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POLITICHE 2013 BEPPE GRILLO ORWELL 1984 L'ODIO CONTRO LA DEMOCRAZIA

GENOVA 3 SETTEMBRE 2012 CORSERA.IT

POLITICHE 2013.COMINCIA LA CAMPAGNA ELETTORALE SOTTO IL PEGGIORE DEGLI AUSPICI.BEPPE GRILLO,LEADER DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE,E' SOTTO IL FUOCO INCROCIATO DEI LEADER DEI PARTITI,CHE TEMONO UNA SUA VITTORIA DEVASTANTE.IL SEGRETARIO DEL PD PIERLUIGI BERSANI HA SCOCCATO LA PRIMA FRECCIA AVVELENATA,DESCRIVENDO BEPPE GRILLO COME POPULISTA E FASCISTA.SI E' AGGIUNTO IL SINDACO DI FIRENZE MATTEO RENZI CHE HA DEFINITO BEPPE GRILLO " UN FENOMENO DA BARACCONE." BEPPE GRILLO SI DIFENDE CITANDO ORWELL,HA PAURA DI ESSERE DIVENTATO UN BERSGLIO NON SOLTANTO MEDIATICO,MA ANCHE FISICO,PER LE FRANGE ESTREME,QUALCHE PAZZO.HA DI CHE LAMENTARSI,IL CLIMA POLITICO E' ARROVENTATO.I PARTITI TRADIZIONALI SONO ALLO SFASCIO E SANNO CHE NON HANNO PIU' ADERENZA CON LA REALTA',TANTOMENO CON IL POPOLO CHE E' FINITO DENTRO IL TRITACARNE DELLA CRISI ECONOMICA,BEN CONSAPEVOLE CHE ...

L'ENORME DEBITO PUBBLICO E' DA ADDEBITARSI IN MASSIMA PARTE ALLA MALAGESTIO DELLA CLASSE POLITICA ITALIANA.ANCHE IL GIORNALE DI ALESSANDRO SALLUSTI SI UNISCE AL CORO INSIEME A BEL PIETRO.BEPPE GRILLO E' CIRCONDATO,ASFISSIATO.QUALCUNO LO VUOLE CONDURRE A QUALCHE ALLEANZA.MA GIUSTAMENTE IL COMICO GENOVESE NON CI STA.IL MOVIMENTO CINQUE STELLE SI NUTRE DI QUELLA SOCIETA' REALE CHE NON HA PIU' ALCUNA INTENZIONE DI GIUNGERE A COMPROMESSI CON UNA CLASSE DI POLITICI LADRI .IL CLIMA E' QUESTO,DIFFICILE,ASPRO.BEPPE GRILLO E' AL CENTRO DELLA DISFIDA MEDIATICA.DIETRO DI LUI CERCA DI INCEDERE ANCHE ANTONIO DI PIETRO CON IL SUO IDV,MA SA DI ESSERE TAGLIATO ANCHE LUI FUORI.LA RABBIA DEI CITTADINI E' UNANIME IN TUTA ITALIA,LA RIBELLIONE NEI CONFRONTI DELLA CLASSE POLITICA,E LE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE NE SANCIRANNO LE SPERANZE,PER LA COSTRUZIONE DI UN'ITALIA MIGLIORE.

 

 

AGI) - Roma, 3 set. - Cita Orwell e dedica un'ampia citazione da '1984' per riadattare ai giorni nostri l'immaginario Rito dell'Odio, ma e' piu' concreto e drammatico il richiamo di Beppe Grillo agli anni di piombo, per paventare addirittura un attentato ai suoi danni come ipotetico frutto della campagna di aggressione che denuncia da parte di politica e media.
  "Il rito quotidiano dell'Odio da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al MoVimento 5 Stelle e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente", dice dal suo blog Grillo.

"Lo scopo e' quello, chiaro, di creare dei mostri da abbattere per mantenere lo status quo", prosegue accusando i critici perche' "non discutono mai nel merito, ad esempio del Programma del M5S, insultano, fomentano con l'obiettivo di isolare, infamare, distruggere". "E dopo? Cosa verra' dopo?", si domanda Grillo che passa a fornire anche uno scenario: "Dal tiro al bersaglio metaforico, si passera' a quello reale? L'informazione - incalza - sta sconfinando in molti casi in istigazione a delinquere, come avvenne negli anni di piombo. Li diffami, li isoli e poi qualcuno li elimina. Ci vediamo in Parlamento. Sara' un piacere".

Sostituendo il suo al nome dell'Emmanuel Goldstein creato dalla penna di George Orwell, Grillo racconta allora di quel "rito dell'Odio era cominciato. Come al solito, la faccia di Beppe Grillo, il Nemico del Popolo, era apparsa sullo schermo. S'udi' qualche fischio, qua e la', fra i presenti. La donnetta dai capelli color sabbia diede in una sorta di gemito in cui erano mescolati paura e disgusto. Grillo era il rinnegato. Durante il suo secondo minuto, l'Odio arrivo' fino al delirio. La gente si levava e si rimetteva a sedere con gran rimestio, e urlava quanto piu' poteva nello sforzo di coprire il belato di quella voce maledicente che veniva dallo schermo.
 

La donnetta dai capelli color sabbia era diventata rossa come un peperone e apriva e chiudeva la bocca come un pesce tratto fuor d'acqua. Una bruna aveva cominciato a strillare: 'Porco! Porco! Porco!'". Qui arriva un'altra interpolazione grillista, che aggiunge agli insulti della folla dei non casuali "Populista! Populista! Populista!", "Fascista! Fascista! Fascista!", "Assassino! Assassino! Assassino!", "Evasore! Evasore! Evasore!".

"E tutt'a un tratto - riprende il riadattamento della citazione - afferro' un pesante dizionario di Neolingua della Casta e lo scaravento' sullo schermo. Questo ando' a colpir diritto il naso di Grillo e poi ricadde a terra: la voce continuava inesorabile. Tutti strillavano e battevano furiosamente i tacchi contro il piolo della sedia. La cosa piu' terribile dei Due Minuti d'Odio non consisteva tanto nel fatto che bisognava prendervi parte, ma, al contrario, proprio nel fatto che non si poteva trovar modo di evitare di unirsi al coro delle esecrazioni".


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