATE.IL PRESIDENTE BARACK OBAMA HA FORTEMENTE VOLUTO LA RIFORMA DELLA SANITA' AMERICANA,CHE OGGI COMINCIA PESA FORTEMENTE SUL BILANCIO FEDERALE.

 

CORSERA.IT DI JOHN KNOX WASHINGTON D.C.

 

MILANO - L'accordo sull'aumento del tetto del debito pubblico Usa passa il primo traguardo al Congresso: il primo via libera è arrivato nella notte tra lunedì e martedì alla Camera, con 269 voti a favore e 161 contrari. Per l'occasione è tornata in aula anche Gabrielle Giffords, la deputata democratica ferita gravemente in gennaio in una sparatoria in Arizona. Fra poche ore toccherà al Senato. Poi, con la firma del presidente, l'accordo sarà legge, evitando il default dello stato, previsto per il 2 agosto se il tetto del debito non fosse stato alzato.

RISCHIO RATING - La diplomazia è stata al lavoro nei corridoi di Capital Hill l'intera giornata, per raccogliere i voti necessari. L'accordo (se sarà approvato) scongiura il rischio di un default, ma non quello di un downgrade (abbassamento della valutazione) del debito pubblico americano da parte delle agenzie di rating: l'ammontare della misura, un aumento del tetto del debito da 2.100-2.400 miliardi di dollari e tagli per almeno 2.100 miliardi di dollari in 10 anni, è decisamente inferiore ai 4.000 miliardi di dollari identificati da Standard & Poor's per il mantenimento del rating AAA (il migliore). E l'impatto della misura sull'economia, già fragile, preoccupa. «L'accordo è positivo per l'economia, evita altri danni» afferma il segretario al Tesoro, Timothy Geithner. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, convoca una riunione del board per discutere di «politiche fiscali e di bilancio».

OBAMA - Secondo gli osservatori, la Fed dovrà aiutare ancora l'economia. Barack Obama ha rassicurato: «I tagli saranno graduali, non peseranno e ci consentiranno di continuare a effettuare investimenti in settori che creano occupazione». Ma il presidente non convince i mercati: Wall Street, dopo un balzo iniziale, procede negativa, con la doccia fredda dell'indice Ism manifatturiero sceso ai minimi degli ultimi anni, confermando le difficoltà della ripresa. La crescita americana è lenta e i tagli alla spesa nell'accordo sull'aumento del tetto del debito potrebbero rallentarla ulteriormente. Se ci sarà un downgrade da parte delle agenzie di rating, la frenata potrebbe essere anche più forte. Standard & Poor's ha messo sotto osservazione il rating degli Stati Uniti e messo in guardia su un possibile downgrade nei prossimi 3 mesi. Moody's e Fitch si sono mostrate più caute, evidenziando che gli Usa potrebbero mantenere la tripla A. Un downgrade da parte di una sola agenzia sarebbe maggiormente gestibile e avrebbe un impatto più ridotto. «Abbiamo contatti regolari con le agenzie di rating» afferma il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, sottolineando che l'accordo rappresenta «una vittoria per gli americani» e un «messaggio rassicurante per il mondo».

IL PIANO - L'accordo prevede un aumento del tetto del debito di 2.100-2.400 miliardi di dollari, tagli alle spese immediati per 1.000 miliardi di dollari, fino ad arrivare a 2.100 miliardi complessivi in 10 anni. Una commissione bipartisan sarà creata per determinare ulteriori tagli per 1.500 miliardi di dollari e dovrà presentare le proprie proposte entro il Giorno del Ringraziamento, a novembre. Il Congresso dovrà approvare i tagli proposti entro il 23 dicembre, altrimenti scatteranno tagli automatici a sanità e difesa

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