Roma 4.2.2009(corsera.it)
Il TAR boccia il ricorso del governatore lombardo. La Chiesa elude la misericordia di Gesù. Il Papa la offre al vescovo lefebvriano Williamson negazionista della Shoah.
Lo Stato di diritto non si è fatto intimidire. Il TAR della Lombardia ha rigettato il ricorso di Formigoni. Ora si attende se il governatore ricorrerà al Consiglio di Stato. E’ probabile che non demorda. Chissà se Formigoni conosce che cosa sia la misericordia.
L’apostolo Pietro alla terza domanda di Gesù “ Simone di Giovanni, mi ami?”, rispose angosciato e con tanta trepidazione nella voce, “Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo”. Gli rispose Gesù: “ pasci le mie pecorelle” ( Giovanni 21,17). Nasce un rapporto di amore tra Cristo e Simon Pietro che ha come riflesso l’amore per gli uomini. Mi domando se la Chiesa cattolica, quella Chiesa costruita su Pietro, ami veramente gli uomini. Se il profondo amore di Pietro per Gesù sia lo stesso amore della Chiesa per Cristo. Ho dei dubbi, perché nella vicenda Englaro, non vedo palpitare né amore né misericordia. I cardinali Poletto e Bagnasco ne hanno fatto una questione tra Stato e Chiesa, sostenendo che la pretesa di rispettare la sentenza della Corte d’Appello, confermata dalla Cassazione, equivale ad un diritto di eutanasia, sostanzialmente omicidio volontario premeditato. I fatti sono noti. Dove è l’amore e dove è la misericordia. L’amore del padre di Eluana è così profondo da assomigliare a quello di Pietro. Un amore che non si ferma davanti a nessun ostacolo. Se fosse necessario Beppino Englaro morirebbe per la figlia. E’ quello stesso amore che portò Simon Pietro a morire per Cristo. Ciò che importa alla Chiesa è di imporre il principio della prevalenza della legge divina. Ma se così fosse, perché spogliare la legge di Gesù, che è Dio, dalla sua essenzialità? L’amore e la misericordia. “ Egli sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati” ( 14,14 ). “ Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare” ( Matteo 15,32 ). “ Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguivano” ( Matteo 20,34 ). “ Mosso a compassione , stese la mano, lo toccò e gli disse:” Lo voglio, guarisci. Subito la lebbra scomparve ed egli guarì” ( Marco 1,41-42” ). Misericordia per Gesù è compassione per la sofferenza dell’uomo. In questa tormentata vicenda la Chiesa rifiuta la compassione, la misericordia divina a Beppino Englaro. Diversamente si è comportata con i vescovi lefebvriani colpiti da scomunica e reintrodotti sotto l’ala di Pietro. Ha persino perdonato quel vescovo negazionista dell’olocausto suscitando la reazione della comunità ebraica italiana .La Chiesa è misericordiosa per opportunismo, quando le conviene. “ Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” ( Matteo 5,7). Parole di Cristo che appaiono vuote quando Gesù dice “ Se aveste compreso che cosa significa: “ Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato persone senza colpa” ( Matteo 12,7 ).
Renato Corsini.
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